Test positivo? Evviva!! È tempo di festeggiare la fantastica notizia! Ma dopo averlo fatto e aver realizzato – almeno vagamente – quello che sta accadendo, iniziano i controlli. Se non avete un ginecologo o un’ostetrica di fiducia, la prima cosa da fare è certamente cercarne uno/a. Vi farà ripetere il test di gravidanza per avere la certezza che siate incinta, vi farà una prima ecografia e, subito dopo, vi prescriverà la sfilza degli esami in gravidanza.
Esami in gravidanza: l’elenco
I controlli vi accompagneranno per tutte le 40 settimane e, soprattutto all’inizio, dovrete familiarizzare con alcuni nomi. Per facilitarvi il lavoro abbiamo preparato per voi una lista dalla A alla Z di alcuni degli esami che vi saranno prescritti durante la gravidanza. Attenzione: questo elenco non sostituisce le indicazioni del medico e di certo non è completo, ma serve per lo più a darvi un’idea di quali sono gli esami in gravidanza più comuni.
A- Amniocentesi. Si tratta di una metodica di diagnosi prenatale che viene effettuata dalla 16esima settimana e ha lo scopo di valutare la presenza di anomalie cromosomiche (ad esempio la trisomia 21) che stanno alla base di alcune malattie. L’amniocentesi non è obbligatoria, ma è fortemente consigliata alle donne di età superiore ai 35 anni, a quelle che hanno avuto risultati dubbi da altre indagini prenatali o che hanno una storia familiare di malattie genetiche come la sindrome di Down. Viene effettuata prelevando un campione di liquido amniotico. Se fatta da mani esperte, il rischio di eventi avversi (come un aborto) è veramente bassissimo. L’esame è gratuito per chi ha più di 35 anni o ha un rischio alto per familiarità di alcune patologie.
B- Battito cardiaco fetale. La cardiotocografia serve a valutare il battito del cuore del vostro bambino. Si esegue a fine gestazione, durante i cosiddetti monitoraggi che controllano contemporaneamente le contrazioni uterine e la frequenza cardiaca del piccolo. Sul pancione verrà applicata una sorta di fascia, collegata a due sonde a ultrasuoni, una per le contrazioni e l’altra per il battito fetale. Sentirete il cuoricino galoppare come un cavallo: i suoi battiti sono molto più accelerati dei nostri. La cardiografia si inizia a fare in genere intorno alla 37esima settimana, ma più avanti si va con la gravidanza più frequente è il controllo.
C- Citomegalovirus. Questo esame viene effettuato per la prima volta nel primo trimestre per verificare se siete entrate in contatto con questo virus, che fa parte dello stesso ceppo di quello dell’herpes labiale, dell’herpes genitale, della varicella e della mononucleosi. Se il citomegalovirus viene contratto in gravidanza può dare qualche problema. Nel caso in cui non l’abbiate mai preso, vi verrà prescritto ogni 4-6 settimane, altrimenti lo farete una sola volta.
D- Denti. Un controllo dal dentista è fondamentale. In realtà, andrebbe fatto ancor prima di rimanere incinta, ma se, per mille motivi non siete riuscite a farlo, non perdete molto tempo. Avrete così la possibilità di curare qualche carie o di fare la pulizia dei denti. Vero è che ormai le cure odontoiatriche possono essere fatte durante tutta la gravidanza, ma meglio giocare d’anticipo. Curate anche le gengive. Nei 9 mesi la saliva diventa più acida e può danneggiare lo smalto.
E- Elettroforesi delle emoglobine. Questo esame è necessario se dall’emocromo si rileva una microcitemia (cioè i globuli rossi hanno un volume piccolo) o se vi è il sospetto che i genitori sia portatori di anemia mediterranea (talassemia) o di qualche altra emoglobinopatia.
F- Ferritina. Questo è il parametro che dice se la quantità di ferro accumulata va bene o è un po’ al di sotto della norma. Va controllata perché al vostro piccolino non manchi nulla. Nella maggior parte dei casi, la ferritina bassa è asintomatica. Alcuni segnali più evidenti sono pallore, stanchezza, vertigini, mancanza di forza muscolare, che però possono essere scambiati con semplici disturbi della gravidanza. Il controllo della ferritina va fatto insieme a quello della sideremia, che indica la concentrazione di ferro nel sangue.
G- Glucosio (o curva glicemica). Tra gli esami in gravidanza questo è uno dei più importanti. La curva da carico di glucosio serve infatti a diagnosticare il diabete gestazionale, una malattia seria che va tenuta sotto controllo perché può avere conseguenze sul feto. Viene effettuata tra la 24esima e la 26esima settimana di gestazione, a meno che in precedenza il medico non abbia riscontrato valori sballati di glicemia. In questo caso può anche essere prescritta prima. Dopo la misurazione della glicemia, l’esame consiste nell’assunzione a digiuno di una quantità di glucosio e in due prelievi di sangue a distanza di tempo per verificare l’andamento della glicemia. Se aumenta, allora c’è il rischio di diabete gestazionale. La curva glicemica non è obbligatoria, ma fortemente consigliata: quasi tutti i ginecologi la fanno fare.
H- HBsAg (o ricerca dell’antigene Australia). È utile per scoprire se si è “portatrici sane” del virus dell’epatite B, cioè se il virus circola nel sangue, anche se non siete malate. Esiste quindi la possibilità di trasmetterlo al bambino durante il parto o l’allattamento. Saperlo in anticipo è importante, così alla nascita vostro figlio potrà essere sottoposto ai trattamenti utili per non sviluppare la malattia (gammaglobuline, vaccinazione etc.).
I- Immunodeficienza acquisita. Preparatevi a fare anche il test dell’Hiv, virus dell’immunodeficienza acquisita. In realtà, rientra tra gli esami preconcezionali, quindi se la vostra gravidanza è stata programmata dovreste averlo già fatto. Il test va fatto entro la 13esima settimana, ma può essere ripetuto verso la fine della gravidanza.
L- Leucociti. Sono una categoria di globuli bianchi che vengono analizzati durante il semplice emocromo. La conta leucocitaria esprime il livello di globuli bianchi che, durante la gravidanza, possono essere un po’ più alti della norma. La cosa però non deve destare preoccupazione. Se normalmente questo può essere un segnale di infezione, col pancione si tratta solo di uno dei meccanismi difensivi dell’organismo per proteggere il vostro bambino.
M- Morfologica. L’ecografia morfologica è un esame fondamentale. Si fa nel corso del quinto mese, tra la 19esima e la 22esima settimana. Si tratta di un esame ecografico un po’ più approfondito rispetto agli altri, con misurazioni particolari dell’anatomia del bambino. Serve a studiare gli organi vitali e all’eventuale diagnosi di difetti strutturali. Rientra tra le ecografie garantite dal Sistema sanitario nazionale.
N- Nucale (translucenza). La translucenza nucale è pure un esame ecografico, che si associa ad un prelievo del sangue. Insieme costituiscono il cosiddetto Bi-test, che si fa nel primo trimestre. La transfluenza nucale consiste nella misurazione dello spessore di una particolare zona (plica) della nuca del bambino. Il risultato viene combinato con quello dell’esame del sangue, che rileva due ormoni che danno indicazioni sulla funzione placentare. Il Bi-test è in grado di fare delle previsioni sulla sindrome di Down. In caso di dubbi, sarete invitate a fare esami più approfonditi, come amniocentesi e villocentesi.
O- Occhi. Una visita osculistica è tra gli esami in gravidanza consigliabili, ma non è certamente obbligatoria. Sulla vista durante la gestazione se ne sentono di tutti i colori, ma nella maggior parte dei casi si tratta di luoghi comuni. Un esempio? L’allattamento rende miopi. Non è affatto così.
P- Pressione arteriosa. Il vostro ginecologo ve la misurerà ogni volta che mettete piede nel suo studio. Controllarla è giusto, soprattutto se c’è il rischio di gestosi, patologia tipica soprattutto del terzo trimestre che si presenta con alcuni sintomi specifici: proteine nelle urine, ipertensione, edema. Le conseguenze sul feto possono essere importanti. Ecco perché quindi tenere la pressione a livelli normali è basilare. Limitate il sale nei cibi, tanto per cominciare, ed evitate quelli confezionati che ne contengono un sacco.
R- Rubeo Test. Necessario fin dall’inizio della gestazione per valutare se siete immunizzate contro la rosolia: se presa in gravidanza può comportare problemi, in particolari modo nel primo trimestre. Se avete già avuto la malattia, è perfetto: non dovrete rifare l’esame. In caso contrario, andrà ripetuto almeno tre volte nel corso delle 40 settimane.
S- Streptococco Beta-emolitico. Per la sua ricerca, a fine gravidanza dovrete fare un tampone vaginale e rettale. Se l’esito è positivo, al momento del parto vi sarà somministrato un antibiotico per non infettare il piccolo.
T- Toxo-test. Permette di scoprire se avete avuto o meno la toxoplasmosi. Anche questa, se contratta durante la gestazione, può provocare problemi al feto ed è quindi importante fare l’esame al più presto possibile. La toxoplasmosi si trasmette con la carne cruda (compresi gli insaccati) o attraverso le feci di gatti infetti. Le regole per evitarla sono semplici: mangiare cibi ben cotti, evitare le verdure crude e far pulire la lettiera del micio a qualcun altro in casa. Se l’avete già presa prima della gravidanza, non dovrete ripetere il test né seguire le regole di prevenzione, in caso contrario lo farete ogni mese.
U- Urine. Le infezioni alle vie urinarie sono molto comuni in gravidanza e i sintomi possono essere fastidiosi. Il ginecologo quindi vi prescriverà l’esame delle urine con regolarità. Se necessario, si farà anche un’urinocoltura per capire da che batterio siete state infettate e quindi come agire in modo efficace. Soprattutto a fine gestazione, l’esame delle urine è importante per valutare la presenza di proteine, campanello d’allarme della gestosi.
V- Villocentesi. Altra metodica di diagnosi prenatale. Le indicazioni sono simili a quelle dell’amniocentesi e viene effettuata allo stesso modo. La differenza sta nell’epoca in cui viene fatta la villocentesi (11esima–13esima settimana) e nel fatto che, con quest’ultima, vengono prelevati campioni di placenta e non di liquido amniotico. Consente lo stesso tipo di diagnosi dell’amniocentesi.
Z- Zuccheri. Vedi glucosio.
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.