Skip to main content
search
coppia che si tiene per mano
iMamma - L'app per i genitori
iMamma
L'app per i genitori

Calcolare l’ovulazione per rimanere incinta è uno degli “stratagemmi” per riuscire prima nell’”impresa” di diventare genitori. In questo modo, potrete avere dei rapporti sessuali non protetti “mirati” nei giorni in cui state ovulando, regalandovi qualche chances in più di raggiungere il vostro obiettivo: quello di spupazzarvi al più presto un caldo fagottino.

Come calcolare l’ovulazione in modo attendibile e quindi sapere quali sono quei 5-6 giorni in cui si è più fertili per darsi da fare un po’ di più col partner? È un’altra cosa rispetto al calcolo delle settimane di gravidanza, ma non è affatto complicato. Basta solo conoscere un po’ meglio la propria fertilità.

Quanto tempo ci vuole per rimanere incinta

Prima di capire come si calcola l’ovulazione, è meglio fare una piccola ma fondamentale premessa. È stato provato che solo il 25 per cento delle donne resta incinta al primo tentativo, mentre per il 60 per cento la bella notizia arriva entro tre mesi di rapporti non protetti. In linea generale però è più probabile avere una gravidanza entro un anno dal primo tentativo. Perché vi diciamo questo? Per non disperarvi se per qualche mese le cose non dovessero andare esattamente come pensate. E ricordate: lo stress gioca proprio contro di voi.

Perché è importante calcolare l’ovulazione

Quando si è alla ricerca di una gravidanza, conoscere nella maniera più accurata possibile il giorno previsto per l’ovulazione è importante. Concentrare i rapporti attorno a questo momento aumenta le possibilità di riuscire nel proprio intento e vale quindi la pena di provare a calcolare l’ovulazione. 

Quando avviene l’ovulazione

L’ovulazione è un evento piuttosto soggettivo perché dipende dalla durata del ciclo mestruale. In linea di massima, le ovaie rilasciano l’ovulo tra il decimo e il quindicesimo giorno del ciclo. Nel caso di un ciclo mestruale regolare, cioè che ha sempre la stessa durata, il conto è più facile. In un ciclo di 28 giorni, l’ovulazione si verifica in genere intorno al 14esimo. È il picco della fertilità della donna. Un’occasione che non si può perdere. 

Quanto dura l’ovulazione 

L’ovulazione vera e propria dura 24 ore. La “finestra” fertile è più ampia e si arriva fino a 5 giorni perché vanno compresi anche i 2-3 prima dell’ovulazione. Quando sono in buona salute, gli spermatozoi hanno la capacità di resistere dentro il corpo della donna per diverso tempo. La fecondazione quindi potrebbe avvenire anche qualche giorno dopo il rapporto sessuale. 

Se l’ovocita non viene fecondato non sopravvive. L’endometrio, cioè la mucosa che riveste le pareti uterine, aveva iniziato a prepararsi per accogliere il “prodotto del concepimento” creando l’ambiente giusto, favorevole per l’impianto e lo sviluppo, ma considerato che non c’è stata fecondazione comincia a sfaldarsi. Arrivano le mestruazioni e il percorso ricomincia. È il corso naturale del nostro ciclo mestruale, dalla pubertà alla menopausa. 

Calcolare l’ovulazione con la temperatura basale 

Un metodo per calcolare l’ovulazione è quello della temperatura basale. Va misurata con un apposito termometro che potete acquistare in farmacia o comunque con quello che avete in casa. La misurazione va fatta partendo dal primo giorno delle mestruazioni o immediatamente dopo e la temperatura rilevata va segnata con precisione massima (cioè anche con i decimi di grado). Prendete la temperatura di mattina, possibilmente sempre alla stessa ora e dopo aver dormito diverse ore di fila.

Nella fase follicolare del ciclo, la temperatura è più bassa, poi scende per un giorno per risalire nella cosiddetta fase luteinica. L’abbassamento e il successivo rialzo termico indicano l’ovulazione, confermata dopo tre giorni di temperatura più alta. Questa rimane tale fino a qualche giorno prima delle mestruazioni, quando scende di nuovo.

Riassumendo: se il vostro ciclo è ovulatorio, il grafico sarà bifasico con temperatura più bassa nella fase luteinica che poi si alza di circa 3 decimi di grado; se invece è anovulatorio, la temperatura è costante durante tutto il ciclo oppure ha un andamento irregolare.

È chiaro che la temperatura interna del corpo può essere influenzata da diversi fattori, come la febbre o il raffreddore, l’assunzione di alcuni farmaci o alcune infezioni vaginali.

Calcolare l’ovulazione con gli stick 

Per calcolare l’ovulazione e quindi i giorni più fertili si possono adoperare anche degli stick, simili ai test di gravidanza. Come in questo caso, devono essere bagnati con l’urina, che contiene l’ormone luteinizzante (LH). Il suo livello aumenta di parecchio 24-48 ore prima dell’ovulazione. Occhio però: anche se lo stick è positivo non è detto che l’ovulazione si verificherà di certo, soprattutto dopo i 35 anni (su questo argomento vi consigliamo Fertilità: come cambia con l’età).

L’attendibilità di questi test è abbastanza elevata. Potete iniziare ad usarli 3-4 giorni prima di quando presumete avverrà l’ovulazione. Usate le urine del mattino, che sono più concentrate.

Calcolare l’ovulazione osservando i sintomi

L’ovulazione si presenta con alcuni segnali ben precisi. Non è detto che ogni mese ci siano tutti e non tutti si possono vedere fisicamente, come l’aumento del livello di ormone luteinizzante LH e di estrogeni. Ecco un elenco. 

  • Muco cervicale. In fase ovulatoria, cambia la consistenza delle secrezioni cervico-vaginali. Diventano trasparenti, vischiose e filamentose, come l’albume dell’uovo crudo. Inoltre, aumenta anche la quantità di muco prodotto. Contestualmente, per creare un ambiente idoneo agli spermatozoi, si riduce l’acidità vaginale. 
  • Temperatura basale. Contemporaneamente all’ovulazione, per l’azione del progesterone, la temperatura corporea basale aumenta di 3-5 decimi di grado. È dunque importante controllarla per tutto il ciclo per osservarne le variazioni e l’andamento. Poco prima del giorno dell’ovulazione, la temperatura improvvisamente si abbassa per poi alzarsi nuovamente. 
  • Aumento della libido. Non è casuale che ciò avvenga e non dipende dalla grande voglia di avere un bambino. Nei 2-3 giorni che precedono l’ovulazione c’è un picco di produzione degli estrogeni e quindi cresce anche il desiderio sessuale. Sembra quasi che il nostro corpo “calcoli” tutto nei minimi dettagli. 
  • Modificazioni della cervice uterina. Questo è uno dei segnali di cui non ci rendiamo conto. È chiaro che i cambiamenti della cervice uterina non sono visibili all’esterno. Se ne accorge il ginecologo, per esempio se monitora l’ovulazione per favorire il concepimento. Nei giorni prima dell’ovulazione la cervice è più in alto, più aperta e più morbida del solito. 

Calcolare l’ovulazione dopo un aborto spontaneo

Calcolare l’ovulazione dopo un aborto spontaneo o l’interruzione delle pillola anticoncezionale non è una molto diverso da situazioni “normali”. In entrambi i casi, in un paio di settimane, l’attività ovulatoria torna alla normalità e voi potete cominciare ad inseguire il vostro sogno di essere mamme!

Testo aggiornato il 30 settembre 2021

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.