Contents
- Quinto mese di gravidanza: a quante settimane corrisponde
- Quinto mese di gravidanza: cosa succede alla mamma
- Quinto mese di gravidanza: cosa succede al bambino
- Disturbi del quinto mese di gravidanza
- Quinto mese di gravidanza: quali esami fare
- L’ecografia morfologica
- L’amniocentesi
- Quinto mese di gravidanza e attività sportiva
- Quinto mese di gravidanza e shopping per il bebè
- La diciottesima settimana di gravidanza
- La diciannovesima settimana di gravidanza
- La ventesima settimana di gravidanza
- La ventunesima settimana di gravidanza
Quinto mese di gravidanza: ed eccoci a metà del percorso verso la maternità! Per la maggior parte delle mamme questo è il periodo più bello, quello in cui ci si gode di più il pancione. I disturbi sono praticamente svaniti, ci si sente meno stanche e molto energiche, si può cominciare più serenamente lo shopping per il neonato. Ormai, quasi certamente si avvertono i primi netti movimenti del cucciolo. E, con un po’ di fortuna e di collaborazione da parte del nascituro, potreste anche conoscere il suo sesso. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo periodo della gravidanza.
Quinto mese di gravidanza: a quante settimane corrisponde
Il quinto mese di gravidanza va da 17+5 (17 settimane e 5 giorni) a 21+6 (21 settimane e 6 giorni).
Quinto mese di gravidanza: cosa succede alla mamma
Come accennato sopra, in linea di massima questo è un mese relativamente sereno per la mamma. È scontato dire che ci sono le eccezioni e non vogliamo di certo dimenticare chi ha una gravidanza complessa. Sfortunatamente c’è chi è costretta a trascorrerla a letto per varie problematiche. Oppure chi ha a che fare con il vomito che non passa (si chiama iperemesi gravidica). O, ancora, ci sono donne che hanno già altri bimbi e quindi non sanno proprio il significato della parola relax.
Generalizzando possiamo comunque dire che si tratta di un periodo abbastanza tranquillo. Come succede già dal quarto mese di gravidanza, il peso tende ad aumentare con una certa velocità e si deve fare attenzione a non esagerare. Occhio anche a tutti i cibi vietati: se non si è immuni alla toxoplasmosi, no agli alimenti crudi, soprattutto carni e salumi. Frutta e verdura vanno lavate con particolare cura e, quando possibile, sbucciate.
La pancia è ormai ben evidente. L’utero si è ingrossato e preme contro la vescica. Lo stimolo ad urinare potrebbe quindi essere più frequente e urgente. Ma non solo. Anche la respirazione potrebbe essere più difficoltosa per la pressione sul diaframma del bambino. Nel complesso però siete molto belle: i capelli crescono e sono forti e anche la pelle è più luminosa. Se all’inizio della gravidanza avete avuto dei brufoli, è probabile che adesso siano scomparsi.
Quinto mese di gravidanza: cosa succede al bambino
Il piccolo comincia a muoversi all’incirca dall’ottava settimana di gravidanza. Adesso i movimenti possono essere distinti in modo molto più chiaro. Non c’è un momento preciso in cui ciò avviene, ma in genere tra le settimane 19 e 21 quasi tutte le mamme percepiscono i calcetti. Chi è alla prima gravidanza se ne accorge un po’ dopo rispetto alle mamme che hanno già avuto figli.
La crescita del feto è sempre costante e non si ferma mai. Il corpo è ricoperto da due sostanze, la vernice caseosa e la lanugine. Servono a proteggere la pelle, uno strato sottile e molto delicato, dal liquido amniotico in cui il bambino è immerso. Dalla 17esima settimana comincia a formarsi il grasso sottocutaneo, ma all’inizio la quantità è minima. L’udito funziona sempre meglio: in caso di suoni forti il pancione potrebbe sussultare.
Disturbi del quinto mese di gravidanza
Se alcuni fastidi tipici del primo trimestre, come la nausea e la sonnolenza, sono scomparsi, altri potrebbero invece essersi presentati. La maggior parte di questi riguarda l’apparato gastrointestinale. Bruciore gastrico, stitichezza ed emorroidi sono i più comuni.
- Bruciore gastrico (pirosi): è causato dagli acidi dello stomaco. Questi talvolta risalgono nell’esofago, provocando il cosiddetto reflusso gastroesofageo, tipico soprattutto nel terzo trimestre. Rimedi per il bruciore allo stomaco sono dormire con un cuscino dietro le spalle; fare pasti piccoli e frequenti; evitare i cibi molto speziati o irritanti (come agrumi e pomodori) e bevande quali caffè e tè; non coricarsi subito dopo aver mangiato. I farmaci antiacidi devono essere prescritti solo dal ginecologo.
- Stitichezza: responsabili sono gli ormoni, le scorrette abitudini a tavola e la sedentarietà. Per alleviare il disturbo è quindi necessario intervenire su questi fattori. L’assunzione regolare di fibre e acqua è la prima buona regola. Frutta e verdura, certo, ma anche farine integrali sono un grande aiuto, così come lo yogurt. È superfluo dire che si devono limitare (o non assumere completamente) alimenti che predispongono alla stitichezza (riso, patate, cioccolata, carote). Sì poi all’attività fisica che stimola la peristalsi, cioè i movimenti intestinali. Come per gli antiacidi, anche in questo caso farmaci e integratori vanno presi sotto consiglio del ginecologo.
- Emorroidi. A volte sono una conseguenza della stipsi, in particolare se è molto ostinata. Alla base però c’è un problema venoso che va risolto migliorando il microcircolo. Gli impacchi freddi sono una soluzione temporanea per ridurre bruciore e dolore.
Quinto mese di gravidanza: quali esami fare
Come abbiamo già detto nel nostro articolo sul quarto mese di gestazione, entro la settimana 18+6 vanno effettuati il Tri-test e il prelievo di sangue (compreso di Toxo test per la toxoplasmosi e del Rubeo test per la rosolia). Se ci sono particolari indicazioni (come una precedente gravidanza con diabete gestazionale), va fatta anche la curva da carico di glucosio. Il Toxo test va ripetuto anche tra le settimane 19 e 23+6.
Tra gli esami a carico del Sistema sanitario nazionale ci sono anche l’ecografia morfologica e l’amniocentesi. Quest’ultima è prescritta dal ginecologo in determinati casi.
L’ecografia morfologica
La morfologica è una delle ecografie fondamentali della gravidanza. Si esegue nel corso del quinto mese, tra la 19esima e la 21esima settimana. In quest’epoca gestazionale, le proporzioni del feto, i suoi movimenti e la quantità di liquido amniotico sono ottimali per visualizzare molte parti fetali.
L’esame prevede la misurazione standard di una serie di strutture (testa, addome, femore) che danno informazioni sulla crescita e lo studio di tutti gli apparati esplorabili a queste settimane. La maggior parte degli organi è già formata dal primo trimestre, ma l’aumento di volume e la loro funzione rendono l’osservazione più precisa e dettagliata. Solo il cervello continua il suo sviluppo fino al termine della gravidanza, per cui ci sono patologie legate a questa fase tardiva di formazione che non possono essere diagnosticate.
Se ancora non lo avete saputo, molto spesso la morfologica è l’occasione per conoscere il sesso del piccolo in arrivo.
L’amniocentesi
Insieme alla villocentesi, è una procedura utilizzata per la diagnosi di alcune patologie genetiche. È considerata invasiva perché per eseguirla è necessario prelevare del liquido amniotico attraverso un ago inserito nell’addome. Seppur basso, esiste il rischio che la tecnica provochi un aborto. Un recente studio danese ha concluso però che, se amniocentesi e villocentesi sono fatte da personale ben preparato, il rischio sarebbe tra lo 0,1-0,2%.
L’amniocentesi si fa tra le settimane 16 e 18. Rileva anomalie di numero e di forma dei cromosomi. Ognuna di queste varianti può essere associata ad una specifica malattia, come le trisomie 18 e 21. Le indicazioni a questo esame sono molteplici:
- screening del primo trimestre che indica alto rischio.
- Elevata età materna (al di sopra dei 35 anni).
- Storia familiare per malattie genetiche.
- Difetti fetali visibili all’ecografia morfologica.
L’amniocentesi è effettuata sotto guida ecografica. Un ago sottile attraversa l’addome della mamma e raggiunge una sacca di liquido amniotico, lontana dal feto. L’esame dura pochi minuti ed è indolore, ma qualche volta può essere utilizzato un anestetico locale. I medici consigliano sempre 24-48 ore di riposo dopo essersi sottoposte all’esame.
In genere, i risultati vengono consegnati in circa 15 giorni.
Quinto mese di gravidanza e attività sportiva
Se non ci sono controindicazioni, nulla vieta di praticare attività fisica in gravidanza. Non è solo un modo per tenere sotto controllo il proprio peso: i benefici sono enormi. Lo sport migliora il tono muscolare, la respirazione, il benessere psicologico e molto altro. Bisogna solo prestare attenzione all’attività che si sceglie.
Ci sono mamme sportive che non abbandonano la loro disciplina neanche per un giorno della loro gravidanza. Poi ci sono quelle non proprio “fanatiche”, ma che capiscono i vantaggi del movimento e lo mettono in pratica più o meno regolarmente. Ma quale attività preferire?
L’aspetto importante è che il movimento sia costante e moderato. Non ha molto senso “ammazzarsi la vita” per due volte e poi smettere. Meglio optare per mezz’ora al giorno però ben fatta. Le discipline sono diverse, dipende tutto dai propri gusti personali. Yoga, nuoto, ginnastica dolce, pilates, camminata sono forse le migliori. Da evitare gli sport che prevedono salti oppure eccessiva fatica. La cosa più prudente da fare è comunque chiedere al proprio ginecologo: nessuno ci conosce meglio di lui.
Quinto mese di gravidanza e shopping per il bebè
Finalmente sapete se nel pancione c’è un bimbo o una bimba. È giunta quindi l’ora di lanciarsi nello shopping più divertente di tutta la gravidanza: quello per il bebè in arrivo! Lo sappiamo che finora avete cercato di darvi un freno, ma conoscere il sesso sembra quasi dare uno slancio diverso agli acquisti.
Tenete presente che alcuni articoli potrebbero non essere disponibili subito e vanno quindi ordinati. Il trio è uno di questi, così come la culla o il lettino. A seconda del modello preferito, potrebbero volerci 2-3 mesi quindi il periodo è perfetto (anche se arrivano qualche settimana prima della data presunta del parto male non è: magari il pargolo decide di fare una bella sorpresa a mamma e papà).
Per quanto riguarda i colori il consiglio è… sbizzarritevi! Andate oltre i classici rosa e azzurro per femminucce e maschietti, ma spaziate anche con altro. Il giallo, il verde, l’arancio, il bianco sono bellissimi. Non ve ne pentirete.
Acquisti intelligenti? Basta fare la lista nascita! Scegliendo i prodotti uno per uno non c’è il rischio di ricevere doppioni o regali inutili e ogni mamma è sicura di ordinare soltanto quello che le serve.
La diciottesima settimana di gravidanza
A partire dalla diciottesima settimana di gravidanza potrebbe succedere di sentirsi affaticate anche solo dopo una rampa di scale. Tutto normale: tra il peso che aumenta e la circolazione che si fa più difficoltosa è un sintomo che ci sta. La crescita del bambino procede. Adesso ha sviluppato le papille gustative e può riconoscere i vari gusti. Pesa circa 150 grammi.
La diciannovesima settimana di gravidanza
Indipendentemente dalla stagione, durante la diciannovesima settimana di gravidanza potreste sudare di più. Ecco perché è importante indossare abiti in tessuti che permettano la traspirazione, come il lino e il cotone. Il piccino trascorre la maggior parte del tempo dormendo, ma il suo sviluppo continua anche mentre riposa. Sentiti i primi calcetti?
La ventesima settimana di gravidanza
Con la ventesima settimana di gravidanza siete arrivate a metà del percorso. Passato velocemente il tempo, vero? Sembra ieri che il test era positivo! Contro alcuni fastidi (ad esempio, i primi accenni di mal di schiena) è importantissimo muoversi. Basta scegliere l’attività fisica più congeniale. Il bambino è ricoperto di vernice caseosa e lanugine. Quest’ultima lo aiuta a mantenere costante la temperatura corporea.
La ventunesima settimana di gravidanza
Alla ventunesima settimana di gravidanza quasi certamente saprete se aspettate un maschietto o una femminuccia. Diffidate da chi tira a indovinare guardando la forma della pancia: non esiste alcuna prova scientifica. È tempo di ecografia morfologica per controllare tutti gli apparati e gli organi del feto. Se improvvisamente spunta un bozzo sulla pancia accarezzatelo: può essere un piedino o una manina.
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.