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Per tante future mamme, l’attesa del proprio bimbo spesso è meno dolce a causa di un problema che crea disagio e anche non poco imbarazzo: la difficoltà ad andare in bagno. Forse però potranno consolarsi un po’ sapendo che sono in ottima compagnia. La stitichezza in gravidanza infatti è un disturbo diffusissimo. Molte donne però si vergognano anche a parlarne con il proprio ginecologo: è un errore perché il medico può suggerirci delle soluzioni molto efficaci. Vediamone alcune insieme.
Quanto è frequente la stipsi in gravidanza
Insieme alla nausea, la stipsi è uno dei disturbi della gravidanza più frequenti. Tanto che anche l’Organizzazione mondiale della sanità lo riconosce: nelle sue linee guida per una gestazione serena, l’Oms sottolinea l’importanza di contrastare questo fastidio. La stitichezza in gravidanza può presentarsi in qualsiasi settimana della gravidanza, non c’è un momento ben preciso. Chi ne soffriva già può vedere accentuati i sintomi, ma anche chi non ci ha mai avuto a che fare può sperimentare questo disagio.
Cause della stitichezza in gravidanza
La principale causa di stitichezza in gravidanza è costituita dagli ormoni. Quelli responsabili sono due, progesterone e aldosterone. Il primo provoca la stipsi delle prime settimane. Sono parecchie le donne che iniziano ad accusarla pochissimo tempo dopo il test di gravidanza positivo. L’ormone ha un’azione miorilassante (cioè rilassa i muscoli) che evita le contrazioni dell’utero. Il problema è che agisce anche sulla peristalsi intestinale, cioè i movimenti intestinali che aiutano l’evacuazione. Diminuendo l’intensità delle contrazioni peristaltiche, il progesterone provoca feci disidratate e compatte, quindi stitichezza.
La situazione si complica all’incirca dal quarto mese quando il volume dell’utero aumenta per far spazio al bimbo che cresce, ma allo stesso tempo ostacola il transito fecale perché preme sull’intestino. Durante il terzo trimestre aumentano i livelli di aldosterone, cioè l’ormone che fa assorbire di più liquidi ed elettroliti rallentando ulteriormente la motilità intestinale. Ecco perché molto spesso la stitichezza può comparire anche solo alla fine del percorso, quando magari si pensava di essere riuscite ad evitarla.
Altri sintomi della stitichezza in gravidanza
La stipsi spesso è accompagnata da altri sintomi, come gonfiore addominale, dolori, spasmi. Ma non solo. Lo sforzo per evacuare e le feci dure possono far spuntare le emorroidi che, a loro volta, provocano dolore, prurito o sanguinamenti. Esistono però specifici integratori contro le emorroidi che possono essere presi tranquillamente anche in gravidanza. Occorre però sempre chiedere al ginecologo.
Alcuni fattori peggiorano la stitichezza in gravidanza: scorrette abitudini a tavola, scarso consumo di acqua, vita sedentaria, eccesso di peso sono alcuni di questi e sono i primi su cui si deve intervenire per cercare di migliorare la situazione.
Stipsi in gravidanza cosa mangiare
Il cibo può essere importantissimo per contrastare la stitichezza in gravidanza. Bastano pochi accorgimenti per migliorare la situazione. La prima cosa da fare è aumentare l’apporto di fibre vegetali: sono fondamentali per la motilità intestinale. Vanno privilegiate quelle integrali che ancora di più servono a garantire la regolarità intestinale. Sì quindi a cereali, frutta, verdura, legumi (meglio metterli in acqua per qualche ora prima di cuocerli per evitare che diano gonfiore).
Inoltre, bisogna scegliere gli alimenti giusti. Meglio quelli con alto contenuto di acqua (pomodori, cetrioli, anguria, lattuga, zucca gialla, zucchine) o di cellulosa (radicchio, kiwi, prugne e fichi). Sì anche allo yogurt, preferibilmente arricchito con probiotici.
Rimedi per la stitichezza in gravidanza
Vediamo gli altri metodi per combattere la stipsi in gravidanza:
- bere almeno 2 litri di acqua al giorno: si può iniziare già dal mattino con un bicchiere di acqua tiepida a stomaco vuoto. Potrebbe essere sufficiente a stimolare l’evacuazione.
- Evitare sostanze irritanti: se si soffre di stitichezza in gravidanza bisogna stare alla larga da tutto ciò che possa infiammare la mucosa intestinale. In particolare, cibi piccanti, speziati, molto salati.
- Fare movimento: tra i suoi mille benefici, l’attività fisica è un toccasana anche per l’intestino perché facilita la peristalsi e quindi la regolarità intestinale. Chiedete al ginecologo quali attività sono più indicate.
Tisane, lassativi e farmaci contro la stitichezza
Non prendete iniziative autonome per quanto riguarda l’assunzione di tisane, miscele di erbe e lassativi: non risolvono in modo definitivo la stitichezza in gravidanza e oltretutto vanno presi con moderazione e sempre sotto controllo medico. Il fai da te è una cosa molto pericolosa in ogni situazione, figuriamoci adesso. Alcuni integratori contro la stitichezza però sono studiati appositamente per questo periodo così delicato e i componenti sono scelti per venire incontro alle esigenze della futura mamma in modo certamente non aggressivo.
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.