Contents
- A cosa serve il tampone vaginale in gravidanza
- Quando si fa il tampone vaginale in gravidanza
- Come si fa il tampone vaginale in gravidanza
- Tampone in gravidanza come prepararsi
- Tampone vaginale positivo in gravidanza
- Profilassi anti Streptococco con parto cesareo
- Quanto costa il tampone vaginale in gravidanza
Uno degli ultimi esami che vi verrà prescritto verso la fine della gravidanza è il tampone vaginale che, quasi sempre, viene accoppiato ad uno rettale. È un test molto semplice e non doloroso, ma necessario: serve infatti a rilevare la presenza di un batterio che, in caso di parto per via vaginale, può creare qualche problema a voi e al bambino. Vediamo insieme cos’è il tampone vaginale in gravidanza, come viene fatto e perché è così importante per la salute vostra e del vostro cucciolo.
A cosa serve il tampone vaginale in gravidanza
Il tampone vaginale e rettale ha lo scopo di individuare lo Streptococco di tipo B. Questo batterio – presente in circa 2 donne incinte su 10 – è “silenzioso”: se lo avete, non ve ne accorgete neppure perché non dà sintomi. Prurito, bruciore, perdite, cattivi odori possono essere causati da un “esercito” di batteri, ma solitamente non da questo.
Lo Streptococco di tipo B però può nuocere al vostro bambino che potrebbe infettarsi durante il parto, nel passaggio attraverso il canale vaginale. Anche se non è un’evenienza molto frequente, il batterio può causare infezioni serie, comprese la meningite e la polmonite.
Ma non è tutto. Lo Streptococco può essere nocivo anche per la mamma e provocare rottura delle membrane e parto prematuro. Ecco quindi perché è fondamentale sapere se c’è o non c’è.
Quando si fa il tampone vaginale in gravidanza
Il tampone vaginale si esegue dopo la 35esima settimana, in genere tra la 35esima e la 37esima.
Come si fa il tampone vaginale in gravidanza
Attraverso una specie di lungo cotton fioc, viene prelevato un campione di secrezione vaginale. Come detto, spesso viene fatto anche a livello rettale perché la contaminazione tra i due ambienti è molto facile. La secrezione viene poi analizzata per cercare lo Streptococco.
Tampone in gravidanza come prepararsi
Chi deve effettuare il tampone vaginale dovrebbe seguire alcune piccole regole per prepararsi al meglio. Nelle 24 ore precedenti all’esame evitate i lavaggi vaginali, i rapporti sessuali o le terapie a base di creme o ovuli. Inoltre, è necessario non aver assunto antibiotici nei 5 giorni che precedono il test. Tutte circostanze che potrebbero influenzare il risultato.
Tampone vaginale positivo in gravidanza
E se il tampone vaginale è positivo? Niente panico. All’inizio del travaglio, vi saranno somministrati degli antibiotici, di solito per via endovenosa: è il modo più massiccio e veloce per “ripulire” la vagina dal batterio e consentirvi un parto in tutta sicurezza. In genere, la somministrazione inizia 4 ore prima del parto, un tempo sufficiente.
Se vi state chiedendo “ma tutti questi farmaci non faranno male al mio bambino?”, la risposta è no. Al contrario, grazie agli antibiotici il piccolo sarà ancora più protetto. Dopo il parto sarà comunque sottoposto ad alcuni controlli per verificare che non abbia contratto il batterio.
Profilassi anti Streptococco con parto cesareo
Se risultante positive allo Streptococco e partorite col cesareo, la profilassi antibiotica non sarà fatta e il motivo è molto semplice: il bambino non viene a contatto con il canale vaginale, quindi non può infettarsi. Questo però non vale se però c’è stata rottura delle acque: in questo caso, vi sarà dato comunque il farmaco.
Quanto costa il tampone vaginale in gravidanza
Fino a poco tempo fa, il tampone vaginale non rientrava tra le prestazioni gratuite offerte dal Servizio sanitario nazionale, ma poi è stato inserito dal ministero della Salute nella lista aggiornata degli esami gratis per donne in gravidanza.
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.