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È la prima “casetta”, il primo caldo riparo del nostro bambino, il primo nutrimento che gli consentirà di svilupparsi e crescere. Ha un nome che può sembrare strano, persino buffo: è il sacco vitellino. Insieme alla presenza della camera gestazionale, ci dà la bellissima notizia: la gravidanza è cominciata. Conosciamolo meglio.
Cos’è il sacco vitellino
Il sacco vitellino è il primo componente visibile all’interno della camera gestazionale. È pieno di un liquido (chiamato fluido vitellino) che serve a nutrire l’embrione. In genere si può vedere intorno alla quinta settimana di gravidanza, prima ancora che ci sia anche l’embrione. Appare come una vescichetta a forma di pera e cresce di circa di un millimetro a settimana. Intorno alla decima settimana di gravidanza misura circa 5,5 millimetri.
Come funziona il sacco vitellino
Come dicevamo, il sacco vitellino serve a dare nutrimento all’embrione e, allo stesso tempo, dà origine alle prime cellule del sangue e a quelle germinali. Il sangue viene convogliato alla parete del sacco vitellino dall’aorta primitiva e successivamente passa dalle vene vitelline al tubo cardiaco dell’embrione. Questo circolo costituisce la cosiddetta circolazione vitellina, attraverso la quale il materiale nutritivo viene assorbito dal sacco vitellino e portato all’embrione che può quindi svilupparsi.
Sacco vitellino: quando si forma
Il sacco vitellino inizia a formarsi all’interno della camera gestazionale – che è il luogo che ospiterà il bambino – due settimane dopo l’impianto dell’embrione nell’utero. Cresce fino alla decima settimana di gestazione, per poi ridursi progressivamente e scomparire verso la dodicesima settimana di gravidanza. A quel punto la placenta è perfettamente funzionante e sarà lei a nutrire il feto (da questo momento non si parla più di embrione).
Come si modifica il sacco vitellino
Nel corso delle settimane, il sacco vitellino cambia.
- Sacco vitellino primario: è la primissima fase che si verifica due settimane dopo l’impianto.
- Sacco vitellino secondario: in questa fase le modificazioni della forma sono più evidenti.
- Sacco vitellino definitivo: il processo di trasformazione termina durante la quarta settimana dello sviluppo dell’embrione.
Sacco vitellino vuoto: cosa significa
Dopo un test di gravidanza positivo, la prima ecografia è molto importante. Serve a stabilire che la gravidanza ci sia, che si sia impiantata nell’utero e non in qualche altra sede (gravidanza ectopica o extrauterina), l’eventuale numero di embrioni, a definire una data presunta del parto, etc. Può succedere che durante la prima ecografia si vedano la camera gestazionale e il sacco vitellino, ma non l’embrione. Come mai? In genere i motivi sono due:
- La fecondazione è avvenuta più tardi rispetto a ciò che si pensava.
- C’è stato un aborto spontaneo molto precoce.
Anche nei cicli più regolari può capitare che la fecondazione si verifichi in ritardo. Basta ricordare, ad esempio, che gli spermatozoi restano vitali all’interno della cavità uterina per diversi giorni, quindi non è detto che la fecondazione avvenga il giorno del rapporto sessuale. In questo caso, il ginecologo ripeterà l’ecografia a distanza di una settimana per vedere se la situazione cambia e l’embrione si è sviluppato. Inoltre, potrebbe prescrivere il controllo delle beta ogni due giorni per valutarne l’andamento. Se non crescono o crescono poco, la gravidanza potrebbe essersi interrotta.
Nel secondo caso, invece, si parla di gravidanza anembrionica, detta anche “uovo chiaro”. La fecondazione avviene regolarmente, all’esame ecografico ci sono camera gestazionale e sacco vitellino, ma l’embrione non si sviluppa. Viene considerato un aborto spontaneo.
Sacco vitellino grande o piccolo
Può succedere che, durante l’ecografia, l’operatore si renda conto che la grandezza del sacco vitellino è anomala, o troppo grande o troppo piccolo. In entrambi i casi non è detto che l’esito della gravidanza sarà infausto. Anche se però va detto che spesso le gravidanze che non vanno avanti sono caratterizzate da un sacco vitellino piuttosto grande.
Quando invece è piccolo, il ginecologo eseguirà una nuova ecografia a distanza di qualche giorno per vedere se la situazione è cambiata. Se il sacco vitellino rimane delle stesse dimensioni probabilmente c’è qualcosa che non va.
Sacco vitellino idropico
Questa espressione sta ad indicare un accumulo di liquidi all’interno del sacco vitellino. Come nel caso delle dimensioni aumentate del sacco, questa circostanza potrebbe non significare niente di particolare. Molto spesso però il sacco vitellino idropico viene riscontrato in caso di aborti spontanei.
Sacco vitellino e gemelli
Il sacco vitellino può dare qualche indicazione sulla gravidanza gemellare. Questa per esempio potrebbe essere individuata dalla presenza di due camere gestazionali con due sacchi vitellini (gravidanza bicoriale biamniotica) oppure di un solo sacco gestazionale con due sacchi vitellini (gravidanza monocoriale e biamniotica).
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.