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Tonno in scatola in gravidanza
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Durante la gravidanza è frequente per la donna incinta vedersi porre delle limitazioni sui cibi e sulle bevande che può consumare; la gestazione è infatti un periodo delicato ed è bene seguire alla lettera tutte le indicazioni del proprio medico, anche per quanto riguarda il cibo. Fra gli argomenti “controversi” vi è sicuramente il tonno in scatola in gravidanza: in questo articolo cercheremo di fare chiarezza su tale alimento, sul suo consumo durante gestazione e allattamento e su quando è il caso di evitarlo.

Si può mangiare il tonno in scatola in gravidanza?

Come per moltissime altre cose, mangiare tonno in scatola in gravidanza non è assolutamente vietato, ma va moderato: questo perché gli alimenti conservati possono includere quantità elevate di sale e, rispetto ai prodotti freschi, contengono meno sostanze nutritive di qualità. 

Per quanto riguarda il discorso infezioni alimentari potete stare tranquille: il pesce viene sottoposto a un processo di cottura per cui consumare tonno in scatola in gravidanza è sicuro dal punto di vista delle malattie. 

Sull’argomento mercurio, tuttavia, è bene sapere che esso si trova nei pesci di grossa taglia e che un eccesso di questo metallo potrebbe arrecare dei danni a mamma e bambino. Dunque, la chiave è il consumo controllato di tonno in scatola in gravidanza: il vostro ginecologo saprà sicuramente consigliarvi al meglio anche su questo importante aspetto!

Quali sono i modi migliori per preparare il tonno in scatola in gravidanza

Una volta assodato che il tonno in scatola in gravidanza è consentito con moderazione, il modo migliore per prepararlo in modo sano è innanzitutto fare attenzione a che tipo di prodotto state acquistando, valutando:

  • che non contenga troppo sale;
  • che sia lavorato con olio extravergine di oliva (che invece è assente nel tonno al naturale: proprio per questo motivo è più leggero ed è indicato anche nelle diete. Anche se ciò non significa “abusarne”);
  • che la data di scadenza non sia prossima;
  • di privilegiare tonno pinna gialla e tonno bianco (o alalunga): questi contengono le più basse concentrazioni di mercurio.

Una volta acquistato il prodotto migliore potrete cuocerlo in forno, grigliarlo o passarlo in padella: fermo restando che prima di essere inscatolato il tonno subisce un preventivo processo di cottura e quindi si può mangiare anche così, il consiglio è quello di cucinarlo una volta aperto per scongiurare definitivamente il rischio di infezioni alimentari; dopo di che sarete libere di gustarvi il vostro tonno in gravidanza! 

Quale pesce si può mangiare in gravidanza?

Al di là del consumo di tonno in scatola in gravidanza, che abbiamo visto essere permesso con un certo equilibrio, alle mamme in attesa viene spesso consigliato il pesce. Ma quale è bene mangiare durante questo periodo e quali sono i benefici che comporta? Andiamo a vedere alcuni tipi di pesce consigliato in gravidanza:

  • Le sarde: pesce azzurro ricco di proprietà organolettiche come proteine, fosforo, acidi grassi, Omega 3, vitamina PP, potassio, magnesio;
  • le alici, simili alle sarde, con meno colesterolo e più magre, ma con un apporto proteico comunque alto;
  • l’orata, pesce pregiato con molti Omega 3 e acidi grassi, ma comunque magro;
  • il salmone: è fra tutti il pesce che contiene la maggior quantità di Omega 3 (ricordate che il salmone affumicato in gravidanza è sconsigliato);
  • la trota: pesce d’acqua dolce ricco di vitamine e minerali.

Quando non mangiare il tonno in scatola in gravidanza

Come abbiamo visto, il tonno in scatola in gravidanza può essere consumato poiché non ha controindicazioni. Ci sono tuttavia dei casi in è opportuno evitare di mangiarlo, in particolare quando la varietà è quella del tonno rosso: insieme al pesce spada e al salmone affumicato, mangiare tonno rosso è sconsigliato in gravidanza poiché, essendo un predatore di grandi dimensioni all’apice della catena alimentare, tende ad accumulare molti contaminanti e metalli come il mercurio di cui abbiamo già parlato, rendendo pericoloso il suo consumo in gravidanza anche in quantità all’apparenza poco importanti. 

Inoltre, non ci sono evidenze che il tonno in scatola in gravidanza, nelle varietà consentite, possa interferire con la eventuale assunzione di farmaci quindi in questo senso le mamme in attesa possono stare tranquille.

Tonno in scatola e allattamento

Il comportamento da tenere nei confronti del tonno in allattamento è pressoché il medesimo rispetto al periodo della gestazione, ovvero: moderazione! Mangiare tonno in allattamento è dunque consentito, privilegiando sempre prodotti di qualità, prestando attenzione al contenuto di sale e alla data di scadenza: queste norme comportamentali in materia di alimentazione vanno ovviamente tenute nei confronti di tutti i cibi e non solo del tonno in scatola. Si raccomanda dunque di non esagerare, ma tenete presente che il consumo equilibrato di tonno, fresco o conservato, nella vostra dieta ha dei benefici: essendo ricco di “grassi buoni” e vitamine farà bene a voi e al bambino che allattate!

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.