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È vero: di allattamento al seno se ne fa sempre un gran parlare. E ci sono tante ragioni perché ciò accade. Indubbiamente è il miglior alimento che una mamma può somministrare al proprio bambino e i benefici – in termini di salute e legame – sono enormi. E non lo diciamo solo noi. Ci sono fior fiore di studi scientifici che danno una conferma di tutto questo.

iMamma, insieme all’Associazione Georgia e a Vivi Sano onlus, ha voluto sottolineare ancora una volta l’importanza del tema partecipando ad un progetto per la promozione di un buon allattamento al seno. Si chiama AllatTiaAmo e ci ha visti coinvolti in una serie di incontri con neo mamme e donne in gravidanza. Il frutto di questo lavoro è un piccolo opuscolo che vi aiuterà a vivere questa esperienza nel modo più appagante possibile.

Allattamento al seno: come cominciare bene

Diciamolo subito. Allattare non sempre è una passeggiata. Il fatto che sia “a richiesta” implica il fatto che non ci sono orari. Il bambino viene attaccato ogni volta che – appunto – lo richiede, di giorno e di notte. Non sempre ci sono le canoniche “3 ore” tra una poppata e l’altra, soprattutto quando i bimbi sono ancora molto piccoli. Può quindi essere stressante. E non tutte ce la fanno. Non per questo devono sentirsi mamme di “serie B”: le mamme sono speciali sempre e comunque.

È comunque giusto arrivare al parto preparate su come si svolge l’allattamento, quali sono i comportamenti migliori da adottare per viverlo nella maniera più serena possibile. Per avere successo, la mamma deve essere tranquilla perché solo questo garantirà un allattamento al seno soddisfacente per entrambi.

Il neonato dovrebbe essere attaccato il più precocemente possibile. Prima succede e meglio è. Il contatto pelle a pelle immediatamente dopo il parto crea subito un forte legame, scalda il bambino e gli consente di trovare presto il capezzolo e iniziare a succhiare. Oltretutto, farlo già in sala parto vi permette di avere il supporto delle ostetriche e delle puericultrici che potranno darvi le prime indispensabili indicazioni.

Allattamento al seno: i benefici per il bambino

L’Organizzazione mondiale della sanità non si stanca di ripeterlo. Per i primi 6 mesi di vita un bambino dovrebbe essere allattato in maniera esclusiva al seno. Niente acqua, niente tisane, niente vasetti di frutta o svezzamento precoce. Certo, se il pediatra ritiene che ci siano i motivi per farlo potrebbe dare indicazioni differenti, ma la massima autorità sanitaria mondiale è piuttosto chiara su come dovremmo comportarci.

I primi giorni dopo aver partorito il seno produce colostro, una sostanza giallastra e molto nutriente. È il primo cibo per il neonato. Ne basta pochissimo per saziarlo. Man mano che passa il tempo, arriverà la montata lattea, il vero e proprio latte. Che è un alimento completo e si adatta alle esigenze nutrizionali del bambino. Inoltre, è ricco di anticorpi, che rafforzano il sistema immunitario del neonato.

Il latte materno comporta molti benefici:

  • protegge da infezioni respiratorie, urinarie, da otiti, da dissenteria;
  • riduce il rischio di ammalarsi di varie patologie (leucemie, diabete, malattie cardiovascolari);
  • diminuisce la probabilità di andare incontro a obesità infantile e a stitichezza;
  • contribuisce ad una migliore conformazione della bocca;
  • migliora lo sviluppo cerebrale;
  • riduce il rischio della sindrome della morte in culla.

Allattamento al seno: i benefici per la mamma

Oltre al vantaggio di stabilire subito un forte legame col proprio piccolino, l’allattamento comporta anche degli effetti positivi per la salute della donna. Questo avviene sia a breve che a lungo termine. Vediamo quali sono:

  • favorisce le contrazioni dell’utero, che così torna prima alle dimensioni originarie;
  • fa recuperare la forma fisica più velocemente;
  • riduce il sanguinamento post partum;
  • diminuisce il rischio di anemia;
  • protegge da alcune forme di tumore (al seno e alle ovaie) e dall’osteoporosi.

Oltre a questi aspetti più prettamente fisici c’è anche un vantaggio di tipo pratico. Un allattamento al seno ben avviato significa avere il cibo per il bimbo sempre con sé, in qualunque posto e a qualunque ora del giorno e della notte. Quindi, è molto comodo.

Come capire se il bimbo ha fame

Non sempre la fame dei nostri bambini si presenta con una crisi disperata di pianto. Prima di arrivare a questo, i nostri cuccioli sono in grado di mandarci altri indizi che possono indicare la necessità di essere attaccati al seno. Il momento migliore per allattarli è quando cominciano a girare la testa da una parte all’altra, aprendo la bocca alla ricerca del seno. In questa fase, sono ancora piuttosto tranquilli, quindi ciucceranno con serenità.

Se invece perdiamo tempo prezioso, il neonato comincerà a stiracchiarsi, muovendosi in modo nervoso, portando le manine o qualsiasi altra cosa alla bocca. Non è ancora del tutto spazientito, ma poco ci manca. Se andiamo oltre, ecco che scatta “l’allarme”, il piccolo diventa rosso in viso ed è molto agitato. In quest’ultimo caso, prima di attaccarlo al seno, provate a calmarlo e a rassicuralo. In questo modo, potrà succhiare senza nervosismo.

Come capire se il neonato mangia abbastanza

Le mamme che allattano al seno se lo chiedono in continuazione: ma avrà mangiato a sufficienza? Non avendo il biberon come punto di riferimento, la domanda può essere legittima. Tuttavia, esistono precisi segnali che ci fanno capire se il bambino è sazio oppure no. Ad esempio, il piccolo è sereno, si stacca autonomamente dal capezzolo e, spesso, si addormenta.

Un allattamento al seno procede in modo corretto se si verificano queste condizioni:

  • il bimbo bagna almeno 6 pannolini al giorno;
  • le feci sono gialle e morbide;
  • il neonato riprende il peso della nascita entro le prime 2 settimane di vita;
  • dopo la poppata il bambino è rilassato.

L’opuscolo informativo

Come accennato all’inizio, di recente abbiamo partecipato al progetto AllatTiAmo. Abbiamo realizzato un opuscolo informativo con tutto quello che può essere utile alle mamme per un allattamento al seno tranquillo e felice. Troverete tutte le informazioni pratiche che vi occorrono, le posizioni migliori per allattare (con tanto di disegni), i problemi più comuni e le loro soluzioni (come ragadi o mastite), i luoghi comuni più frequenti, la gestione dei parenti e il ruolo dei papà. Potete scaricarlo QUI.

Buon allattamento a tutte!