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Test di gravidanza positivo di donna incinta dopo il parto
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Capita spesso che le neomamme si chiedano se sia possibile una nuova gravidanza subito dopo il parto: molti ginecologi mettono in guardia i neogenitori su questo punto, poiché anche in assenza di ciclo e quindi, all’apparenza, di ovulazione, una seconda gravidanza ravvicinata alla prima può assolutamente essere verosimile e, se non la si desidera, i modi per prevenirla sono molteplici. In questo articolo andremo a vedere cosa succede al corpo e all’ovulazione dopo aver partorito e quali sono i contraccettivi e i comportamenti indicati se non si vuole affrontare una gravidanza “bis” troppo presto.

Quanto tempo dopo il parto si può rimanere incinta?

La risposta a questa domanda è: anche subito! Una donna può tornare fertile dopo il parto senza alcun tipo di avvisaglie, che allatti al seno o meno, ed è quindi fondamentale affrontare l’argomento contraccezione con il medico il prima possibile, per non andare incontro a una nuova gravidanza. Inoltre, sarebbe opportuno che alla visita con il ginecologo partecipassero entrambi i genitori: anche i neopapà è bene che siano informati sulla possibilità di un nuovo concepimento e come evitarlo!

Quando si inizia a ovulare dopo il parto?

L’ovulazione dopo il parto è estremamente soggettiva e cambia da donna a donna: quello che c’è da sapere e che le coppie dovrebbero tenere a mente, se non desiderano gravidanze temporalmente vicine, è che l’ovulazione potrebbe avvenire già tre settimane dopo il parto, anche se la mamma allatta e anche in assenza di flusso mestruale.

Quindi, è raccomandabile innanzitutto attendere almeno 40 giorni post parto prima di ricominciare ad avere rapporti sessuali, per una completa ripresa della neomamma, ed è necessario affidarsi a metodi contraccettivi compatibili con l’allattamento che il ginecologo saprà certamente indicarvi. Ricordatevi sempre che non è possibile stabilire con certezza quando avverrà l’ovulazione dopo il parto; dunque, è opportuno comportarsi da subito come se fosse effettivamente già avvenuta.

Si può rimanere incinta durante l’allattamento?

Assolutamente sì! Nonostante l’allattamento abbia indubbiamente un effetto inibitore dell’ovulazione a causa degli alti livelli di prolattina che esso comporta, questo non significa che una donna non possa avere comunque un’ovulazione efficace se allatta al seno: dunque, non dovete fare l’errore di ritenere l’allattamento un metodo contraccettivo!

Ricordate sempre che l’allattamento altera i livelli ormonali del vostro corpo e quindi, soprattutto se ancora non è arrivato il capoparto (cioè le prime mestruazioni dopo il parto), non è possibile sapere in che fase del ciclo vi trovate: ragionate sempre come se foste in ovulazione, se non volete una nuova gravidanza.

Come capire se si è incinta dopo il parto

Ma come posso accorgermi di essere rimasta incinta se ancora non ho avuto il capoparto? Vi starete sicuramente ponendo questa domanda, arrivati a questo punto. Effettivamente può non essere semplicissimo, poiché non potendo contare sull’assenza del ciclo, i sintomi da tenere d’occhio sono molto simili a quelli di un normale periodo puerperale:

  • seno gonfio e dolente;
  • stanchezza;
  • frequente bisogno di urinare;
  • crampi al basso ventre;
  • nausea.

Ovviamente tutti questi sintomi vanno a maggior ragione tenuti sotto controllo se a monte sapete di aver avuto uno o più rapporti a rischio che potrebbero effettivamente aver dato il via a una gravidanza.

Come evitare una gravidanza subito dopo il parto

Esistono tanti metodi contraccettivi efficaci per prevenire una nuova gravidanza dopo il parto, compatibili con l’allattamento al seno. Andiamo a vedere quali sono:

  • preservativo, con copertura e affidabilità fino al 95%;
  • diaframma, una sorta di coppetta di gomma da utilizzare insieme a creme spermicide e che può essere inserita in vagina a partire da sei settimane dopo il parto. La sua efficacia è ridotta rispetto al preservativo, circa 70%;
  • spirale, è in rame e viene inserita in utero dal ginecologo pure subito dopo il parto naturale o cesareo, anche se è preferibile anche in questo caso attendere almeno sei settimane. Rilascia un ormone specifico ed ha un’efficacia del 98%;
  • minipillola o pillola a basso dosaggio di estrogeni, può essere assunta già dopo tre settimane dal parto, è compatibile con l’allattamento ed è efficace al 99%.

Se invece non si allatta al seno, è possibile utilizzare tutti i metodi contraccettivi ormonali: classica pillola, impianto sottocutaneo, cerotto, anello vaginale.

Dopo quanto tempo dal parto si può avere una gravidanza?

Pur non essendoci alcun divieto tassativo e fermo restando che, se i neogenitori lo desiderano, è possibile avere una gravidanza ravvicinata alla precedente, i ginecologi suggeriscono di aspettare un certo periodo di tempo fra una gravidanza e l’altra e questo tempo varia a seconda del tipo di parto che la donna ha affrontato.

In caso di parto naturale il consiglio è di attendere dai 6 ai 12 mesi prima di provare ad avere un altro bambino; in caso di parto cesareo, statisticamente i rischi di lacerazioni uterine per la donna sono del 5% se il secondo cesareo avviene a meno di 18 mesi dal primo, del 2% in caso di nuovo cesareo fra i 18 e i 24 mesi dal primo, mentre il rischio scende sotto l’1% se il secondo cesareo avverrà dopo 24 mesi dal primo.