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mamma copre neonato di un mese con una coperta
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Il primo mese del neonato è ricco di sorprese. Ogni giorno è un giorno nuovo, in cui ci accorgiamo di qualcosa che non avevamo notato prima e che ci fa innamorare sempre più perdutamente. Chissà quanto ciascuna di noi ha sognato il momento in cui sarebbe stata a casa con il proprio fagottino. E adesso è lì, tutto per noi, tutto da scoprire, toccare, annusare, vivere. Ma cosa succede fisicamente ad un lattante nei primi 30 giorni della sua vita? Come cambiano le sue funzioni e le sue “abilità”? Facciamo un piccolo viaggio insieme.

Primo mese del neonato: altezza e peso alla nascita

Durante la gravidanza, grazie alle ecografie si fanno delle stime su peso e lunghezza del feto. Sappiate però che non sono delle misure precise al millimetro: sono, appunto, delle ipotesi, basate sui calcoli del ginecologo, ma che sono suscettibili di cambiamenti. 

Alla nascita, è considerato normale un peso che varia da 2,5 a 4,5 chili. Il peso medio è 3,3 chili, con alcune differenze tra maschi e femmine. In genere, i primi sono un po’ più “cicciottelli” delle neonate. La lunghezza media è di 50 centimetri per entrambi i sessi. È chiaro che le “dimensioni” possono dipendere anche da quelle dei genitori. 

Altezza e peso sono influenzati anche da fattori esterni. I figli di una mamma che fuma o beve alcolici in gravidanza vanno più spesso incontro a basso peso (oltre che ad una lunga serie di altri problemi). È sempre bene ricordare di abbandonare queste cattive abitudini.

Dopo il parto, si assiste al cosiddetto calo fisiologico, una normalissima perdita di peso pari a circa il 5-8% del peso della nascita. È causato dall’emissione delle prime feci (meconio), dalla perdita di liquidi e dall’assunzione di quantità ancora piccole di latte. Solitamente il calo viene recuperato entro un paio di settimane.

Primo mese del neonato: la crescita 

Mediamente un neonato prende circa 20-30 grammi al giorno, circa cioè 140-210 grammi alla settimana. Non sono “regole”, ogni bimbo è a sé. Più veloce è la crescita in altezza. Durante il primo mese, il piccolo si allungherà di circa 5 centimetri (tenetelo presente quando acquistate le sue tutine).

Aumenta anche la circonferenza cranica. Mediamente al parto è di 35 centimetri e, nel primo trimestre, crescerà di circa 5 centimetri.  

Primo mese del neonato e aspetto fisico 

La testa è la parte più voluminosa del corpo di una piccino appena nato. Rispetto al tronco, gli arti sono più corti, specialmente le gambine. Con la crescita le proporzioni diverranno normali. Il capo è molto delicato perché le fontanelle non si sono ancora saldate. Si riconoscono perché appaiono come delle depressioni sulla testa. Alla nascita il bambino potrebbe già avere parecchi capelli oppure essere quasi pelato. È normalissimo che, dopo un po’ di tempo, i capelli cadano, soprattutto nella parte posteriore della testa, quella a contatto con passeggini e lettini.

Dopo il parto potrebbero ancora esserci dei residui di vernice caseosa. È una sostanza prodotta da metà gravidanza in poi che serve a proteggere la pelle che potrebbe macerarsi a causa del liquido amniotico. Inoltre, la cute è coperta di peli sottili. È la cosiddetta lanuggine, che scomparirà da sola. Le classiche “grinze” della pelle dei neonati pian piano diventeranno lisce.

Primo mese del neonato e movimenti

Vostro figlio si muove praticamente da sempre. Era minuscolo nella pancia e già guizzava di qua e di là. Crescendo ha iniziato a sferrare calci che neanche Bruce Lee e ha fatto così fino a quando ha visto la luce. Questo “moto perpetuo” continua dopo la nascita. Il piccolo muove la testa e le gambe, a volte fa movimenti a scatti o smorfie, allega le braccia oppure ha qualche tremore. Tutto normalissimo.

Già nel primo mese del neonato sono presenti alcuni riflessi fondamentali, che poi si perderanno con lo sviluppo. Questi sono i più comuni: 

  • riflesso di prensione: tende a stringere tra le dita qualsiasi oggetto tocchi la manina.
  • Riflesso di suzione: fondamentale per nutrirsi.
  • Riflesso dello schermidore: in posizione a pancia in su, il bambino girla la testa da un lato, allunga il braccio verso lo stesso lato e piega invece l’altro.
  • Riflesso di Moro: il bambino allega le braccia verso l’esterno, apre le dita delle mani, le richiude a pugno e piange.
  • Riflesso della marcia automatica: mentre tocca un piano con i piedi e viene sostenuto sotto le ascelle, muove le gambe come se volesse camminare. 

Primo mese del neonato: cosa vede e cosa sente 

Già nel pancione, il bimbo sente i rumori esterni e la voce della mamma che gli parla. Alla nascita dunque l’udito (così come il tatto) è già sviluppato. La vista invece non è ancora del tutto matura. 

Appena nato, il bambino riesce a vedere ad una distanza non troppo elevata, circa 20-25 centimetri. Come durante la gravidanza, è in grado di distinguere il buio dalla luce e gira la testa verso una fonte luminosa, cosa che faceva già quando era solo un feto. È attratto da colori e forme, ma non può ancora definirne bene i dettagli. La sua attenzione si rivolge soprattutto ai volti, anche se ancora per pochi secondi.

Primo mese di vita: quanto e come dorme

Chiariamo subito: i bambini non sono fatti con lo stampo. Sono tutti diversi tra loro e non esistono “manuali di istruzioni” validi per ciascuno di essi. E quindi non ci sono regole fisse. In linea di massima però, nel loro primo mese di vita, tutti i neonati dormono tanto. Passano la maggior parte della loro giornata facendo sogni d’oro. Progressivamente il tempo della veglia si allungherà.

In media, un lattante dorme 16-18 ore al giorno. I risvegli sono dettati da un’unica esigenza: quella di mangiare. L’intervallo di tempo è variabile. Solitamente i bimbi allattati al seno hanno necessità di attaccarsi più spesso, ma non credete che chi dà latte artificiale dorma tutta la notte. Soprattutto nel primissimo periodo i risvegli sono la regola, le nottate di sonno pieno l’eccezione. Inoltre, ahinoi, i bambini non fanno alcuna distinzione tra giorno e notte. 

Sul modo in cui devono dormire i neonati non ci sono molte alternative: posizione a pancia in su.

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.