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Ragazza incinta seduta su un tronco
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Ci credereste mai che, in tempi antichi, la cellulite era simbolo di opulenza e fertilità? Oggi invece è il nemico numero uno di ogni donna, soprattutto se incinta, che sarebbe disposta a qualunque cosa pur di eliminare quegli orribili strati di pelle a “buccia d’arancia”. Oggi parliamo della tanto odiata cellulite in gravidanza.

Cos’è la cellulite

In termini medici viene chiamata pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica e indica una condizione alterata del tessuto sottocutaneo, ricco di cellule adipose. L’equilibrio del sistema venoso e linfatico è modificato, con un rallentamento del flusso sanguigno e una ritenzione di liquidi da parte dei tessuti. Andando oltre le spiegazioni scientifiche, quello che voi vedete è la pelle “bucherellata” e “cicciottella”. 

Cause della cellulite in gravidanza

In generale, le donne sono più soggette alla cellulite rispetto agli uomini. E in gravidanza ancora di più, specialmente nel terzo trimestre. La tempesta ormonale tipica della gestazione favorisce il ristagno di liquidi nel tessuto adiposo. Inoltre, il peso del pancione può ostacolare la circolazione, rallentandola e favorendo gonfiori e pesantezza alle gambe. Ciliegina sulla torta: la vita sedentaria tipica delle ultime settimane di gravidanza non aiuta per niente!

Rimedi contro la cellulite in gravidanza

Andiamo ai consigli contro la cellulite in gravidanza. Prima di tutto, bevete tanta acqua. Sceglietela oligominerale naturale a basso residuo fisso, soprattutto di sodio. La quantità dovrebbe essere 1 litro e mezzo, 2 al giorno. 

A tavola, il consumo di verdure, pesce, carni bianche e cereali integrali contribuisce a prevenire o limitare la formazione della cellulite. Il sale in gravidanza va ridotto per due motivi principali, sia per tenere sotto controllo la pressione sanguigna sia per evitare la ritenzione idrica. 

Ultimo, ma non per importanza, lo stile di vita, che deve essere sano. Non fumate (qualora non abbiate ancora smesso, cosa auspicabile col pancione), fate attività fisica leggera come camminare o nuotare, non assumete posture sbagliate come tenere spesso le gambe accavallate.

Crema anticellulite in gravidanza

L’utilizzo di prodotti anticellulite permette di raggiungere importanti risultati, ma dopo il parto. Vanno usati con costanza a cicli di 1-2 mesi più volte all’anno. In gravidanza occorre prestare attenzione a ciò che si spalma sulla pelle perché i principi attivi contenuti nei cosmetici vengono assorbiti, entrano in circolo nel sangue e, talvolta, arrivano al feto. Attenzione quindi alla scelta della crema anticellulite in gravidanza. È bene parlarne con il ginecologo o il medico estetico.

Trattamenti anticellulite dopo il parto

Pur trattandosi di un unico problema, la cellulite ha manifestazioni diverse in base al grado di evoluzione. Inizialmente, il ristagno di liquidi provocato dalla ritenzione idrica determina soprattutto gonfiore, pesantezza alle gambe e può regredire con trattamenti topici locali. Con il tempo il problema evolve, i tessuti si infiammano e si arriva alla formazione di noduli, che danno alla pelle il caratteristico aspetto a “buccia d’arancia”. In questi casi, sono necessari interventi diversi, come trattamenti ambulatoriali per ripristinare la circolazione e favorire la lipolisi, o di tipo chirurgico. Questi però si possono effettuare dopo il parto.