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A cura della dott.ssa Vania De Santis, Igienista dentale
L’allattamento come sappiamo è l’unico modo per nutrire il nostro bambino fino a 6 mesi. L’allattamento può essere naturale con il latte della mamma oppure artificiale con il latte in formula.
Benefici del latte materno
Il latte materno è un latte che viene prodotto su misura per il bambino. È subito pronto, alla giusta temperatura, si modifica a seconda delle necessità del neonato, promuove il legame tra mamma e figlio. Tra i vari benefici ci sono la riduzione delle gastroenteriti e delle coliche, la trasmissione degli anticorpi della mamma (il bambino è protetto dalle malattie), la riduzione del rischio di sviluppare allergie. L’allattamento al seno inoltre aiuta la mamma a perdere peso accumulato durante la gravidanza, diminuisce il pericolo di tumore al seno ed ovaio e l’incidenza di osteoporosi.
Differenze tra latte materno e artificiale
Nutrienti | Latte materno | Latte artificiale |
Proteine | Le proteine sono più digeribili. Metà servono per la crescita e metà sono anticorpi e di tipo enzimatico come la lattoferrina, proteina da innumerevoli benefici tra cui l’assorbimento di ferro. | Le proteine sono digeribili con più difficoltà per la presenza di caseina |
Grassi | Contenuto elevato, varia a seconda delle fasi della poppata. Contiene DHA e ARA, acidi grassi indispensabili per lo sviluppo del cervello | Sono per lo più di origine vegetale, sono meno digeribili perché manca la lipasi. |
Carboidrati (zuccheri) | Lattosio | In genere viene aggiunto saccarosio che è più cariogeno |
Vitamine A C D E K | Il doppio rispetto artificiale | Minor contenuto |
Sali minerali | Fluoro Fosforo Sodio Cloro Potassio Ferro Zinco Rame Manganese | Possono essere gli stessi ma risultano biodisponibili in maniere inferiore |
Benefici dell’allattamento al seno sullo sviluppo del cavo orale e dei denti
Come igienista dentale promuovo l’allattamento naturale. Il latte maternoè ricco di anticorpi e proteine (come l’immunoglobulina o la lattoferrina) che inibiscono lo sviluppo dei batteri; è composto da minerali come il calcio e il fosforo che, insieme alla caseina, aiutano la naturale remineralizzazione dei denti. Il lattosio presente è meno cariogeno rispetto al saccarosio che viene aggiunto al latte in formula.
L’altro beneficio è in relazione allo sviluppo delle arcate e all’allineamento dentale.
Durante l’allattamento al seno si instaura il corretto sigillo labiale ermetico ed una fisiologica deglutizione del neonato. In particolare, le labbra del bambino circondano il tessuto areolare, la suzione crea il sigillo, portando il capezzolo e l’area areolare a livello della giunzione tra palato duro e palato molle del bambino, la lingua è usata come pompa peristaltica per comprimere sia il capezzolo che l’area areolare contro il palato. Il latte viene spinto dalla stessa azione peristaltica della lingua verso la gola, così da essere ingoiato.
La forma del capezzolo si modifica sia in relazione alla struttura della bocca del neonato sia durante le varie fasi della suzione, comprese le pause. Tale adattabilità del capezzolo incoraggia non solo lo sviluppo mandibolare poiché promuove l’ottimo bilanciamento delle forze esplicate dai muscoli masticatori e della muscolatura periorale, ma anche la corretta conformazione del palato duro, il quale assumendo una forma ad U arrotondata, può accogliere correttamente la futura dentizione, riducendo l’incidenza delle malocclusioni. Una buona forma del palato e la costituzione di un buon sigillo labiale anteriore favoriscono il corretto sviluppo delle vie aeree e della respirazione nasale fisiologica.
Allattamento artificiale
Durante l’allattamento con il biberon, la lingua del bambino si comporta come un pistone, schiacciando la tettarella e mantenendo la sua punta premuta contro il foro, al fine di interrompere il flusso continuo ed abbondante di latte.
Questa attività innaturale della lingua è definita “tongue thrust”, ovvero spinta linguale. Inoltre, le tettarelle artificiali, seppur di forma ideale, sono costituite da materiali più duri del capezzolo e, durante le fasi non attive della nutrizione, spingono in basso la lingua del bimbo. L’azione muscolare richiesta per la suzione dal biberon risulta perciò più potente, facendo rientrare le guance ed esercitando una pressione sfavorevole sulle strutture ossee, sui processi alveolari e di conseguenza sui denti.
Tale forza di compressione laterale potrebbe fare assumere al palato una conformazione a V, con conseguente sviluppo di una contrazione trasversa del palato, di un allungamento in senso sagittale dell’arcata superiore ed infine di una post-rotazione mandibolare. Tali alterazioni si manifesterebbero, a posteriori, dopo l’eruzione della prima dentizione decidua, con l’instaurarsi di un morso crociato posteriore, di un’aumentata distanza tra le arcate dentarie dovuta alla protrusione degli incisivi superiori e di un morso aperto anteriore.
Inoltre, si crea il presupposto per l’eruzione di una dentatura male allineata dovuta al derivante difetto di spazio. Dal punto di vista funzionale, la costituzione di una volta palatina alta e ogivale, in concomitanza di un morso aperto anteriore, riduce gravemente l’efficienza respiratoria perché si riduce lo spazio a disposizione per il passaggio dell’aria, creando i presupposti per l’instaurarsi di una respirazione orale non fisiologica con conseguente aumento della possibilità di broncopatie ed apnee ostruttive notturne.
Baby bottle syndrome
È la sindrome cariosa che colpisce i denti davanti. Si verifica quando nel biberon vengono messe sostanze zuccherate, soprattutto se il bambino ci si addormenta. Anche il latte contiene zucchero (il lattosio) anche se non viene aggiunto. Stessa cosa per succhi di frutta (la frutta contiene fruttosio) o camomilla in granuli. Per quanto riguarda il latte materno non ci sono evidenze scientifiche che sia cariogeno. Per quanto riguarda quello artificiale o vaccino per far addormentare il bambino, andrebbe man mano diluito con acqua fino ad eliminare quest’abitudine.
Al di là del tipo di allattamento che sceglierete, ricordate di pulire i denti dei vostri figli fin da quando spuntano e di far fare la prima visita entro i 2 anni.