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Manca poco e in Italia arriveranno due nuovi vaccini contro il covid, aggiornati ed efficaci anche contro la variante cosiddetta Omicron, quella che attualmente è prevalente nel nostro Paese. In vista dell’autunno, momento in cui ci si aspetta una risalita dei contagi, le autorità sanitarie europea e italiana hanno dato il via libera ufficiale ed è anche arrivata la nota del ministero della Salute con tutte le indicazioni. Tra le categorie di soggetti per i quali questi vaccini sono raccomandati in via prioritaria ci sono anche le donne incinte. Cerchiamo di capire i motivi e parliamo quindi di vaccino covid in gravidanza.
Vaccini in gravidanza
Lo sappiamo: i vaccini in gravidanza sono uno di quei temi “caldi”, a volte controversi e che spesso generano paure e ansie nelle future mamme. Ma come si fa a stare tranquille? Ma non fanno male al mio bambino? Non si può rimandare tutto a dopo il parto? Eccoli alcune delle domande che ciascuna di noi si è posta almeno una volta, vero?
Nel corso della storia i vaccini hanno veramente rivoluzionato la medicina ed è grazie a queste innovazioni che alcune malattie sono state completamente sconfitte oppure sono diventate praticamente innocue. Non esistono vaccini obbligatori in gravidanza, ma alcuni sono fortemente raccomandati perché proteggono la mamma e il bambino.
I vaccini in gravidanza consigliati sono quello contro la pertosse (per trasmettere gli anticorpi al feto attraverso la placenta) e quello contro l’influenza (per evitare le complicanze). E da quando è scoppiata la pandemia da coronavirus lo è anche quello contro questo virus.
Quali sono i nuovi vaccini contro il covid?
L’Agenzia europea (EMA) e quella italiana (AIFA) del farmaco hanno approvato due vaccini bivalenti che si sono dimostrati efficaci contro il coronavirus. Li hanno prodotti Pfizer e Moderna. Sì, sono le due case farmaceutiche che hanno commercializzato anche i vaccini precedenti, quelli somministrati durante le campagne vaccinali dei mesi scorsi. Anche in questo caso, il meccanismo di azione è lo stesso: si tratta infatti di vaccini a m-RNA.
Cosa sono i vaccini bivalenti contro il covid?
A differenza di quelli utilizzati finora, i vaccini che stanno per arrivare sono bivalenti. Questo significa che tutelano sia dal ceppo originario del covid che dalla variante Omicron, quella che nell’ultimo periodo è diventata predominante, anche perché è estremamente contagiosa. Nello specifico, i vaccini proteggeranno da Omicron BA.1. Rispetto ai precedenti quindi sono aggiornati.
Chi deve fare il nuovo vaccino anti covid
In questo momento il vaccino contro il covid non è obbligatorio per nessuna categoria di persone. Ricordate com’era prima? Per esempio, per poter lavorare, erano costretti a farlo gli operatori sanitari, gli insegnanti, le forze dell’ordine. Oggi questo obbligo non c’è: la vaccinazione è solo raccomandata.
In particolare, come si legge nella circolare del ministero, i nuovi vaccini bivalenti sono raccomandati in maniera prioritaria a:
- “coloro che sono ancora in attesa di ricevere la seconda dose di richiamo, in base alle raccomandazioni e alle tempistiche previste per la stessa, includendo anche operatori sanitari, operatori e ospiti della strutture residenziali per anziani e donne in gravidanza”.
- “A tutti i soggetti di età uguale o superiore a 12 anni ancora in attesa di ricevere la prima dose di richiamo, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il completamento del ciclo primario, con le tempistiche previste per la stessa”.
In altre parole: nel primo caso dovrebbe farlo chi è in attesa di fare la quarta dose (è la seconda di richiamo), cioè over 60 e fragili, a cui si aggiungono le categorie che abbiamo citato (donne incinte incluse). Nel secondo caso, invece, ci si riferisce a chi ha più di 12 anni, ma ancora non ha fatto la terza dose di vaccino (ovvero la prima dose di richiamo dopo le prime due).
In generale, come sempre, il vaccino viene caldamente consigliato a chi potrebbe avere complicanze anche gravi se si ammala di covid.
Quando si può fare il vaccino aggiornato?
Il nuovo vaccino anti covid si può fare dopo almeno tre mesi dall’ultima somministrazione.
Vaccino covid in gravidanza
Partiamo da una premessa: il covid in gravidanza potrebbe non essere una passeggiata. Per questo motivo alle donne incinte viene suggerito di vaccinarsi. Durante la dolce attesa, il sistema immunitario è più debole e “attaccabile” da agenti esterni. Potrebbe essere un banale raffreddore, ma anche no.
Dal punto di vista della composizione, i vaccini in arrivo non sono diversi da quelli usati finora in gravidanza. Secondo il ministero della Salute:
“Un ampio numero di dati relativi a donne in gravidanza vaccinate durante il secondo e terzo trimestre di gestazione con il vaccino inizialmente autorizzato non ha mostrato effetti negativi né sulla gravidanza né sul neonato”.
Di conseguenza, il vaccino covid in gravidanza sarebbe sicuro.
Vaccino covid e primo trimestre di gravidanza
Il primo trimestre di gravidanza è quello che generalmente viene considerato più delicato per una serie di motivi. Alcuni ginecologi consigliano di aspettare i successivi per vaccinarsi, ma in realtà le notizie riportate dal ministero sono incoraggianti:
“Anche se i dati relativi agli effetti sulla gravidanza o sul neonato dopo la vaccinazione durante il primo trimestre di gestazione sono limitati, non è stato osservato nessun cambiamento del rischio di aborto spontaneo”.
Ad ogni modo, secondo noi è sempre opportuno chiedere un parere al proprio ginecologo che è colui che conosce al meglio la nostra storia clinica e l’andamento della gestazione.
Vaccino covid in allattamento
Per quanto riguarda l’allattamento, il ministero della Salute fa ancora una volta specifico riferimento ai vaccini che sono stati impiegati prima di quelli nuovi (perché fondamentalmente uguali), sottolineando:
“I dati relativi a donne in allattamento dopo la somministrazione del vaccino inizialmente autorizzato non hanno mostrato alcun rischio di effetti avversi nei neonati/lattanti”.
Fonti
Circolare n. 7 del 7 settembre 2022 del ministero della Salute
Approvazione dose booster Aifa del 5 settembre 2022
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.