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Allattamento a richiesta
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L’allattamento al seno è una delle esperienze più intime e gratificanti che una madre possa vivere con il proprio bambino: rappresenta infatti nutrimento, accudimento, protezione, legame, calore.

Tra le varie modalità, l’allattamento al seno a richiesta è il più consigliato dai pediatri e dai consulenti per i suoi numerosi benefici. Ma cosa significa davvero allattare a richiesta? E come si può gestire questa pratica nel migliore dei modi?

Andiamo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sull’allattamento a richiesta, con consigli pratici per rendere questa esperienza più serena possibile.

Come funziona l’allattamento al seno a richiesta

Allattare al seno a richiesta significa, sostanzialmente, nutrire il proprio neonato ogni volta che manifesta segnali di fame, senza seguire orari prestabiliti.

Sicuramente le neomamme alle prime armi si staranno chiedendo come riconoscere questi segnali; ricordatevi che il neonato è assolutamente competente nel capire quando ha fame e nel mostrarlo a chi se ne prende cura.  

Osservando il vostro bimbo potreste notare alcuni movimenti e suoni che via via diventeranno per voi sempre più familiari, come:

  • il piccolo inizia a muovere le braccia e a girare la testa da un lato e dall’altro;
  • apre e chiude la bocca emettendo una sorta di “schiocco” con la lingua;
  • avvicina le manine al viso, mettendole in bocca e succhiando il dorso;
  • comincia a piangere in modo sempre più intenso, muovendo la testa e gli arti.

Per una poppata tranquilla sarebbe opportuno evitare di arrivare a quest’ultimo segnale, ovvero il pianto: infatti, un neonato che piange per fame sarà poi più irrequieto una volta che viene attaccato al seno e questo potrebbe rendere la poppata meno piacevole per entrambi.

Benefici dell’allattamento a richiesta

L’allattamento al seno presenta molti aspetti positivi per la mamma e per il bimbo: dalla creazione del legame (bonding) al fatto che è un nutrimento completo, il latte materno offre innumerevoli vantaggi e l’allattamento a richiesta è infatti una pratica altamente raccomandata dall’OMS.

Benefici per il bambino

Fra i tantissimi vantaggi che l’allattamento al seno a richiesta apporta al neonato, ricordiamo:

  • nutrizione ottimale: il latte materno è un alimento completo per il neonato. Offre infatti tutti i nutrienti essenziali per la sua crescita e per i primi sei mesi di vita è assolutamente sufficiente a garantirgli tutto ciò di cui ha bisogno, acqua compresa.
  • Sviluppo emotivo: l’allattamento a richiesta, come abbiamo accennato, favorisce lo sviluppo del legame affettivo sicuro tra madre e bambino, contribuendo allo sviluppo emotivo del piccolo.
  • Regolazione dell’appetito: permettendo al bambino di decidere quando e quanto mangiare, pratica nella quale è assolutamente autonomo fin dalla nascita, si favorisce una corretta regolazione dell’appetito, riducendo il rischio di obesità infantile.

Benefici per la mamma

Dal punto di vista materno, l’allattamento a richiesta:

  • incentiva la produzione del latte: allattare il neonato ogni volta che lo richiede non solo stimola correttamente la mammella, ma aiuta il seno a calibrare l’offerta in base alla richiesta del bimbo. Un perfetto meccanismo che si auto innesca semplicemente rispondendo al bisogno del vostro piccolo!
  • Favorisce il recupero post-parto: la produzione di ossitocina che accompagna la pratica dell’allattamento al seno provoca le contrazioni necessarie affinché l’utero torni alle sue normali dimensioni, riducendo anche il rischio di emorragie post-parto.
  • Aiuta la creazione del legame madre-figlio, rilasciando ormoni che aumentano il senso di benessere della mamma e, di conseguenza, del bimbo.
  • Riduce il rischio di sviluppare neoplasie alla mammella e altre patologie.

Quando si regolarizza l’allattamento a richiesta?

Questa è una domanda frequente fra le neomamme che praticano l’allattamento a richiesta, che soprattutto durante le prime settimane di vita del neonato può risultare davvero faticoso.

In linea di massima un bambino allattato al seno a richiesta inizierà a cercare la mammella in modo più regolare e prevedibile verso i tre mesi di vita, ma tenete presente che ogni bimbo è a sé e che allattamento a richiesta significa soddisfare la sua esigenza di poppare ogni volta che lo desidera, anche se non è per fame.

Man mano che il neonato cresce, infatti, il suo bisogno di attaccarsi sarà dettato anche da altre esigenze e non solo dal desiderio di nutrirsi: voglia di coccole, rassicurazione, qualche piccolo fastidio e così via. Anche con l’introduzione dei primi cibi solidi, inoltre, l’allattamento a richiesta può tranquillamente essere portato avanti da mamma e figlio finché lo desiderano.

Consigli pratici per l’allattamento a richiesta

Una mamma che allatta a richiesta ha bisogno di tutto l’aiuto e il supporto possibile, in particolare nelle prime fasi di questa dolcissima quanto delicata pratica di cura del neonato.

Ecco una panoramica su quanto c’è da tenere in considerazione affinché l’allattamento a richiesta abbia successo e renda l’esperienza di accudimento gratificante e serena per mamma e bimbo.

Gestione del tempo

Cercate di entrare nell’ordine di idee secondo il quale, una volta venuto al mondo, è il vostro bambino a scandire il tempo durante le giornate e non più voi, specie nei primi mesi. Dunque, siate flessibili e concentratevi nell’ascolto dei suoi bisogni, assecondandone le richieste senza per forza seguire un orario rigido.

L’organizzazione è sicuramente una carta vincente: con l’aiuto del partner o di familiari e amici, cercate di “pianificare” i vostri pasti e le vostre attività in modo da poter rispondere prontamente alle necessità del piccolo senza, per questo, trascurare le vostre.

Creare un ambiente confortevole

Il luogo dove accudire il bambino deve essere il più confortevole possibile, per lui e anche per la mamma; il consiglio è quello di “testare” le varie zone della casa per scovare quell’angolo in cui vi trovate meglio ad allattare, usando magari sedie e cuscini come comodo supporto.

Una volta trovato lo spazio che più vi piace, ricordate di tenere a portata di mano una sorta di “kit”: un libro, uno spuntino, dell’acqua, un dispositivo per ascoltare musica, insomma tutto quello che può servire a rendere il momento della poppata rilassante per tutti e due.

L’importanza del supporto fisico ed emotivo

Per una buona riuscita dell’allattamento al seno a richiesta dovreste inoltre:

  • coinvolgere il partner: affidare al padre del bambino il ruolo fondamentale di aiuto per la mamma che allatta a richiesta è una carta vincente, sia per far risparmiare alla madre energie preziose, sia per gratificare il papà e renderlo partecipe nell’accudimento del piccolo.
  • Chiedere aiuto: non esitate a rivolgervi a consulenti esperti in allattamento o a gruppi di supporto. Condividere esperienze con altre mamme può infatti essere molto rassicurante e i professionistisanitari nell’ambito dell’allattamento sono oggi sempre più formati e competenti nell’offrirvi tutto l’aiuto possibile e nel dissipare i vostri dubbi.

Si può fare allattamento artificiale a richiesta?

Fino a qualche tempo fa la somministrazione di latte artificiale era particolarmente rigida sia sui tempi che sulle quantità. Gli esperti raccomandavano che tra una poppata e l’altra dovevano passare 2 ore e mezza, meglio 3, per far sì che il latte fosse perfettamente digerito prima di assumerne ancora. Oggi invece le cose sono un po’ diverse e decisamente più flessibili. In altre parole, nei bambini sani l’allattamento artificiale a richiesta si può fare.

Il senso di sazietà esiste sin dalla nascita e non c’è pericolo che un bimbo mangi troppo. Ogni bambino è in grado di autoregolarsi e di stabilire quando e quanto mangiare, anche se viene alimentato con il latte formulato. L’unica accortezza riguarda i primi giorni di vita: durante la prima settimana occorre aumentare la dose di latte in modo graduale così da far abituare il piccolo stomaco. Inoltre, in caso di allattamento artificiale a richiesta è necessario controllare regolarmente il peso. In ogni caso, il pediatra vi supporterà in ogni momento.

Fonti

  • Istituto Superiore di Sanità
  • Ministero della Salute

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.