Contents
- Caldo in gravidanza: il primo trimestre
- Caldo in gravidanza: il secondo trimestre
- Caldo in gravidanza: il terzo trimestre
- Caldo in gravidanza: come vestirsi
- Caldo in gravidanza: l’idratazione
- Caldo in gravidanza: cosa mangiare
- Caldo il gravidanza: consigli per la spiaggia
- Caldo in gravidanza: come dormire
Oggi è il primo giorno d’estate e le temperature che si registrano in tutta Italia in questi giorni lo confermano. Il caldo in gravidanza può essere ancora più fastidioso del solito. Ma ci siamo noi a darvi i consigli giusti per cercare di gestirlo e sopportarlo meglio. E allora… tuffiamoci (è il caso di dirlo) nel nostro articolo.
Caldo in gravidanza: il primo trimestre
A seconda dell’epoca gestazionale in cui ci si trova, le alte temperature potrebbero comportare disagi di tipo diverso. Nel primo trimestre di gravidanza, ad esempio, potrebbe giocare brutti scherzi alla pressione, che potrebbe improvvisamente andare giù. Ronzii alle orecchie, vista sfocata, malessere, fino a veri e propri svenimenti sono i sintomi. Non uscite da casa se vi sentite troppo deboli, se avete nausea o se vomitate tanto.
Se siete proprio costrette a farlo, perché magari lavorate, usate la macchina con l’aria condizionata, piuttosto che i mezzi pubblici, in genere molto affollati. In alternativa, potete chiedere a qualcuno di accompagnarvi. Tenete delle caramella in borsa (tipo le gelatine di frutta) nel caso in cui vi sentiate svenire.
Non prendete integratori di testa vostra, anche se semplicemente a base di potassio o magnesio. Ci vuole sempre il parere del ginecologo. Fategli presente però se non vi sentite bene.
Caldo in gravidanza: il secondo trimestre
Solitamente il caldo dà un po’ meno noia nella parte intermedia della gravidanza. Il secondo trimestre è quello in cui – a parte qualche eccezione – ci si sente fisicamente meglio. Ma anche in questo caso cercate di non strafare: niente passeggiata alle 3 del pomeriggio o tour de force di tintarella in spiaggia senza pausa. Colpi di calore e disidratazione non vanno presi sottogamba perché possono avere ripercussioni sul bambino. Cercate sempre di stare in posti ventilati e per quanto possibile freschi.
Occhio agli sbalzi di temperatura: se usate l’aria condizionata in casa o in ufficio (che non è vietata, ma va impiegata in modo corretto), evitate che in una stanza ci siano 20 gradi e in un’altra 40. La differenza con l’esterno deve essere al massimo di 5 gradi. Cercate piuttosto di eliminare l’umidità, che rende la sensazione di caldo più soffocante. Il ventilatore non dà particolari problemi. Non tenetelo fisso su di voi, ma fatelo girare.
Caldo in gravidanza: il terzo trimestre
Terzo trimestre, quello più difficile sul fronte del caldo in gravidanza. Il pancione da portare in giro è pesante e probabilmente sudate anche senza far nulla. E c’è il problema delle gambe pesanti e talvolta anche dei piedi gonfi, tipo “salsicciotto”, situazioni peggiorate dal clima torrido. Quando siete sdraiate mettete un cuscino sotto le estremità, cosa che faciliterà il ritorno del sangue verso il cuore. Un altro consiglio è quello di fare un pediluvio fresco la sera.
Se ne avete la possibilità, allontanatevi dalla città che, col caldo, può diventare un vero inferno. Mare, campagna, lago o montagna poco importa: di certo, lontano da cemento e smog la temperatura sarà meno rovente. Se non potete muovervi, cercate di non uscire e di non fare esercizio fisico all’aperto nelle ore centrali della giornata: rimandate tutto al primo mattino o al tardo pomeriggio.
Caldo in gravidanza: come vestirsi
Capitolo abbigliamento. Scegliete capi leggeri e con tessuti naturali: le fibre sintetiche non fanno traspirare la pelle (vale anche per la biancheria intima) e, oltre a causare eventuali odori sgradevoli, possono provocare infiammazioni. Quindi, via libera a lino e cotone. Attenzione poi agli anelli, fede inclusa: con l’arrivo del caldo potreste avere difficoltà a sfilarli dalle dita. Toglieteli alle prime avvisaglie.
Per quanto riguarda le scarpe la comodità è la prima regola. Ovviamente è un fattore molto soggettivo. C’è chi sta benissimo con le infradito basse, chi preferisce le sneakers e chi non rinuncia ai sandali con un po’ di tacco. Scegliete ciò che vi fa sentire più a vostro agio, compatibilmente con le alte temperature. Ricordate però: sia le scarpe troppo basse o eccessivamente alte possono far venire o peggiorare il mal di schiena.
Caldo in gravidanza: l’idratazione
In qualunque settimana di gravidanza voi siate, bevete tanto, ma proprio tanto, almeno due litri al giorno. Acqua soprattutto (minerale, non gassata e a temperatura ambiente), ma anche tè deteinato (fatelo in casa invece di comprare quelli del supermercato: sono pieni di zucchero o di dolcificante ed entrambi in gravidanza non vanno bene), spremute o succhi (anche questi home made). Non lasciatevi tentare dalle bevande gassate: fanno gola, lo sappiamo, ma non tolgono la sete e sono zuccheratissime. Riservatevi di berne un bicchiere una volta ogni tanto.
Caldo in gravidanza: cosa mangiare
Particolare attenzione va prestata all’alimentazione in gravidanza nel periodo estivo. Col caldo può essere più alto il pericolo di beccarsi qualche intossicazione alimentare con febbre, vomito e diarrea: col pancione, non è proprio il massimo (e anche senza, ad essere sinceri!). Acquistate prodotti freschi e conservateli in frigorifero il prima possibile: carne e pesce ci mettono un attimo ad avariarsi.
Mangiate quello che vi va, ma senza appesantirvi. No a cibi fritti o con condimenti pesanti, dolci a base di creme o cibo da fast food. Sì a frutta e verdura, gelati leggeri, pesce e carne (magra è meglio), pane, pasta. Se non avete molto appetito, scegliete piatti stuzzicanti, magari un’insalata di riso o un tabulè con le verdure grigliate. Non fatevi mancare nessun nutriente: col caldo, il corpo già affaticato dalla gravidanza ha bisogno di energia in più. Ecco perché è consigliabile fare pasti piccoli e frequenti.
Caldo il gravidanza: consigli per la spiaggia
Andare al mare in gravidanza non è vietato. Al contrario è l’occasione per sfoggiare il vostro bel pancione e un bel costume nuovo, respirare un po’ di aria salutare e rilassarsi. Non siete malate, siete solo incinte! Però occorre seguire qualche buona regola per evitare che un giorno di relax si trasformi in un “incubo”.
Primo consiglio: evitate di andare in spiaggia nelle ore centrali della giornata. Sono sempre preferibili il primo mattino e il tardo pomeriggio, esattamente come farete con il vostro piccolo. Se invece trascorrete tutta la giornata al mare, l’ombrellone è il vostro migliore amico per evitare scottature, macchie della pelle (frequentissime in gravidanza) o colpi di calore.
Cercate di bere molto, di rinfrescare le gambe camminando in acqua, immergendovi fino alla vita, o con un asciugamano umido, e di mangiare in modo leggero. Coprite la testa con un cappello e scegliete solari con altissimo fattore di protezione. E buon divertimento!
Caldo in gravidanza: come dormire
Bella storia dormire sonni sereni in estate. E col pancione poi non ne parliamo! Tra il caldo, le zanzare, l’ingombro della pancia può essere veramente complicato cadere tra le braccia di Morfeo. Prima di tutto dobbiamo cercare di rendere fresco l’ambiente in cui dormiamo. Il condizionatore però non deve stare acceso tutta la notte. Rinfrescate la stanza e poi piuttosto usate un deumidificatore. Via libera al ventilatore, ma non direttamente sul corpo.
Se invece il problema è una vera e propria insonnia, cercate di non dormire eccessivamente di giorno, di non assumere sostanze eccitanti prima di coricarvi (tè, caffè, cioccolata), di fare qualcosa di rilassante, come una passeggiata, per cercare di favorire il sonno. Se volete provare qualche sostanza che faciliti l’addormentamento e migliori la qualità del riposo, chiedete consiglio al ginecologo. Fatelo anche se si tratta di una semplicissima tisana: non tutte le sostanze, anche vegetali, sono consigliate in gravidanza.
Per saperne di più vi consigliamo la lettura di Estate in gravidanza dalla A alla Z.
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.