L’Aquila, il Ciabattino, il Ponte, la Locusta, il Guerriero, la Candela, sebbene pittoresche, non sono le nuove figure del Mercante in Fiera: si tratta di alcune delle posizioni dello yoga, le cosiddette asana, adatte alle donne che hanno partorito da poco. Da tempo, infatti, è riconosciuto che praticare lo yoga post parto sia una delle attività ideali per tornare in forma con la mente e con il corpo.
Le neo mamme si trovano a dover affrontare una serie di cambiamenti totalizzanti in cui anche l’enorme quantità di emozioni da rielaborare, non tutte positive, non aiuta a ritrovare l’equilibrio scombussolato dopo la nascita del bebè. Lo yoga post parto, quindi, incentra le attività proiettate al benessere totale senza forzature di sorta.
Già a partire dalle 6-8 settimane dopo il parto, in particolare se non è stato un cesareo, la neo mamma può scegliere diversi esercizi che aiutano a ritrovare il centro di se stessa. Non è una pratica impossibile per noi occidentali e risponde ad una reale necessità della donna che si ritrova in una condizione fisica di assestamento graduale e dei relativi dolori dovuti alla maternità: mal di schiena, rigidità alle gambe e al bacino, spalle contratte.
Nei primi mesi di vita, infatti, il neonato trascorre molte ore in braccio alla mamma (non solo per l’allattamento); lo yoga post parto, ben lontano da stressare il corpo con posizioni troppo estreme o difficili, diventa il perfetto alleato per cercare e mantenere un nuovo equilibrio fisico e psicologico.
Un esempio dell’importanza di praticare da subito tale disciplina riguarda la prevenzione e l’aiuto concreto nei periodi stressanti che spesso possono portare alla depressione post partum. La pratica aiuta la neo mamma a concentrarsi. Inoltre seguire dei corsi fuori casa permette, in particolare a chi è diventata mamma per la prima volta, ad evitare l’isolamento e a trovare il contatto con altre persone, donne che hanno vissuto o stanno vivendo situazioni analoghe, interessate quindi a condividere il grande carico emotivo di cui si viene investite diventando madri. I tipici sensi di colpa vengono rielaborati in chiave positiva attraverso la possibilità di mettere al centro la propria persona, in modo naturale e benefico.
Gli esercizi fattibili, cioè tutte le posizioni che non vanno ad interferire con i muscoli addominali, possono essere eseguiti giornalmente anche soltanto per 20-30 minuti. Di certo il pavimento pelvico beneficerà della pratica, rafforzandosi (diamogli comunque una mano di aiuto con il collagene migliore, un alleato per tutti i tessuti del nostro corpo).
In generale, lo yoga dopo aver partorito riduce e allevia le tensioni specie alla schiena e alle spalle; migliora la tonicità e quindi l’aspetto fisico; corregge la postura e rafforza braccia, gambe e schiena. Memoria e concentrazione sono al centro della pratica e anche l’energia diventa parte fondamentale delle asana. Il corpo, inoltre, rimane elastico mentre, a livello psicologico, lo yoga post parto offre un grande aiuto contro lo stress, la depressione (sempre legata al parto), l’ansia, i dolori a livello lombare e i mal di testa (come le cefalee).
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