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mozzarella in gravidanza
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La mozzarella è un cibo molto amato ed è un ingrediente che fa parte di tanti piatti della tradizione culinaria italiana. C’è chi la ama semplicemente così com’è, al naturale, magari accompagnata da pomodoro, basilico e un filo d’olio, chi la preferisce come base per una pizza fragrante e anche chi si spinge verso qualcosa di più, come una frittura croccante. Quando si aspetta un bimbo però spesso sorgono dubbi su cosa mangiare e forse ci si chiede pure se si può mangiare la mozzarella in gravidanza.

Questo articolo vi aiuterà a trovare risposte a tutte le vostre domande in modo chiaro e dettagliato. Quale tipo di mozzarella scegliere? Quante volte alla settimana e in quale quantità è opportuno consumarla? Che tipo? Inoltre, analizzeremo i formaggi da evitare e parleremo di temi importanti come la toxoplasmosi e la listeriosi, fornendo tutte le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli.

I formaggi in gravidanza fanno bene?

Partiamo da questa premessa. Se consumati con moderazione, i formaggi possono far parte di una dieta sana ed equilibrata, a meno che non ci siano condizioni specifiche. Ad esempio, se si ha la tendenza ad avere il colesterolo alto, vanno seguite scrupolosamente le indicazioni del medico che potrebbe anche vietarli.

In linea generale i formaggi hanno una serie di qualità non indifferenti, che possono rivelarsi molto utili anche in gravidanza:

  • Fonte di proteine di alta qualità: contengono proteine complete, essenziali per la costruzione e il mantenimento di muscoli, tessuti e organi.
  • Ricchi di calcio e minerali: i formaggi sono una delle migliori fonti di calcio, fondamentale per la salute delle ossa e dei denti anche del feto. Forniscono fosforo, magnesio e zinco.
  • Vitamine essenziali: sono quelle del gruppo B (in particolare B12) e vitamina A, utili per il sistema nervoso, la salute della pelle e la vista.
  • Benefici per le ossa: la combinazione di calcio, vitamina D e fosforo favorisce la prevenzione dell’osteoporosi.
  • Energia rapida e saziante: grazie al contenuto di grassi e proteine, i formaggi sono un’ottima fonte di energia e aiutano a sentirsi sazi a lungo.
  • Supporto al sistema nervoso: la vitamina B12 e i grassi sani che si trovano in molti formaggi contribuiscono al corretto funzionamento del sistema nervoso.
  • Probiotici per la salute intestinale: alcuni formaggi, come il gorgonzola o altri fermentati, posseggono probiotici che supportano la salute del microbiota intestinale.
  • Sostegno al sistema immunitario: minerali come zinco e selenio, insieme ai probiotici, aiutano a rafforzare le difese immunitarie.

Tuttavia, alcuni formaggi possono comportare dei rischi se non vengono consumati correttamente, soprattutto quelli a base di latte crudo, che possono contenere batteri patogeni come la Listeria monocytogenes o il Campylobacter. Questi batteri possono causare infezioni gravi, sia per la mamma che per il feto. Pertanto, è essenziale prestare massima attenzione a ciò che si acquista.

Si può mangiare la mozzarella in gravidanza?

Leggera e rinfrescante, la mozzarella è uno dei derivati del latte più apprezzati durante la gravidanza, ma la sicurezza dipende dalla tipologia e dalla lavorazione. La mozzarella fresca, a patto che sia prodotta con latte pastorizzato, è generalmente considerata innocua. La pastorizzazione è un processo che elimina i batteri patogeni, riducendo significativamente la possibilità di infezioni.

Quale mozzarella scegliere?

Quando si è incinta, è consigliabile acquistare prodotti caseari che siano stati sottoposti a pastorizzazione. La mozzarella di bufala e quella fior di latte pastorizzata sono entrambe ottime opzioni. È fondamentale evitare mozzarella con latte crudo, poiché potrebbe contenere batteri dannosi per il nascituro.

Anche i formaggi confezionati, come la mozzarella in busta, di solito sono pastorizzati, ma è sempre bene controllare la confezione per avere certezza del processo di produzione.

Mozzarella di bufala in gravidanza: è sicura?

La mozzarella di bufala è una varietà sempre più popolare grazie al suo sapore ricco e alla consistenza molto morbida. È prodotta con latte di bufala, che le conferisce un profilo nutrizionale leggermente diverso rispetto a quella di latte vaccino, contenendo generalmente più grassi e proteine.

Quando si parla di mozzarella di bufala in gravidanza è importante sottolineare che, come per la mozzarella tradizionale, la sicurezza dipende dal processo di produzione. Se pastorizzata, è adatta al consumo in gravidanza, mentre se ha latte crudo va decisamente evitata per scongiurare qualsiasi insidia. Pertanto, quando si compra mozzarella di bufala, è fondamentale verificare l’etichetta.

Mozzarella cotta in gravidanza

La mozzarella cotta, ad esempio nelle pizze o nelle portate al forno, è un’altra opzione “inoffensiva” per le gestanti. Quando la mozzarella viene cucinata, i rischi legati alla presenza di batteri patogeni nel formaggio crudo, come la Listeria monocytogenes, vengono drasticamente ridotti. Il calore del processo di cottura uccide qualsiasi microrganismo potenzialmente pericoloso, rendendo la mozzarella cotta una scelta completamente sana per le future mamme. L’unica accortezza è sempre quella di assicurarsi che il latte sia pastorizzato.

La mozzarella cotta può essere una buona fonte di calcio e proteine e, grazie al suo sapore inconfondibile, è una buonissima aggiunta in una molteplicità di pietanze. La cottura, però, riduce leggermente il contenuto di alcune vitamine termolabili, anche se non intacca in modo significativo il valore nutrizionale complessivo.

Quante volte alla settimana si può mangiare mozzarella in gravidanza?

A meno che non ci siano controindicazioni, la mozzarella può essere inclusa nella dieta settimanale in modo equilibrato. Non esistono criteri precisi su quante volte mangiarla, ma una buona regola è consumarla non più di un paio di volte alla settimana, come parte di un’alimentazione variata che includa anche altre fonti di calcio e proteine. La mozzarella ha un elevato contenuto di grassi e calorie, quindi un consumo eccessivo potrebbe contribuire all’aumento di peso.

In quale quantità?

La mozzarella è un alimento nutriente, ma come tutti i cibi, va consumata senza esagerare. Una porzione standard di mozzarella per una persona adulta è di circa 100 grammi. Durante la gravidanza, una o due porzioni a settimana sono sufficienti per garantire l’apporto di calcio senza eccedere in grassi saturi.

Quali sono i formaggi vietati in gravidanza e perché

In gravidanza, alcuni formaggi devono essere evitati a causa del rischio di contaminazione batterica. I formaggi a base di latte crudo, come il camembert, il brie, il gorgonzola e il roquefort, sono sconsigliati. Possono infatti contenere Listeria monocytogenes, un batterio che può provocare infezioni gravi come la listeriosi che a sua volta può causare aborto spontaneo, parto prematuro o infezioni neonatali. Il ministero della Salute raccomanda quindi di non consumarli.

I formaggi molto stagionati, come il pecorino o il parmigiano, sono più sicuri, poiché la stagionatura aiuta a ridurre la presenza di agenti patogeni. Ad ogni modo, è sempre meglio optare per formaggi pastorizzati.

Mozzarella in gravidanza e toxoplasmosi

Un’altra preoccupazione riguarda la toxoplasmosi, una malattia infettiva causata dal parassita Toxoplasma gondii. Questa infezione è potenzialmente pericolosa per il feto e può essere trasmessa attraverso il consumo di carne cruda o poco cotta, salumi crudi, feci di gatti infetti. I formaggi quindi non rientrano nell’elenco dei cibi che possono trasmettere l’infezione.

Fonti:

  • Ministero della Salute
  • European Food Safety Authority (EFSA)
  • Organizzazione Mondiale della Sanità

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.