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La lallazione è un’importante fase dello sviluppo del bambino: questa inizia intorno ai 6 mesi, durante i quali il bambino sperimenta l’emissione di suoni articolati senza tuttavia produrre alcuna parola riconoscibile. La lallazione rappresenta quindi una forma di allenamento ad ascoltare la propria voce ed una modalità di interazione con i genitori; il significato della lallazione può essere in qualche modo “compreso” dai genitori ascoltando i suoni ripetitivi e cantilenanti che vengono emessi dal bambino: imparando a distinguerli, sarà facile indovinare quando il piccolo è irritato per qualche motivo o quando è sereno oppure divertito.
Quando un bambino inizia a lallare?
La lallazione in genere si manifesta intorno al 4° mese di vita e si completa verso i 12 mesi di vita del bambino. Vediamo quali sono le tappe della lallazione.
Lallazione canonica
Tra i 4 e i 6 mesi è preceduta dalla fase di vocalizzazione in cui il bambino emette solo vocali, più spesso la A e la E.
Fino agli 8 mesi di vita il bimbo assocerà una vocale sempre con la stessa consonante, emettendo suoni come “mamama”, “papapa”, “dadada”.
Lallazione variata
Tra gli 8 e gli 11 mesi, il bambino incomincerà ad associare anche vocali e consonanti diverse.
Verso i 12 mesi la lallazione si completa e, di norma, il bambino incomincia a dire le prime parole in senso intenzionale. Vi è tuttavia grande variabilità sui tempi in cui il bambino pronuncia le prime parole, in genere “mamma” e “papà” e la fase della lallazione può perdurare fino ai 18 mesi, senza che via sia alcun motivo di preoccupazione.
A cosa serve la lallazione?
La lallazione è una fase fondamentale per il bambino: gli serve per imparare a utilizzare la voce e ad esprimersi. La lallazione, quando compare, è un segno di un buon sviluppo del linguaggio.
È interessante sapere che esistono differenze nella lallazione tra bambini di madrelingua diversa, in relazione all’intonazione, alle caratteristiche e alle consonanti e vocali più spesso utilizzate dai genitori.
Si può stimolare?
Per facilitare la lallazione è importante che in momenti in cui il bambino è tranquillo e sta pronunciando compiaciuto le sue prime sillabe, il genitore partecipi a questo gioco, ripetendo a sua volta gli stessi semplici suoni e stimolando così questa sorta di allenamento alla fonazione. È importante che venga mantenuto un costante contatto visivo, affinché il bimbo possa vedere il movimento della bocca della mamma o del papà.
Quando preoccuparsi se un bambino non lalla?
La lallazione è un buon segno dello sviluppo linguistico del bambino; ritardi nello sviluppo e problemi di udito possono interferire con la capacità di un bambino di lallare normalmente: può talvolta verificarsi un ritardo nella lallazione. Ad ogni modo sarà il pediatra a valutare l’opportunità di un approfondimento diagnostico.
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.