Al corso preparto ve lo avranno di certo detto: tutto quello che mangiate o bevete passa al vostro bambino nel momento in cui lo allattate. La stessa cosa che avveniva con il cordone ombelicale e il liquido amniotico in gravidanza, ricordate? E’ necessario dunque attrezzarsi con una dieta in allattamento che sia pressoché perfetta, anche se ovviamente i gusti sono molto soggettivi, e che non faccia mancare nulla al piccolino.
Prima cosa: la vostra alimentazione deve essere sana e varia, a base di cibi freschi e naturali, meglio ancora se biologici, prodotti senza pesticidi, diserbanti o concimi chimici. E’ l’ideale per voi, per evitare carenze nutrizionali, ma anche per la qualità del vostro latte e la salute di vostro figlio.
Neanche questo è il periodo giusto per mettersi a dieta. Siete contente, eh? Anzi, il vostro fabbisogno calorico aumenta ancor più che in gravidanza, in relazione alle necessità e alla crescita del neonato: più diventa grande maggiori sono le sue esigenze e, di conseguenza, anche quelle vostre.
La dieta in allattamento deve prevedere grassi di alta qualità, come l’olio extravergine d’oliva o quello che deriva da semi oleosi (lino, sesamo e girasole). Questa regola andrebbe seguita sempre.
Sono indispensabili gli oligoelementi e le vitamine che si trovano nei legumi ben cotti, nei cereali integrali (riso, avena e miglio), nel germe di grano (ricco di vitamine B ed E), nella frutta e nella verdura fresche e di stagione (ad esempio, le carote, piene di vitamina A), nella frutta secca.
Cercate di evitare il più possibile le bevande eccitanti (come il caffè e il tè), i prodotti con conservanti e coloranti, gli alcolici. Se dovete prendere qualche farmaco consultate il medico e ovviamente non azzardatevi a fumare.
Probabilmente, amiche, nonne e zie saranno pronte a sommergervi coi loro “preziosi” consigli e soprattutto con la lista dei cibi assolutamente “off limits” mentre allattate. In realtà, esistono degli alimenti che vanno provati per vedere la reazione del bimbo: aglio, carciofi, cipolla, cavolo, asparagi sono alcuni di questi. Fate un test: se dopo averli mangiati il bambino rifiuta la poppata o ha una colica dopo aver succhiato, forse è il caso di rinunciare per un paio di giorni, per poi tentare di nuovo per vedere se era davvero colpa loro.