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I buchi alle orecchie a neonate e bambine non conoscono mezze misure: o piacciono moltissimo oppure si detestano. In Gran Bretagna, ad esempio, una mamma ha lanciato una raccolta di firme da presentare al governo perché renda illegale questa pratica. In pochissimo tempo ha riscosso un notevole successo. È perciò inevitabile che attorno a questo tema si scatenino dibattiti, dubbi e polemiche. È giusto farli? E quando? Meglio da piccolissime o aspettare? In realtà, in questa scelta gli aspetti da tenere in considerazione sono parecchi. E ora li vediamo insieme.
Sono tante le mamme che desiderano fare i buchi alle orecchie alla propria figlia perché pensano che gli orecchini siano qualcosa di grazioso che può rendere la bimba più carina (alcune, molto “sfegatate”, li vogliono fare – e li fanno – anche ai maschietti e non sono casi così rari come si potrebbe pensare). Fino a qualche anno fa era un’abitudine molto diffusa e non erano poche le bimbe che uscivano dall’ospedale già “munite” di orecchini. In molte zone del nostro Paese si trattava anche di una tradizione culturale, che oggi però è messa un po’ in crisi.
Quando fare i buchi alle orecchie a neonate e bambine
Come detto, alcune mamme vorrebbero farli prestissimo e c’è chi effettivamente ci riesce. A dire il vero però nelle bambine molto piccole – sotto i 6 mesi – non andrebbero praticati (e tra poco vediamo i rischi). Meglio dunque aspettare che crescano un po’: in media viene consigliato di attendere fino ai 6-7 anni delle bambine. A quell’età il loro sistema immunitario si è rafforzato a sufficienza.
Un aspetto è molto importante e tante volte invece viene messo in secondo piano dalle mamme che hanno questa incontenibile voglia di mettere gli orecchini alle figlie. La domanda è: ma siamo proprio sicure che la bambina voglia farsi fare i buchi alle orecchie? Non è meglio dunque aspettare che sia grande abbastanza per poter decidere del suo corpo in maniera un po’ più autonoma? Ogni mamma dovrebbe riflettere molto bene su questo fatto, che non è di poco conto.
I rischi dei buchi alle orecchie
I rischi di questa tecnica sono uguali a tutte le età, ma in quelle più tenere possono essere anche più seri. Questo per la delicatezza della pelle e dell’organismo dei piccoli:
- infezioni: anche se fatto in un ambiente sicuro e pulito, praticare i buchi alle orecchie può provocare infezioni. Ciò è ancora più frequente per una neonata che ha il sistema immunitario ancora immaturo;
- reazioni allergiche: i materiali degli orecchini possono scatenare un’allergia che, nelle bimbe molto piccole, può essere difficile da trattare;
- dolore: i bambini piccoli soffrono di più gli stimoli dolorosi;
- incidenti: i neonati sono sempre in movimento. Gli orecchini potrebbero dunque impigliarsi nel maglione della mamma e, tirando, la bambina potrebbe ferirsi. Oppure potrebbero staccarsi e magari essere ingeriti. Certo sembra un’evenienza catastrofica, ma non dovete assolutamente prenderla sottogamba;
- orecchino incarnito: potrebbe capitare che l’orecchino venga “inglobato” dal lobo e toglierlo potrebbe non essere semplice.
A chi rivolgersi per fare i buchi alle orecchie
Se decidete che è giunto il momento di mettere gli orecchini a vostra figlia cercate di agire in maniera corretta. Ne va della sua salute e non si può minimamente scherzare. Una sola importantissima regola: non affidatevi mai a persone non esperte. Un esempio? La vicina di casa anziana, che faceva l’ostetrica e che vi racconta “di aver bucato decine e decine di orecchie quando lavorava”, non è una persona esperta.
Generalmente i buchi alle orecchie vengono fatti in gioielleria o in farmacia e vengono utilizzate delle pistole pneumatiche. Non andate in posti improvvisati o nei centri dove fanno piercing e tatuaggi (a meno che non siano specializzati anche negli orecchini). Non andate in nessun posto in cui vi propongano di bucare il lobo con l’ago, come facevano le nostre nonne.
È fondamentale che prima di fare i fori la pelle sia disinfettata: non solo il lobo dell’orecchio, ma tutta la parte posteriore. Inoltre, gli strumenti devono essere monouso e sterili.
Quali orecchini scegliere
L’aspetto basilare è che siano in materiale anallergico per evitare reazioni, anche se va detto che non esiste la certezza assoluta: ad esempio, esistono persone allergiche anche all’oro, di solito considerato abbastanza sicuro. In ogni caso, negli orecchini utilizzati per i buchi, spesso viene mescolato con altri materiali, potenzialmente allergizzanti.
Nichel e cromo sono sostanze che causano frequentemente allergie. Il fondo dell’orecchino invece deve essere in acciaio chirurgico, che vi dà la sicurezza massima. Niente orecchini di bigiotteria. I materiali potrebbero essere molto scadenti.
Gli orecchini devono avere la chiusura a vite. In modo non si sganciano facilmente, cosa che invece può avvenire per esempio con quelli ad anellino.
Cosa fare dopo i buchi alle orecchie
Per qualche giorno è opportuno passare sui lobi una pomata a base di antibiotico, per evitare il rischio di infezione. Se però questa si presenta ve ne accorgete perché l’orecchio diventa rosso, gonfio e dolente e ci sono tracce di pus giallo. Se invece la reazione è di tipo allergico, la bambina avrà prurito, si presenteranno piccole vescicole e la pelle pian piano tenderà ad esfoliarsi. In entrambi i casi bisogna togliere gli orecchi e avvertire il pediatra. Vi suggerirà cosa fare.
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.