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“Aiutiamoli a fare da soli”. Eccolo qui, racchiuso in queste 5 semplicissime parole. È il cuore pulsante del metodo Montessori, riconosciuto a livello mondiale come uno dei modi migliori per garantire uno sviluppo armonico e completo dei bambini. E quale mamma non desidera che il suo piccolo cresca sereno e felice? Tutte noi abbiamo questo obiettivo, al 100%. Per questo motivo abbiamo deciso di parlare dell’approccio montessoriano. È però talmente ricco di spunti che sarà impossibile approfondire tutti gli aspetti in un solo post. Ci riserviamo di farlo più avanti.

Cos’è il metodo Montessori

L’ideatrice del metodo fu la psichiatra Maria Montessori. È un approccio educativo che punta all’indipendenza e all’autonomia del bambino. Questa “filosofia” va oltre il semplice aspetto dell’educazione scolastica, ma investe tutti i campi, diventando un vero e proprio stile di vita. Il metodo infatti si può applicare in vari ambiti, che spaziano dalla scuola all’arredamento della casa, dalle attività quotidiane come l’igiene personale e l’ordine della cameretta, al gioco.

Al centro del metodo Montessori c’è il rispetto dell’individualità di ciascuna persona. In pratica è il massimo della democraticità! Ogni bambino ha le sue potenzialità e deve essere lasciato libero di esprimerle nei tempi e nei modi che preferisce. Azioni semplici e per noi scontate (come appendere i propri vestiti all’attaccapanni, sparecchiare la tavola, sistemare i giochi) diventano occasioni di crescita quotidiane fin da piccolissimi.

Inevitabilmente, questa libertà porta il bambino anche a sbagliare, cosa che gli permette però di rimediare ai suoi errori. Vi state già chiedendo come si concilia tutto questo con il pericolo di farsi male? È una domanda giusta. Non interferire nel suo comportamento non vuol dire lasciarlo “allo stato brado”, correndo il rischio di ferirsi, rompere oggetti o altro ancora. Il genitore non è assente, ma sta sempre un passo indietro. È una sorta di “angelo custode” che interviene solo quando serve per responsabilizzare il figlio. Non è una cosa che si impara dall’oggi al domani: ci vogliono tempo e pazienza. E – ça va sans dire – tanto tanto amore.

Approccio montessoriano a scuola

È a scuola che l’approccio montessoriano trova la sua espressione più forte. Tradizionalmente tutti siamo un po’ abituati a vedere l’insegnante come stella polare di una classe. È una guida sicura per i suoi alunni, un saldo punto di riferimento. Anche secondo il metodo Montessori è così, ma in un modo un po’ diverso. Perché la concezione è “bambino-centrica”.

L’istruzione montessoriana è su misura, “cucita” attorno al carattere di ogni bimbo, ai suoi bisogni interiori, ai suoi personalissimi tempi. È un approccio integrato tra mente, fisico e psiche. Lo scopo è sempre quello dell’insegnamento, ma prendendo in considerazione il bambino a 360 gradi.

Anche l’ambiente scolastico svolge un ruolo in tal senso e deve essere allo stesso tempo stimolante, ordinato e interconnesso, all’interno del quale gli studenti (dai più piccini ai più grandicelli) sono liberi di muoversi e sperimentare.

Il metodo Montessori nell’arredamento

Le idee del metodo Montessori tout court si estendono anche all’arredamento della casa. Può apparentemente sembrare strano, ma non è così. Ci sono moltissimi mobili montessoriani e sono sempre di più i genitori che scelgono per i propri figli una cameretta Montessori. Perché l’autonomia si può sviluppare anche in questo ambiente.

Vi facciamo degli esempi. I letti Montessori sono bassi, tipo i futon giapponesi. Sono così perché il bambino possa salire e scendere da solo ogni volta che lo desidera, senza l’aiuto dei suoi genitori. Spesso questi lettini hanno una struttura in legno tipo casetta, così sono ancora più attraenti per i piccoli.

Altri complementi di arredo Montessori sono molto carini e utili. Per esempio le librerie. Pure queste sono basse, ad “altezza bimbo”. In questo modo, i libri possono essere presi e posati facilmente, anche in questo caso senza bisogno dell’intervento di un adulto. Ci sono poi tavolini leggeri in legno da spostare in giro per la stanza, oppure la torretta montessoriana, una specie di sgabello da utilizzare in cucina per aiutare la mamma a preparare da mangiare.

Giochi Montessori

Un capitolo a parte meritano i giochi Montessori. I generi sono diversi con differenze sostanziali tra quelli per i piccolissimi (giostrine Montessori, palestrine) e quelli per i bambini più grandi. I giochi in legno Montessori sono sicuramente tra i preferiti.

Dietro i giocattoli montessoriani c’è uno studio attento e preciso. Non servono infatti solo a divertire o distrarre i bambini. Lo scopo è anche un altro. Sono creati per imparare, stimolare l’autonomia e favorire lo sviluppo psicofisico dei nostri figli a seconda dell’età perché seguono il loro percorso naturale di crescita.

In genere i giochi Montessori sono ideati con il supporto di professionisti per capire effettivamente su cosa puntare, ad esempio dal punto di vista dei materiali, delle forme o dei colori. Questi ultimi rivestono un’importanza grandissima. Non è un caso che vengano privilegiati quelli primari oppure l’accostamento tra il bianco e il nero.

I giocattoli montessoriani attirano fin dalla più tenera età. Il bambino deve essere libero di toccarli, manipolarli, osservarli a lungo per scoprirli sotto qualsiasi sfaccettatura. Questo è uno dei motivi per cui il metodo Montessori raccomanda di proporre un solo gioco alla volta: così i bambini si concentrano meglio e l’attenzione è catalizzata dal singolo prodotto. In questo modo giocano, imparano, crescono.