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La ricerca di un figlio è un momento di grande intesa e condivisione per la coppia; quando, poi, c’è il sospetto di essere rimasta incinta, la domanda più comune che le donne si pongono è come riconoscere precocemente i sintomi di una gravidanza.
Quando inizieranno a comparire i primi indizi dell’avvenuto concepimento? Quando è il momento giusto per fare un test di gravidanza? Ecco una guida completa per aiutare gli aspiranti genitori a individuare i sintomi di una gestazione in corso, in modo da affrontare questo evento così intimo nel modo più sereno e felice possibile.
Quali sono i sintomi di una gravidanza
I primi sintomi di una gravidanza in atto possono variare da donna a donna e persino tra una gravidanza e l’altra. Alcuni sono piuttosto comuni, mentre altri possono essere più rari o addirittura assenti. Tra i segnali tipici troviamo:
- disturbi addominali, simili ai crampi premestruali;
- cambiamenti del seno, come maggiore sensibilità o tensione;
- nausea, spesso mattutina, ma non solo;
- sensazione di stanchezza e sonnolenza;
- assenza del ciclo mestruale (amenorrea).
Teniamo a mente, però, che ogni donna è diversa e non tutte riscontrano gli stessi sintomi. Anche l’intensità e la durata possono variare.
Quando iniziano a comparire i sintomi della gravidanza?
In molti casi, i sintomi cominciano a manifestarsi già nelle prime settimane di gravidanza, spesso poco dopo l’avvenuta fecondazione e l’impianto dell’ovulo. In linea generale compaiono tra la seconda e la quarta settimana dal concepimento.
Tuttavia, se non doveste notare alcuna avvisaglia o cambiamento, niente paura: l’assenza di sintomi non è un elemento negativo. Tantissime donne, infatti, scoprono di essere incinte senza aver avvertito nessun segnale precoce.
Secondo i dati riportati dall’American Pregnancy Association, il sintomo piùcomunenonché più significativonelle prime settimane è l’assenza del ciclo, che spesso è accompagnata da una leggera tensione addominale e un generale senso di stanchezza.
Primi segnali di una gravidanza
Vediamo ora, nel dettaglio, quali sono e come riconoscere i sintomi che potrebbero significare una gravidanza in corso.
Disturbi addominali
Uno dei segnali più frequenti, il fastidio addominale può far sperimentare alla gestante crampi leggeri, simili a quelli del periodo premestruale. Questa sensazione è causata principalmente dall’impianto dell’ovulo fecondato nell’utero e dai cambiamenti ormonali.
Cambiamenti del seno
Il seno può diventare più sensibile, teso o addirittura aumentare di volume già nelle prime settimane di gravidanza. Questo mutamento è dovuto agli alti livelli di estrogeni e progesterone nel corpo, volti a preparare il seno per l’allattamento. Alcune donne notano anche una variazione nella tonalità e nell’aspetto dei capezzoli, che possono diventare più scuri e con i tubercoli di Montgomery in evidenza.
Nausea e disturbi digestivi
La nausea, che spesso viene definita “nausea mattutina”, è uno dei sintomi più noti e temuti. Tuttavia, contrariamente a quanto si possa pensare, non compare solo al mattino: può insorgere in qualsiasi momento della giornata. Le cause esatte della nausea non sono del tutto chiare, ma si ritiene che siano legate agli alti livelli di beta hCG (gonadotropina corionica umana) e progesterone, che possono influenzare il sistema digestivo.
Sonnolenza e stanchezza
L’aumento della stanchezza è pure molto comune nelle prime settimane di gravidanza. L’elevata quantità di progesterone in circolo, infatti, induce uno stato di rilassamento muscolare e aumenta la sensazione di sonnolenza e spossatezza. Molte mamme in attesa si sentono stanche fin dai primi giorni, e questo stato può proseguire fino alla fine del primo trimestre.
Assenza di ciclo
Universalmente considerata sintomo principe dell’avvenuto concepimento, l’assenza di ciclo mestruale (amenorrea) nelle donne sane e con mestruazioni regolari risulta spesso il primo segno che le future mamme notano quando la gestazione è iniziata.
Ciononostante, è bene sottolineare che molte altre condizioni (come un forte periodo di stress, cambiamenti ormonali, importanti variazioni di peso o alcune patologie) possono causare un ritardo del ciclo, per cui è necessario considerare altri “campanelli d’allarme” prima di trarre conclusioni affrettate.
Quando fare il test di gravidanza
Il test di gravidanza è senza dubbio il modo più sicuro e affidabile per scoprire se si è incinte. I test casalinghi misurano la presenza dell’ormone hCG nelle urine, che cresce in modo significativo durante la gestazione. Per ridurre al minimo il rischio di falsi negativi, il consiglio è quello di aspettare dai quattro ai sette giorni dopo il ritardo delle mestruazioni prima di effettuare il test, da fare preferibilmente con le prime urine dopo il risveglio. Questo aumenta infatti la probabilità di ottenere un risultato accurato, poiché i livelli di hCG avranno avuto il tempo di crescere e saranno più concentrati.
Esistono in commercio anche i test di gravidanza ultrasensibili, che possono rilevare l’ormone hCG già dieci giorni dopo il concepimento; si consiglia comunque di attendere qualche giorno di ritardo per evitare risultati non veritieri.
Una volta effettuato il test, l’esito positivo rende pressoché certa l’avvenuta fecondazione; per avere definitiva conferma della gravidanza in atto è bene procedere con un prelievo di sangue che, in caso di positività, toglierà ogni dubbio.
Fonti
- American Pregnancy Association
- Mayo Clinic
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.