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Donna tiene in braccio neonato
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Chi ha un bimbo molto piccolo o si appresta a partorire durante il periodo estivo, probabilmente se lo sta chiedendo: posso portare il mio cucciolo in spiaggia? E, soprattutto, a quanti mesi si può fare il bagno al mare ai neonati? Quali sono i rischi e le eventuali precauzioni da prendere? Proviamo a dare qualche risposta.

Prima però una doverosa premessa e giusto una rinfrescata alla memoria. I bimbi molto piccoli, fino ai 6 mesi di età, non devo mai essere esposti in maniera diretta al sole. Se avete programmato una vacanza al mare, sì alla spiaggia la mattina molto presto (entro le 10) e nel tardo pomeriggio (dopo le 18), quando il sole picchia di meno. È comunque meglio tenerli sotto l’ombrellone e seguire le regole per i neonati al sole.

Il bagno al mare ai neonati è sconsigliato nei primissimi mesi: fino ai 6 mesi non è il caso di bagnare il piccino completamente e per ragioni diverse. Innanzitutto per la temperatura dell’acqua. Anche se fa molto caldo e voi avete la percezione che il mare non sia particolarmente freddo, per un neonato potrebbe non essere così.

È indubbiamente vero che il vostro piccolo è abituato a stare “ammollo”: è rimasto nel vostro pancione per 40 settimane! Il liquido amniotico però ha una temperatura ideale per i bimbi nel grembo materno, di certo non paragonabile a quella del mare!

Ma c’è anche un secondo motivo. Pure se vi trovate in un angolo di paradiso, con acque cristalline e “bandiera blu”, la pelle di un neonato è delicatissima e la salsedine o eventuali sostanze inquinanti potrebbero irritarla, arrivando addirittura alla dermatite da contatto, in casi di particolari sensibilità. Inoltre, l’ingestione di acqua salata non è proprio il massimo per un piccino…

Ecco quindi perché all’inizio è meglio evitare il bagno al mare ai neonati. Dai 3 mesi in poi potreste magari provare a immergere i piedini e vedere che effetto fa al vostro bambino. Alcuni li ritrarranno alla velocità della luce, altri potrebbero persino essere incuriositi o divertiti. Se vi accorgete che la reazione è negativa (ad esempio, il bimbo piange), non riprovate: potrebbe essere controproducente per i tentativi successivi.

Dai 6 mesi potete iniziare l'”avvicinamento” all’acqua. Prima di fare un vero e proprio bagno al mare ai neonati, sedetevi con loro sulla riva e fate in modo che possano osservare le piccole onde e che pian piano si bagnino, per capire cosa succede e cosa sono gli spruzzi.

Non immergetevi mai se l’acqua è troppo fredda e fate in modo di restare dove toccate bene, in modo da evitare che possa bere. E tenetelo sempre rivolto con il viso verso di voi, così da sentirsi al sicuro.

Quando siete in acqua, non dimenticate di coprire la testa del piccolo con un cappellino (bagnargli il capo non basta a proteggerlo). Non rimanete molto a lungo e, se notate insofferenza o fastidio da parte di vostro figlio, non forzate la mano, ma uscite dall’acqua: non deve spaventarsi. Dopo un bagno in mare ai neonati è sempre consigliabile sciacquarli con acqua dolce e asciugarli subito.

Per favorire il contatto con l’acqua, prima di un vero bagno, sempre dai 6 mesi in su (o comunque da quando il piccolo riesce a stare più o meno seduto) potete portare in spiaggia un canottino o una piscinetta gonfiabile. Riempitela di acqua (non molta, mi raccomando) quando arrivate al mare e tenetela sotto al sole, in modo che possa scaldarsi. Sarà un buon modo per far prendere confidenza al bambino con l’acqua.

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.