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Assegno unico per i figli
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Assegno unico per i figli: si parte! Da oggi, 1° luglio, è possibile presentare le domande all’Inps per riceverlo. Si tratta di un sostegno-ponte, valido solo fino alla fine di quest’anno, in attesa che la misura entri a regime a partire da gennaio del 2022. Vediamo i dettagli. 

Assegno unico per i figli: a chi spetta

Questa nuova misura, nata per sostenere le famiglie con minori a carico, è destinata a chi non percepisce l’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF). Possono quindi riceverlo: 

  • lavoratori autonomi;
  • disoccupati;
  • coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
  • titolari di pensione da lavoro autonomo;
  • nuclei familiari che non hanno uno o più requisiti per godere dell’ANF. 

Assegno unico per i figli: requisiti necessari

L’assegno sarà erogato dall’Inps sulla base dei requisiti di cittadinanza, residenza e domicilio con il figlio a carico. Il suo ammontare dipende dal numero dei figli e dal livello del reddito Isee: più questo aumenta, più diminuisce l’importo dell’assegno. Con un reddito Isee pari o superiore a 50.000 euro, si perde il diritto a ricevere il sostegno. 

Quando presentare domanda per l’Assegno unico

Le istanze possono essere presentate dal 1° luglio al 31 dicembre 2021. Per le domande che saranno presentate entro il prossimo 30 settembre, l’assegno avrà validità retroattiva: sarà quindi riconosciuto dal mese di luglio 2021. Ciò significa che non occorre avere fretta di fare domanda immediatamente, rischiando di “ingolfare” il sistema. 

Come presentare la domanda 

La domanda per l’Assegno unico per i figli va presentata all’Inps attraverso questi canali

  • portale web, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile al seguente indirizzo (https://servizi2.inps.it/servizi/sportelloauf) o dalla home page del sito con SPID, Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e PIN (se rilasciato entro il 1° ottobre 2020).
  • Contact Center Integrato: numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o 06-164164
  • Patronati.

Come viene erogato l’Assegno unico per i figli

Il pagamento viene effettuato con accredito su conto corrente, bonifico domiciliato, carta di pagamento con IBAN, libretto postale, intestati a chi fa richiesta dell’assegno. 

Assegno unico per i figli e genitori separati/divorziati 

In caso di genitori separati legalmente ed effettivamente oppure divorziati con affido condiviso del figlio minorenne, il pagamento è diviso al 50% tra i due genitori. Se ci sono particolari accordi tra i genitori separati o divorziati, il pagamento è effettuato all’unico genitore richiedente. 

Assegno unico per i figli e reddito di cittadinanza 

Chi percepisce reddito di cittadinanza non deve presentare domanda per l’assegno. La somma sarà corrisposta automaticamente dall’ente di previdenza sociale sulla carta di pagamento RdC. 

Per saperne di più, potete leggere Assegno unico per i figli: cos’è e a chi spetta