Per molti genitori il momento di mettere i propri figli a letto è una specie di incubo che si presenta ogni sera. Le difficoltà ad addormentarsi non hanno età: sia che si tratti di neonati di pochi mesi che di bimbi un po’ più grandicelli, il problema può riguardare chiunque. Eppure, esistono molti modi per favorire il sonno dei bambini e, con un po’ di pratica e qualche “esperimento“, si potrà trovare la maniera di evitare tragedie serali, con tanto di urla e pianti.
Iniziamo dai più piccini. Il primo consiglio è quello di cullarli e parlare in modo molto dolce, sussurrando fiabe o ninne nanne nell’orecchio, facendo sì che l’ambiente in cui vi trovate sia sereno: niente tv accesa, ad esempio, o fratelli più grandi che bisticciano. Lo sapete che ascoltando la voce delicata dei genitori i prematuri nell’incubatrice si rilassano e accelerano i tempi del loro sviluppo neurologico?
Ideale poi è un massaggio: bastano 5-10 minuti di carezze, sfioramenti e frizioni delicate su tutto il corpo per favorire il sonno dei bambini e alleviare le loro tensioni (non pensate che non ne abbiano solo perché sono piccolissimi). Il massaggio libera endorfine, che hanno un’azione calmante e antidolorifica. Va quindi benissimo in caso di coliche.
Prima di fare il massaggio, lavatevi bene le mani, ungetele con qualche goccia di olio d’oliva o di mandorle dolci e fatele scorrere dolcemente sul corpo del bambino.
Dedicate al rito della nanna un po’ di tempo: ognuna di noi alla sera è distrutta, ma non abbiate fretta. Se dai 2-3 mesi riuscite a ritagliarvi mezzora per questo compito, riuscirete a mettere a letto il bimbo senza capricci. La routine è importante. Un esempio è bagnetto-cena-nanna, rispettando gli orari. Prima di andare a letto, salutate insieme il papà, il micio o il cane di casa, la luna fuori dalla finestra, il peluche preferito e i giochi che gli hanno fatto compagnia di giorno: nella sua fantasia capirà che tutti vanno a dormire.
Mettetelo nel lettino o nella culla prima che sia completamente addormentato, così da rendersi conto dove si trova, e poi cantate una ninna nanna o raccontate una storiella.
Quando i nostri figli crescono hanno una tale energia da non voler mai andare a dormire: verso i 2 anni (in piena fase del “no“) agevolare il sonno dei bambini può essere più complicato. Idem quando sono ancora più grandi e pensano di essere super eroi che non si stancano mai. In realtà, la ritualità è importante a tutte le età, ma se le difficoltà sembrano insormontabili possiamo cercare delle alternative, ad esempio con dei rimedi naturali.
“La naturopatia ha un approccio costituzionale e va sempre a ricercare la causa dei disturbi – dice Rosanna Pilia, esperta di Naturopatia integrata, Iridologia e Micoterapia –, quindi il primo passo è capire il motivo per cui il bambino ha problemi a dormire, e si interviene sulle cause: emozioni, paure, alimentazione, dentizione, carenze, abitudini errate, troppa tensione. Chiaramente, ci sono diversi approcci e rimedi che possono anche essere usati in modo sintomatico. I bambini in salute hanno molta reattività e spesso basta davvero poco per aiutarli: le piante rilassanti, le vitamine naturali, i minerali giusti, i probiotici per un intestino che produce neurotrasmettitori, ma anche la floriterapia, gli oli essenziali ed i sali di Schussler. Ci sono rimedi che possono essere adottati fin dai primissimi mesi, altri dopo i tre anni. Per i bimbi preferisco prodotti senza alcol ad estrazione idroenzimatica, in gocce dosabili in base al peso e gradevoli anche nel gusto, che contengono piante efficaci come tiglio, luppolo, passiflora, lavanda, escolzia, biancospino“.
Le tisane possono essere una valida idea, anche se non si deve fare di testa propria. “Le tisane utili – sottolinea Rosanna Pilia -, sempre non zuccherate, possono essere somministrate fin dai primi mesi, dalla classica camomilla, al tiglio, al finocchio se sono le colichette a disturbare il sonno. Anche dare mix di minerali o sali tissutali, prima di dormire, aiuta a svolgere durante la notte la naturale funzione regolatrice, riparatrice, rigeneratrice, detossificante. Esistono prodotti ben bilanciati, da sciogliere in acqua, graditi a grandi e piccini; per le dosi occorre però il consiglio del professionista, che farà una scelta mirata e personalizzata, per non creare appesantimenti renali”.
Avete mai pensato che le difficoltà del sonno dei bambini possano dipendere anche dall’alimentazione? Capita anche agli adulti di avere una nottataccia se si mangia troppo o male, quindi figuratevi nei più piccini. Per facilitare il sonno dei bambini servono quindi anche degli “aggiustamenti” a tavola.
“Sembra banale – afferma la naturopata -, ma i nostri bambini sono iper alimentati, ma ipo-nutriti, ossia mangiano molto, ma abbondano di cibo non sano, con pochi nutrienti. Iperattività diurne e sonno disturbato sono imputabili al cibo che mangiano, quindi eliminare o ridurre drasticamente lo zucchero, ad esempio, rende i bimbi meno nervosi. Diminuire dolci, merendine, pane, pizza, ed incrementare il consumo di frutta e verdura, frutta secca, frullati con latti vegetali e frutta fresca, dolcetti crudisti a base di frutta e semi, garantirà oltre al buon sonno, anche più salute. Limitare latte e formaggi regala meno muco che occlude le vie respiratorie, altro motivo di disturbo del sonno”.
Attenzione ad un ultimo importante aspetto: non prendete mai iniziative autonome. Non è detto che naturale sia sinonimo di sano, soprattutto se si tratta di neonati e bambini. Meglio affidarsi a chi è veramente preparato. “In caso di dubbio, il parere di un esperto è sempre preferibile – raccomanda Rosanna Pilia -: anche i cibi possono avere controindicazioni o interazioni con farmaci o integratori. Alcuni rimedi invece, come alcuni oli essenziali, possono causare nel neonato broncospasmo o convulsioni (eucalipto e menta), quindi non ci si improvvisa”.