Uno dei vostri migliori amici in gravidanza? Senza dubbio l’acido folico, una sostanza molto importante per il vostro benessere, ma soprattutto per il piccolino che portate in grembo. L’assunzione regolare di folati mette al sicuro da alcune patologie anche gravi. Ecco spiegato perché andrebbe assunto già prima di restare incinta e probabilmente è stato così per molte di voi. Brave! E non va smesso neanche durante l’allattamento.
E allora parliamo di acido folico o, per essere proprio precisi, di folati: questo è il termine giusto per indicare queste sostanze, indispensabili quando c’è una grande crescita cellulare, come nel caso di gravidanza e allattamento. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che una dieta povera di folati può essere responsabile di difetti del tubo neurale (causa di spina bifida, una malattia serissima) e scarsa crescita fetale.
E’ stato inoltre evidenziato che chi assume poco folato in gravidanza o non lo prende per nulla va più spesso incontro a depressione post partum.
I folati esistono già in natura e in parecchi alimenti. Come già la stessa parola suggerisce, si trovano principalmente nei vegetali a foglia verde. Primi in classifica gli spinaci, seguiti da cavoletti di Bruxelles, asparagi, broccoli e carciofi.
Ma potete assumerli anche con la frutta secca e fresca (castagne, pistacchi, mandorle, arance, pompelmi), il fegato (di vitello o di maiale), le uova, il prosciutto, il petto di pollo. In minima parte, li trovate anche in alcuni formaggi, nel latte e nel pesce, ma si tratta di percentuali veramente basse.
Quello che forse non sapete però è che la cottura di questi alimenti distrugge i folati fino al 90 per cento. Praticamente non rimane nulla.
E’ evidente quindi che la dieta da sola non è sufficiente a garantirvi il giusto apporto di folati che, oltretutto, hanno anche un metabolismo complesso. Il vostro ginecologo dunque vi avrà prescritto degli integratori che vi consentono di assicurarvi ogni giorno la giusta quantità di acido folico.
Il folato più moderno – addirittura di quarta generazione – si chiama Quatrefolic e la differenza sostanziale con l’acido folico tradizionale è che si tratta della sua forma attiva. Cosa significa? Che essendo altamente idrosolubile può essere assorbito meglio dalle mucose e quindi entra in circolo subito, restando attivo a lungo.
Inoltre, il Quatrefolic svolge per intero la sua attività senza il pericolo di accumuli di acido folico non metabolizzato. La traduzione è che è più sicuro ed efficace. Chiedete al vostro medico.