Contents
Un “mezzo di trasporto” di cui proprio non si può fare a meno. Che sia per una passeggiata in centro, una gita al mare o un viaggio in aereo, se si hanno bimbi piccoli il passeggino è l’alleato migliore per muoversi con facilità. Ma proprio per questa ragione, nel mare magnum di modelli in commercio, scegliere il passeggino giusto non è cosa da poco. Le caratteristiche di base cambiano e sono diverse le esigenze di ciascuna mamma (bagagliaio dell’auto, ascensore minuscolo, rampe di scale da fare, presenza di un fratello più grande etc). Ecco quindi una pratica guida per trovare quello che fa per voi.
Da quando usare il passeggino
Ovetto e navicella sono i primi due dispositivi che vengono utilizzati per il neonato. In genere, si acquistano insieme al passeggino, con il cosiddetto trio. C’è però chi preferisce non avere questo tipo di spesa, ma acquistare solo ciò che può servire di più, come l’ovetto (fondamentale per la sicurezza in auto) e il passeggino (è quello che si utilizza più a lungo).
A seconda del modello, il passeggino può essere usato fin dalla nascita, in sostituzione della navicella. In questo caso è importante che ci sia l’apposito portabebè, in modo da far stare il bambino comodo e allo stesso tempo sicuro, e che lo schienale sia rigido e completamente reclinabile. Soprattutto i più piccini fanno grandi dormite nel passeggino!
In alternativa, il periodo in cui si comincia ad usare il passeggino è intorno ai 5-6 mesi. In linea teorica, il bambino dovrebbe già aver acquisito una discreta capacità di avere una postura eretta e quindi può stare anche nel passeggino. Ogni piccolo però è diverso dall’altro e quello che vale per uno può non andar bene per un altro. Indicativamente però questa è l’epoca in cui si può utilizzare un passeggino, anche perché il bimbo è molto curioso, ha bisogno di nuovi stimoli e ama osservare ciò che avviene attorno a lui. La navicella non glielo permette di sicuro.
Le cose da considerare sono essenzialmente queste:
- Fate attenzione allo sviluppo muscolare del neonato: se vi sembra ancora poco maturo, aspettate un paio di settimane.
- All’inizio inclinate sempre un po’ lo schienale, per non affaticare la schiena del bambino.
- Cominciate con passeggiate brevi in modo che vostro figlio si abitui pian piano alla novità.
- Occhio al clima: la navicella è molto più protetta, rispetto al passeggino. Quindi se siete in pieno inverno, rimandate il cambio alla primavera, quando fa meno freddo.
Fino a quando usare il passeggino?
In realtà una risposta univoca a questa domanda non c’è perché molto dipende dalle proprie abitudini. In linea di massima però gli esperti suggeriscono di usare il passeggino fino a circa 2 anni, ma di non superare i 3-4. Vediamo perché.
Fino a quando il bambino non cammina bene, il passeggino è il vostro migliore amico. È vero che i piccoli che muovono i loro primi passi vorrebbero non smettere mai, anche quando si è fuori. Ma è altrettanto vero che si stancano facilmente e portarli in braccio non è una gran soluzione. Ed è qui che entra in gioco il passeggino.
Dopo i 2-3 anni dire addio al passeggino o comunque utilizzarlo in maniera sporadica può essere molto utile per evitare che i bambini si impigriscano troppo. Uno studio italiano di qualche anno fa ha rivelato che, nel nostro Paese, un bambino su 10 tra i 4 e i 6 anni d’età usava ancora il passeggino, limitando il suo naturale percorso di crescita e la sua autonomia. È quindi giusto che, ad un certo punto, questo prezioso strumento venga messo in cantina.
Scegliere il passeggino: quali caratteristiche deve avere
Ruote: 3 o 4
Fino a qualche anno fa i passeggini erano praticamente tutti uguali. Oggi si differenziano parecchio tra loro e la scelta quindi può variare. Il modello più classico è quello a 4 ruote che garantisce versatilità e grande stabilità. In genere le ruote sono girevoli e consentono di muoversi agevolmente anche su terreni sconnessi oppure con gradini. Se però cercate qualcosa dal design più moderno, potete optare per un modello a 3 ruote. In genere, sono agili e scattanti e adatti a chi ama la vita all’aria aperta e lo sport. Il difetto? Sono più ingombranti di quelli a 4 ruote.
Peso
Questa è una caratteristica fondamentale nella scelta di un passeggino. La differenza la fa il telaio, cioè la struttura portante di questo oggetto. I materiali attuali sono più leggeri rispetto a quelli del passato, ma non è scontato che il passeggino abbia un “peso piuma”. L’alternativa quindi è quella di scegliere tra la gamma di quelli cosiddetti leggeri o ultraleggeri che sono più facili da trasportare e da guidare. Sono però meno adatti a terreni sterrati e spesso sono molto “minimal” e non particolarmente confortevoli per il bambino, cosa di primaria importanza.
Dimensioni
Strettamente connesso al peso, anche questo aspetto è molto importante quando si sceglie il passeggino. Dovete cioè valutare se, ad esempio, il modello che vi piace entra nel bagagliaio della vostra auto o nell’ascensore. Le dimensioni perciò vanno considerate sia con il passeggino aperto che chiuso. È inutile innamorarsi di un prodotto che poi nella macchina non ci sta o rimane incastrato nell’ascensore. Il modo migliore per non sbagliare? Provarlo, in modo da non avere sorprese. In linea generale, i passeggini leggeri hanno anche dimensioni più ridotte e sono più semplici da trasportare.
Chiusura
Esistono varie modalità. A libro: il telaio si piega su se stesso in un punto, riducendo profondità e altezza. È la tipologia più diffusa ed è piuttosto comoda. A ombrello: in questo caso, il telaio si riduce in larghezza e altezza, mentre aumenta la profondità. Tipica dei passeggini leggeri e ultraleggeri. A pacchetto: simile a quella a libro, consente al passeggino di chiudersi su due punti, diminuendo le dimensioni. Chiusura 3D: come suggerisce il nome, si riducono tutte e tre le dimensioni del passeggino che diventa estremamente compatto. Chiusura perfetta per chi viaggia molto, soprattutto in aereo.
Ammortizzatori
Chiariamolo bene: un passeggino poco ammortizzato non è affatto confortevole per il bambino. Immaginate solo il contraccolpo nel caso in cui prendete una buca sul marciapiede (evento tutt’altro che raro nelle nostre città) o fate una passeggiata su una strada di campagna. Quando decidete di acquistare il vostro passeggino accertatevi dunque che sia dotato di un ottimo sistema di ammortizzatori. Le ruote anteriori e posteriori devono avere buone sospensioni e non devono essere troppo piccole né troppo dure. Meglio prediligere quelle grandi.
Fronte mamma o fronte mondo
La reversibilità, cioè la possibilità di cambiare il lato su cui il bebè si affaccia, è un’altra caratteristica da tener presente nell’acquisto di un passeggino. Quando il bambino è molto piccolo ha bisogno del contatto visivo con la persona che lo porta a spasso. Man mano che cresce è invece attirato da ciò che lo circonda. Quello è il momento in cui girare il passeggino sul telaio e consentire a vostro figlio l’esplorazione visiva del mondo attorno a lui. Non tutti i passeggini danno questa possibilità che va quindi verificata a seconda del modello.
Rivestimenti
Succo di frutta, merendine, sudore, rigurgiti. Gli “attentati” ai rivestimenti del passeggino sono moltissimi. È dunque prioritario che i tessuti siano sfoderabili e lavabili. Molti si possono mettere in lavatrice, mentre altri vanno lavati a mano. Per garantire massimo comfort al piccolino, i tessuti dello schienale e della seduta devono essere imbottiti. Ma non solo. L’altra qualità importantissima è che siano traspiranti perché, in estate, i bambini sudano molto. E a proposito di rivestimenti: quello della cappottina deve proteggere dal sole con un filtro molto alto.
Costo
È chiaro che nella valutazione complessiva del prodotto da comprare anche l’aspetto economico va considerato. A seconda del budget che si ha a disposizione ci si orienterà su un passeggino piuttosto che su un altro. È chiaro che, come in tutte le cose, un prezzo più alto è sinonimo di qualità, robustezza e durata maggiori. Valutate anche gli optional che avrete o meno in dotazione, come la borsa portaoggetti, il telo parapioggia, l’ombrellino parasole. Non è detto che siano inclusi nel prezzo, quindi sempre meglio informarsi bene.
iMamma consiglia: Bugaboo Bee 6, il passeggino da città
Comodissimo, maneggevole, moderno, smart. Care mamme, se cercate un passeggino che racchiuda in sé queste caratteristiche il Bugaboo Bee 6 è quello che fa per voi. Due i modelli proposti: quello con navicella e seduta (ideale dalla nascita fino ai 4 anni) e il passeggino (indicato dai 6 mesi o dalla nascita con l’apposito portabebè sempre fino ai 4 anni). Tre sono invece le combinazioni di colori disponibili: giallo e nero, tutto nero o grigio mélange.
Vediamo i pregi principali del Bugaboo Bee 6:
- Compatto: questo passeggino si chiude in maniera semplicissima con una sola mano, cosa che per una mamma è di vitale importanza, considerata la quantità di cose che abbiamo sempre appresso. Bugaboo Bee 6 ha un cavalletto integrato che permette di riporlo in maniera ordinata in qualsiasi angolo a casa o fuori.
- Facile da manovrare: le ruote sono antiforatura e grandi, così da ammortizzare urti e scossoni, riducendo le fonti di disturbo per il bambino. Le modernissime sospensioni consentono una guida fluida, anche con una mano soltanto. Le dimensioni non ingombranti del passeggino permettono di muoversi con sprint in città, anche utilizzando i mezzi pubblici.
- Molto confortevole: Bugaboo Bee 6 può essere usato sin da subito in entrambe le versioni. Garantisce massima protezione grazie ad un maniglione rotante e una nuova capottina che protegge il bambino dai raggi solari in modo molto efficace. La seduta è rivestita da un tessuto moderno e performante per una migliore circolazione dell’aria.
- Optional: oltre al modello base, potete scegliere tra una vasta serie di prodotti opzionali. Si va dal sacco a pelo e al rivestimento per la seduta in lana alla borsa per il cambio, dal portabevande alla pedana per il secondo bambino.
Come tutti i modelli Bugaboo, anche l’ultimo si può acquistare come sistema modulare completo o trio aggiungendo il seggiolino auto Bugaboo Turtle by Nuna e i suoi adattatori, che si possono comprare separatamente.
Le novità del nuovo modello
Rispetto al Bugaboo Bee 5, il Bugaboo Bee 6 presenta delle novità:
- Capottina: ha una finestrella per avere la possibilità di dare sempre un’occhiata al bimbo e un pannello “breezy” per la ventilazione.
- Ruote: il meccanismo di ammortizzazione di queste ruote grandi (7 pollici) è stato migliorato, raggiungendo standard di qualità ancora maggiori.
- Maniglione rotante: è una “new entry” del Bugaboo Bee 6. Garantisce sostegno e protezione e si chiude insieme al passeggino.
- Cavalletto integrato: permette al passeggino di rimanere in piedi da solo in qualsiasi posto si trovi.
- Navicella: è stata pensata per i primissimi mesi. Anche questa ha la finestrella “breezy”, pulsanti migliorati per sbloccarla con una sola mano e adattatori più alti.
Provatelo per 100 giorni
Bugaboo offre un’interessante opportunità ai suoi clienti. Se acquistate un passeggino ed eventuali accessori dal sito Internet dell’azienda, potete provarlo e, se non doveste essere soddisfatte, restituirlo gratuitamente entro 100 giorni. Sarete rimborsate al 100%.