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etichetta con nome e dati attaccato alla gamba del neonato
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Avete già iniziato a litigare col vostro partner per la scelta del nome del bimbo o della bimba in arrivo? Oppure siete tra quelli che da subito sono stati d’accordo? Perché la faccenda sembra banale e scontata, ma avete mai pensato che vostro figlio porterà il suo nome per tutta la vita, che gli piaccia oppure no? E dipende tutto da noi genitori…

È fuor di dubbio che la scelta del nome è assolutamente personale e viene fatta in base al proprio gusto. Bisogna però riflettere sul fatto che quello sarà il “biglietto da visita” in ogni occasione, la parola con cui ci presentiamo e ci identifichiamo agli altri. Quindi il valore simbolico è molto alto e forse prima di scegliere dobbiamo pensarci su un attimino: un “bel nome” o uno “orrendo” sono per sempre.

Ovviamente non è possibile prevedere quali potrebbero essere i gusti di un neonato. Però con un pizzico di buonsenso, per la scelta del nome, si possono evitare alcuni errori di cui un giorno potreste pentirvi o che magari, quando sarà grande, sarà pronto a rinfacciarvi.

Un esempio. Meglio lasciar perdere i nomi che, abbinati al cognome, possono creare assonanze sgradevoli, rime baciate, cacofonie, significati indesiderabili, omonimie palesemente legate alla storia, alla letteratura, all’attualità. Certo, magari a voi piacciono, ma pensate che state decidendo per qualcun altro, non per voi. Lo stesso vale per i nomi stranieri, che a quanto pare nel nostro Paese vanno alla grande. Mentre invece sono ancora moltissimi le mamme e i papà che amano i nomi legati alla tradizione di casa nostra.

Se poi avete un cognome molto comune, cercate di trovare un nome non particolarmente diffuso, oppure se il cognome è lungo, prediligete un nome breve: così non ci vorranno due giorni per mettere una firma! Pensateci bene prima di scegliere nomi strani, originali o “vecchi”, difficili da pronunciare o, peggio, scrivere. Per la scelta del nome occhio anche a quelli troppo legati ad una moda del momento o a personaggi discussi o discutibili.

E veniamo al nodo che fa discutere in quasi tutte le famiglie: la tradizione di mettere il nome di un parente, nonno o nonna in genere, sia dal lato paterno che materno. È innegabile che sarebbero felicissimi di tutto questo, ma cercate – nei limiti del possibile – di non farvi condizionare soltanto per non dispiacere qualcuno. La scelta del nome è vostra e solo vostra. Punto. Se il nome della suocera, di vostro padre o della cognata non vi piace, lasciate stare. Magari vedrete il broncio per qualche tempo, ma davanti al cucciolo poi passerà.

Al contrario, se invece scegliete un nome di famiglia o di un personaggio importante, quando sarà sufficientemente grande per capire, raccontate a vostro figlio chi era e perché avete deciso di chiamarlo così: ne sarà orgoglioso e si sentirà ancora più sicuro di sé.