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donna allatta il suo bambino distesa di financo
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Le posizioni migliori per allattare al seno vostro figlio possono essere decine e tutte molto personali. L’allattamento è un tempo tutto vostro. Nulla deve mettersi tra voi e il piccolino. Guardatelo negli occhi, sorridetegli, parlategli: il vostro legame diverrà (ammesso che ciò sia possibile) ancora più unico e speciale. Ma per fare in modo che ciò accada, dovete allattare comodamente e serenamente.

Qual è il posto giusto per allattare?

L’ideale è scegliere un ambiente quieto e confortevole per entrambi. Certo, in alcune situazioni vi potrà capitare di allattare anche in luoghi affollati, ma se potete cercate di stare tranquille. All’inizio vi servirà un po’ di tempo per familiarizzare con le poppate, ma basterà pochissimo per diventare delle vere esperte!

Posizione seduta per allattare

Le posizioni devono essere comode per entrambi. Alcune di voi preferiranno stare sedute, magari con uno sgabellino sotto i piedi. Potete provare i cuscini per l’allattamento: potete adagiarvi il piccolo e avere le mani libere, magari per fare una telefonata o sorseggiare una tisana (l’allattamento, spesso, provoca alla mamma una gran sete). Fate attenzione che la vostra schiena sia ben sostenuta.

Allattare da sdraiate

C’è chi invece ama allattare mentre sta sdraiata su un fianco. Può essere utile la notte se praticate il co-sleeping (cioè il neonato dorme nel lettone) oppure se avete avuto un parto cesareo. O molto più semplicemente è la maniera che trovate più comoda: la posizione perfetta non esiste, ognuna ha la sua.

Attacco al seno corretto

L’importante è che il bimbo si attacchi in modo corretto: la bocca deve contenere non solo il capezzolo, ma anche buona parte dell’areola mammaria, soprattutto la parte inferiore. Il mento sarà appoggiato sul seno e la testa del bambino rivolta verso l’alto per permettergli di respirare.

Un bambino che è attaccato male alla mammella trova difficoltà a ricevere il latte e potrebbe stare diverso tempo attaccato al seno, inoltre un attacco scorretto può causare dolore ai capezzoli.

Una corretta posizione del bambino al seno rende più facile l’attacco e minimizza le difficoltà dell’allattamento, determinandone, invero, il successo! È necessario che la bocca e il naso del bambino siano rivolti verso il seno, le labbra siano estroflesse, la bocca ben aperta e le guance appariranno piene e tonde durante tutta la poppata.

La suzione, che all’inizio è rapida, diventa man mano lenta e profonda, con pause per deglutire. A questo punto, se il bambino è attaccato correttamente e la mamma non sente alcun dolore, non resta che rilassarvi e godervi questo bellissimo momento!

Consigli pratici per allattare

Non c’è bisogno di lavare i capezzoli prima di ogni poppata con saponi o altri prodotti: potreste danneggiare la pelle ed alterare il vostro odore, che attrae il piccolo verso il seno.

Se avete perdite di latte, usate asciugamani o coppette assorbilatte di cotone, da cambiare frequentemente, per non ostacolare la fisiologica traspirazione della cute del capezzolo ed evitare irritazioni. L’allattamento non provoca dolore e il capezzolo non deve fare il callo!

Cosa fanno le consulenti professionali in allattamento

Se provate dolore e riscontrate difficoltà nella gestione dell’allattamento sicuramente c’è qualcosa che non va, possibilmente si tratta semplicemente di un attacco scorretto al seno.

Chiedete aiuto ad una consulente professionale in allattamento (Ibclc) o ad una volontaria della Leche League, all’ostetrica del consultorio o alle peer della vostra zona oppure all’ospedale nel quale avete partorito, se ci sono figure competenti in allattamento.