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Spesso l’attesa di un bimbo è costellata da una serie di piccoli e grandi fastidi che la rendono un po’ meno “dolce” di come comunemente la definiamo. Tra i disturbi della gravidanza più frequenti, senza dubbio c’è il mal di schiena. Può essere lieve e sporadico oppure insistente e continuo, fino a rendere difficili anche attività quotidiane e movimenti banalissimi. Scopriamo insieme le cause, i rimedi e le tecniche per prevenirlo.
Mal di schiena in gravidanza
Secondo le stime del ministero della Salute, il mal di schiena in gravidanza colpisce il 35-61% delle donne. Nel 47-60% dei casi, insorge per lo più nel secondo trimestre di gestazione, tra il quinto e il settimo mese. In generale, i sintomi peggiorano di sera e, soprattutto nel terzo trimestre, possono diventare estremamente invalidanti.
Il dolore si concentra nella zona lombare, intorno al bacino o anche più su, tra le scapole. La sensazione dolorosa può irradiarsi ai glutei o alla parte posteriore delle cosce. Altrettanto diffusa tra le gestanti è la sciatalgia che, partendo dalla zona lombare, interessa anche gluteo, coscia, regione laterale della gamba, arrivando fino all’alluce. A volte è associata ad addormentamento, formicolio e crampi ai polpacci.
Il mal di schiena in gravidanza va sempre segnalato al proprio medico: non sempre si tratta di un semplice “effetto collaterale” del pancione, ma potrebbe essere la spia di qualcosa che non va, ad esempio un’infezione o una colica renale.
Mal di schiena inizio gravidanza
Anche se è molto comune dalla fine del secondo trimestre in poi, non è raro accusare mal di schiena a inizio gravidanza. Anzi, per alcune donne si tratta di uno dei primi sintomi di gravidanza. Nel primo trimestre la causa sembra essere l’attività contrattile dell’utero che si assesta per consentire l’impianto dell’embrione.
Mal di schiena nel secondo e terzo trimestre
Il secondo e il terzo trimestre sono i periodi in cui più frequentemente si soffre di mal di schiena. Fondamentalmente tutto dipende da un cambiamento della postura che, a sua volta, dipende da un aumento del peso del bacino e dal rilassamento muscolare provocato da un ormone che si chiama relaxina. Ma ci sono anche altri elementi che concorrono all’insorgenza del problema, ad esempio mal di schiena in gravidanze precedenti o alcuni stili di vita (uso di scarpe col tacco troppo alto o troppo basso, sedentarietà, posizione scorretta quando si dorme…).
Cause del mal di schiena
Generalmente il mal di schiena deriva dalle normali variazioni posturali che interessano la donna in gravidanza. Ecco cosa accade in sintesi:
- il baricentro viene spostato in avanti e i muscoli lombari sono chiamati a uno sforzo maggiore.
- La curva lombare (lordosi) si accentua.
- I muscoli addominali vengono gradualmente stirati e hanno minore capacità di bilanciare l’azione dei muscoli lombari nel tenere “salda” la schiena.
- I dischi intervertebrali sono sottoposti a un carico maggiore e hanno una maggiore probabilità di fuoriuscire dalla loro sede naturale formando un’ernia.
- Le articolazioni sacroiliache sono sottoposte a un graduale e crescente stress.
Oltre alla questione della postura, esistono altre cause del mal di schiena in gravidanza. “Ci sono fattori ormonali – spiega il fisiatra Marco Di Gesù -, che spiegherebbero i mal di schiena che insorgono già al secondo mese di gravidanza, o fattori vascolari, che spesso sono il motivo del mal di schiena che peggiora durante la notte. L’eccessiva sedentarietà si associa a un maggior rischio di mal di schiena. Così come svolgere mansioni lavorative pesanti per la schiena. Nonostante quanto si possa immaginare, la possibilità di sviluppare mal di schiena non è direttamente correlata all’incremento di peso! Non tutti gli studi, infatti, concordano sul fatto che un’eccessiva crescita del peso corporeo in gravidanza sia collegata al mal di schiena”.
Si può prevenire?
Il mal di schiena in gravidanza può essere prevenuto, anche se non sempre. Importante è individuare gli stili di vita e le abitudini che possono farlo comparire e intervenire su di essi. Per l’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI), la prevenzione si gioca su più fronti:
- Attività motoria costante volta a migliorare la postura, ma anche il tono muscolare.
- Controllo del peso corporeo per non affaticare eccessivamente la colonna vertebrale.
- Mantenere uno stile di vita adeguato (ad esempio, evitare di stare troppe ore consecutive in piedi o sedute).
- Cercare di dormire bene sia in termini di quantità di ore di sonno e regolarità degli orari, sia nella scelta del materasso, del cuscino etc.
- Iniziare i trattamenti ai primi segnali: in caso contrario, il mal di schiena rischia di diventare cronico anche dopo il parto.
Lo sport ha un ruolo fondamentale per la prevenzione. “Numerosi studi, già da parecchi anni, sottolineano l’importanza degli esercizi nel controllare e prevenire il mal di schiena in gravidanza – conferma il dottore Di Gesù -. Un buon programma di esercizi prima della gravidanza e nelle prime settimane di gestazione può condurre a potenziare i muscoli lombari, addominali e del pavimento pelvico. Ciò consente un miglioramento delle posture mantenute e della capacità di sopportare il carico fisiologico del nascituro. Nel corso degli ultimi anni diverse strategie di allenamento afferenti al fitness sono state messe a punto per le donne in gravidanza e per il periodo post partum. Quale scegliere? Quella guidata da professionisti esperti ed aggiornati!”.
Mal di schiena in gravidanza: rimedi
Il rimedio al mal di schiena dipende dalla causa scatenante. Se è la sedentarietà, sicuramente un po’ di attività sportiva può aiutare. Non occorre chissà quale sforzo fisico: discipline dolci come lo yoga, il pilates o il nuoto andranno benissimo. Occhio alla preparazione dell’insegnante: deve essere specifica per donne incinte.
La scelta delle scarpe non è secondaria. Semaforo rosso ai tacchi alti, ma anche alle ballerine e a tutte le calzature rasoterra. In entrambi i casi il carico a livello della schiena è eccessivo e può determinare dolori. Una buona regola poi è quella di dormire su un fianco (preferibilmente il sinistro) e di tenere tra le gambe un cuscino per non sovraccaricare la colonna.
Anche certi movimenti andrebbero evitati. Ad esempio, se si deve raccogliere qualcosa dal pavimento è opportuno piegare le ginocchia, piuttosto che sporgersi in avanti. Oltre a rischiare di sbilanciarsi e cadere per il peso della pancia, ci si può anche far male alla schiena.
E se arriva il mal di schiena? Esistono varie opzioni terapeutiche:
- Trattamenti fisioterapici: alcune tecniche manuali, il calore e la TENS (la stimolazione elettrica nervosa transcutanea) possono dare buoni o ottimi risultati nella gestione del dolore.
- Educazione al mantenimento di posture corrette.
- Adozione di cinture lombari (solo in alcuni casi).
- Esercizi: un percorso di esercizi a bassa intensità che sollecitino i movimenti del bacino e dei muscoli delle gambe può condurre a una riduzione del dolore.
- Idrochinesiterapia: alcune attività svolte in acqua riscaldata possono essere, oltre che piacevoli, di gran sollievo per il mal di schiena.
- Agopuntura: ha dimostrato di essere utile nella gestione del mal di schiena senza comportare alcun rischio per mamma e nascituro.
- Terapie farmacologiche.
Farmaci per mal di schiena in gravidanza
Le terapie ci sono, ma come ci si deve comportare con i farmaci per il mal di schiena in gravidanza? “Con assoluta moderazione e sempre e solo sotto consiglio medico – raccomanda il fisiatra -. Soltanto alcuni farmaci possono essere utilizzati in gravidanza e si ricorre ad essi esclusivamente in caso di necessità. L’automedicazione è assolutamente sconsigliabile. Spesso si ricorre a sostanze ‘naturali’ che, in particolare se applicate localmente, possono lenire i disturbi. Occorre, pertanto, puntare l’attenzione verso altri rimedi che non siano farmacologici”.
Mal di schiena in gravidanza quando preoccuparsi
Anche se il mal di schiena in gravidanza è molto ricorrente, ciò non significa che vada preso con leggerezza. In alcune circostanze potrebbe essere il campanello d’allarme di qualche disturbo più serio. Per esempio, nelle primissime settimane di gestazione potrebbe essere un’avvisaglia di una minaccia di aborto. Oppure prima delle 37 settimane, potrebbe indicare l’avvio del travaglio e di un parto pretermine. O, ancora, se associato ad altri sintomi come febbre, dolore e bruciore alla minzione, malessere generale, potrebbe trattarsi di un’infezione delle vie urinarie. In ogni caso, quando il mal di schiena è duraturo o particolarmente insistente è necessario avvertire il proprio ginecologo che saprà indirizzarvi nel migliore dei modi.
Fonti
Ministero della Salute
Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI)
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.