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bambini seduti su seggiolino auto anti abbandono
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Otto bimbi morti in Italia nel giro di 10 anni perché “dimenticati” in macchina dai genitori. In Israele 7 solo in un anno, il 2016. Negli Stati Uniti, sono stati 800 in 20 anni, in Francia 27 tra il 2007 e il 2016. Numeri che accendono i riflettori su fatti di cronaca che fanno paura e impressione e che sottolineano l’importanza di prevenire eventi tragici come questi. E il nostro Paese si attrezza: dal prossimo autunno, il seggiolino anti abbandono potrebbe essere obbligatorio.

L’annuncio è stato dato dal ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, sottolineando che un disegno di legge comporterà dei cambiamenti al Codice della Strada per garantire maggiore sicurezza ad automobilisti, ciclisti, ma anche ai bambini. Con una modifica dell’articolo 172 del Codice (quello che regolamenta i sistemi di ritenuta in auto, appunto), il ministro ha comunicato che il dispositivo anti abbandono diventerà obbligatorio. Il governo potrebbe aiutare i genitori a sostenere questa spesa così importante per i bambini con un contributo economico di circa 200 euro.

Cos’è il seggiolino anti abbandono. È un normale seggiolino per l’auto dotato però di un sensore speciale che “avvisa” il genitore che, dopo aver spento la macchina, il bambino è ancora seduto. Un allarme fondamentale, considerato che le tragedie che si sono verificate anche nel nostro Paese sono state causate da un momentaneo “black out” della mente di una mamma o di un papà. Un’eventualità certamente drammatica, ma non volontaria.

Il sensore del seggiolino anti abbandono è collegato tramite bluetooth allo smartphone del genitore. Quando quest’ultimo scende dalla macchina e la chiude, la connessione si stacca. Ecco quindi che sul telefono viene lanciato l’allarme che ricorda che il bambino è ancora agganciato al seggiolino (magari dorme, quindi non lo sentite). Se per qualche motivo il telefono è in modalità silenziosa, il segnale di avviso viene inviato ad altri telefoni collegati al dispositivo, ad esempio quelli di altri familiari del piccolo.

In attesa di ulteriori novità sul seggiolino anti abbandono, c’è una valida alternativa: Remmy. È un dispositivo studiato per controllare il bambino nel seggiolino durante gli spostamenti in macchina ed è adattabile a qualunque modello di sistema di ritenuta. Si può usare dai 3 chili in su, quindi va bene per qualsiasi neonato. È molto semplice da utilizzare: basta collegarlo alla presa accendisigari dell’auto, mentre il sensore di presenza va posto tra la fodera e il seggiolino stresso.

A cosa serve Remmy. Le funzioni di questo strumento sono due, Alert e Reminder. Innanzitutto, con un segnale sonoro avverte se, durante la marcia, il bambino riesce a slacciarsi la cintura di sicurezza e a spostarsi dal seggiolino. In secondo luogo, con il Reminder, nel momento in cui la macchina si spegne, ricorda se il bambino è ancora seduto nell’auto.

Ora è arrivata la nuova versione di Remmy, quella cioè per due seggiolini nella stessa auto. È adatta alle macchine dotate del sistema “Start&Stop”, che si spengono quando la vettura è ferma, ad esempio al semaforo. Tra le novità anche il fatto che la presa accendisigari supplementare di Remmy è stata sostituita con una presa USB. Remmy può rimanere sempre collegato.

Il dispositivo inoltre non può essere spento, ma solo “silenziato” temporaneamente. Ha una batteria interna che si ricarica ogni volta che il motore dell’auto viene acceso.