L’autunno può fare brutti scherzi: bastano i primi sbalzi di temperatura e… tac! Ecco i primi raffreddori con naso che cola o completamente chiuso, starnuti a raffica, mal di testa, qualche linea di febbre, dolori sparsi, tosse. Tutto normale, per i grandi e anche per i più piccoli, soprattutto quelli che hanno cominciato da poco la scuola. E se si becca il raffreddore in gravidanza? Niente di grave, ovviamente, però il fatto di non poter assumere molti farmaci complica un pochino le cose. Vediamo quindi come porre rimedio.
Il raffreddore in gravidanza è molto comune: in realtà, con le decine e decine di virus parainfluenzali che ogni anno girano attorno a noi, non è difficile prenderlo. Durante la gestazione però il sistema immunitario non è proprio al 100% e quindi si può essere più soggette alle infezioni. Raffreddore incluso, chiaramente.
In effetti, che si sia incinta oppure no, non esistono farmaci specifici per il raffreddore: in teoria, bisogna semplicemente aspettare che – come dicevano le nonne – “faccia il suo corso” e passi da sé. Però qualche disturbo si può alleviare, anche senza ricorrere alle medicine. In gravidanza, quelle “ammesse” non sono molte e, in ogni caso, vanno sempre prescritte solo ed esclusivamente dal proprio ginecologo: quello che va bene a una gestante può invece essere dannoso per un’altra perché ognuna ha la sua storia clinica. Anche se si tratta del semplice paracetamolo.
Col raffreddore è tipico avere il naso chiuso e respirare diventa un supplizio. Che fare? In farmacia troverete molti spray naturali a base, ad esempio, di acqua di mare. Questi possono essere usati tranquillamente anche in gravidanza. L’importante è che non contengano farmaci che non si è sicure di poter prendere (tipo il cortisone). Esistono soluzioni isotoniche e ipertoniche: la differenza sta nella quantità di sali che contengono. Le ipertoniche sono più forti, ma fanno effetto prima.
Per liberare il naso otturato si può impiegare anche la classica soluzione fisiologica dei bambini. In commercio esiste anche in comode fialette predosate: si possono mettere direttamente nel naso oppure fare un aerosol. Se il sintomo predominante è proprio nasale, molto utile può essere il rinowash. È un apparecchio che nebulizza la fisiologica esattamente come l’aerosol, però si fa nel naso. Vi servirà di certo per il vostro cucciolo una volta nato perché è molto più pratico e veloce dell’aerosol tradizionale.
In caso di raffreddore in gravidanza, se il naso si tappa soprattutto di notte, mettete un cerottino per respirare meglio. Sono quelli che vengono pubblicizzati ad esempio per chi russa molto. Aprono in maniera molto naturale le narici e consentono una respirazione più agevole. E mettete un cuscino in più dietro le spalle: aiuterà anche in caso di tosse.
E tornando alle nostre nonne, via libera poi ai suffumigi. Mettete dell’acqua calda in una bacinella e aggiungete alcune gocce di oli essenziali, ad esempio alla menta, all’eucalipto, al pino, al bergamotto o il tea tree oil. Coprite la testa con un asciugamano e respirate col naso e con la bocca (soprattutto se avete anche mal di gola). Potete aggiungere anche qualche goccia di timo, lavanda o camomilla: hanno tutti effetti emollienti e calmanti e, potenziando l’effetto degli altri oli, favoriscono la guarigione.
Se tossite molto o la gola brucia, provate il miele col limone oppure i gargarismi con acqua salata: sciogliete un cucchiaino di sale in un bicchiere con un po’ di acqua. O, ancora, potete creare in casa il vostro balsamo per il petto: mescolate in mezza di tazza di olio di cocco o di burro di karitè 15 gocce di olio essenziale all’eucalipto e spalmatene un po’ sul torace. Il resto conservatelo in un contenitore chiuso.
Per il raffreddore in gravidanza, la tisana allo zenzero serve ad alleviare la congestione nasale, riduce l’infiammazione delle mucose e aiuta a liberare le cavità nasali. Per farla, occorre un litro d’acqua da far bollire, cui aggiungere 6 cucchiai di zenzero fresco grattugiato, un pizzico di cannella e qualche goccia di succo di limone. E andrà benissimo anche se avete la nausea.
In genere, in 2-3 giorni il raffreddore passa da solo, anche in gravidanza: basta solo stare a riposo. È però opportuno contattare il proprio ginecologo se si ha febbre superiore ai 38,5°C, tosse ostinata con dolore al petto, muco abbondante e colorato o comunque se i sintomi sono persistenti. Potrebbe essere il segnale che il raffreddore sta evolvendo in qualcosa di più serio: il medico vi prescriverà una cura adeguata.