Quando si parla di maternità vengono sempre trascurati e bistrattati, come se non fossero importanti tanto quanto le mamme. Per una volta parliamo di loro, invece che di noi: i papà. Anzi, i neo papà. Perché troppo spesso, prese come si è dalla novità della gravidanza e dell’arrivo del bambino, loro passano un po’ in secondo piano. E non è giusto.
Quando nasce un piccolo, il neo papà si pone i primi interrogativi sul suo ruolo e i suoi compiti. Perché se quelli della mamma sono piuttosto chiari, sui suoi potrebbero esserci meno certezze. I primi giorni, in genere, l’uomo si sente un po’ spaesato, insicuro, talvolta gli pare quasi di essere estraneo alla coppia madre-figlio.
Il neo papà deve imparare a decifrare il modo di esprimersi del neonato, che non ha bisogno solo di cibo, ma di contatto, calore, coccole. Che non spettano solo alla mamma. Ecco perché i permessi dal lavoro possono essere molto utili per dare un aiuto concreto alla compagna: fare la spesa, filtrare telefonate, accogliere parenti, occuparsi degli altri eventuali figli.
Il neo papà dovrà affrontare sentimenti complessi e a volte confusi, anche di gelosia nei confronti di questo esserino che assorbe tutte le attenzioni della partner. Potrebbe sentirsi messo da parte e lì dovete essere voi brave a non fargli pesare questa cosa. Parlate sempre e tanto, cercate di fargli esprimere le sue emozioni e le sue paure (che spesso coincidono con le vostre) e di risolvere insieme dubbi e perplessità. All’inizio non sarà una passeggiata, ma col tempo potreste sentirvi ancora più uniti.
La nostra cultura non spinge molto gli uomini a mettere a nudo sensazioni ed emozioni. Al senso di orgoglio per essere diventati padri e oltre allo stupore per il miracolo di una nuova vita, possono venir fuori ansie e preoccupazioni per i cambiamenti che questo evento comporta, per la paura ad esempio di non essere capaci di prendere in braccio o saper coccolare il proprio bambino.
A volte questi timori lo fanno sentire in colpa, ma non è assolutamente necessario: per accettare senza riserve il proprio figlio, bisogna darsi il tempo di conoscerlo, anche e soprattutto attraverso il contatto fisico. E allora fategli prendere in braccio il cucciolo e cantare per lui, ripetendo spesso il suo nome: anche questo fatto apparentemente scontato ha il potere di intensificare il coinvolgimento che prova nei suoi confronti.
Per superare le sue incertezze, il neo papà dovrebbe trascorrere quanto più tempo possibile col neonato. Prendendosi cura di lui, si sentirà sempre più sicuro e fiducioso in se stesso come padre. Fategli cambiare il pannolino o fare il bagnetto: appena ci avrà preso la mano si sentirà estremamente orgoglioso di aver superato una prova che all’inizio sembrava impossibile!