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La burocrazia è una noia mortale, lo sappiamo perché tutti, prima o poi, siamo costretti ad avere a che fare con un ufficio pubblico per ottenere qualche documento. E neanche il tempo di vederlo nascere, ecco che dovete anche pensare alle “carte” per il vostro bimbo. Alcuni dei documenti dei neonati vanno fatti piuttosto presto, praticamente subito dopo il parto. Quindi, vediamo quello che c’è da fare.

Documenti dei neonati: la denuncia di nascita

La prima incombenza è piuttosto ovvia e si tratta della denuncia di nascita, cioè la comunicazione ufficiale che vostro figlio è nato. Un atto insomma che serve per l’iscrizione all’Anagrafe. Può essere fatta entro 3 giorni nell’ospedale o nella clinica dove avete partorito: sarà la struttura stessa a trasmettere la denuncia all’ufficio di Stato Civile del Comune indicato dai genitori.

Come seconda ipotesi, entro 10 giorni dal parto potete recarvi direttamente all’ufficio di Stato Civile del Comune dove è avvenuto il parto oppure – sempre entro la stessa scadenza – nel Comune di residenza dei genitori (se la residenza è diversa, si fa riferimento a quella della madre). Se per qualche motivo nessuno dei due genitori può andare a fare la denuncia, è prevista la possibilità di delegare una terza persona.

Se trascorrono i 10 giorni, l’ufficiale di Stato Civile potrà accogliere la denuncia solo se vengono espressamente indicate le ragioni del ritardo. In ogni caso, verrà fatta una segnalazione alla Procura della Repubblica.

Per fare la denuncia, è necessario presentare un certificato di nascita che vi fornirà l’ospedale e un valido documento d’identità di chi fa la dichiarazione. Se non siete sposati, dovrete essere entrambi presenti (in ospedale o al Comune) per sottoscrivere la denuncia di nascita. Il piccolo viene così riconosciuto da entrambi.

In questa occasione comunicate anche qual è il nome del bambino. Se ne possono scegliere massimo 3.

Documenti dei neonati: il codice fiscale

Tra gli altri documenti dei neonati c’è il codice fiscale. “Così piccolo e già lo deve avere??”, vi starete chiedendo un po’ perplessi. Eh sì. Così piccolo e già “schedato” fiscalmente. Da qualche tempo inoltre nel codice fiscale è contenuta anche la tessera sanitaria che dà accesso gratuito alle prestazioni sanitarie su tutto il territorio nazionale e nei Paesi dell’Unione europea. L’iscrizione al Sistema sanitario nazionale è il primo fondamentale passo per poter scegliere il pediatra di famiglia.

Il codice fiscale non è tra i documenti dei neonati che dovete richiedere personalmente, ma vi arriva direttamente a casa dopo la nascita del bambino. In alcune regioni però è necessario andare all’Agenzia delle Entrate e compilare un modulo. In altre invece se ne occupa il Comune dopo che avete presentato la denuncia di nascita. Informatevi per sapere come comportarvi.

Documenti dei neonati: la carta d’identità

Avete in programma un viaggio con il vostro neonato? Per le nazioni dell’Unione europea e qualche altro Paese con cui l’Italia ha particolari accordi, basta la carta d’identità. Da maggio del 2011 può essere richiesta già alla nascita del bambino, mentre prima veniva rilasciato un attestato di identità. Per i viaggi in Paesi extracomunitari è comunque necessario il passaporto. Fino a qualche tempo fa, i bambini venivano inseriti in quello di uno dei genitori, oggi invece devono possedere il loro.

La carta d’identità è indispensabile per viaggiare in aereo. Per richiederla ci si deve recare all’Ufficio Anagrafe del proprio Comune di residenza con 4 fototessera di vostro figlio (siete avvertite: non sarà impresa semplice!). Oltre a lui, devono essere fisicamente presenti entrambi i genitori muniti di un valido documento e, se uno dei due non può, è necessario un atto di assenso compilato e firmato dal genitore assente e una fotocopia del suo documento di identità.

Ricordate di specificare se volete che la carta d’identità sia valida per l’espatrio in Europa. La validità è di 3 anni fino ai 3 anni del vostro bimbo e di 5 anni fino al compimento della maggiore età.