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La pertosse è causata da un batterio chiamato Bordetella pertussis che infetta le cellule epiteliali del tratto respiratorio, causando la classica malattia.

La trasmissione dell’infezione avviene unicamente attraverso il contatto ravvicinato tra un individuo infetto (che ha quindi la malattia, anche in fase iniziale) e un individuo suscettibile (cioè che non ha abbastanza anticorpi per difendersi dalla pertosse).

L’infezione viene trasmessa attraverso le droplets, ovvero piccole goccioline di saliva e muco emesse durante una conversazione o durante uno starnuto o un colpo di tosse.

Non esistono altre modalità di trasmissione conosciute (come ad esempio feci, sangue o altro).

La pertosse è una malattia respiratoria molto contagiosa (con un potenziale di trasmissibilità (R0) tra 12-17) ed il periodo di maggiore contagiosità è quello cosiddetto catarrale, in cui ancora non sono presenti i classici colpi di tosse e la malattia può essere confusa con un semplice raffreddore, oppure una banale infezione delle alte vie respiratorie. L’infezione, infatti, provoca la malattia in oltre l’80% dei contatti stretti del malato. Inoltre, l’80% dei contagi di pertosse nei neonati <1 anno è provocato da un membro della famiglia.

Molto efficace per ridurre la diffusione della malattia è quindi l’adesione al programma vaccinale, sia nei bambini che negli adulti. In particolare, per le donne in gravidanza è fortemente consigliata la vaccinazione anti-pertosse nel terzo trimestre per proteggere i futuri neonati che risultano particolarmente a rischio di complicanze nelle prime settimane di vita, quando sono troppo piccoli per iniziare il ciclo vaccinale.

Bibliografia

  • Weekly epidemiological record Relevé épidémiologique hebdomadaire 28 AUGUST 2015, 90th YEAR / 28 AOÛT 2015, 90e ANNÉE No. 35, 2015, 90, 433–460
  • Red Book 2018-2021 American Academy of Pediatrics XXXI edizione

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.