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lavaggi nasali a neonati e bambini
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I lavaggi nasali sono una pratica semplice e sicura per mantenere le vie respiratorie dei più piccoli libere da muco, polvere e agenti patogeni, aiutarli a respirare meglio, prevenire infezioni e migliorare la qualità del sonno e dell’alimentazione. Se eseguiti in maniera corretta e con la giusta frequenza, rappresentano un valido aiuto per il benessere respiratorio dei bambini, fin dalla nascita.

I lavaggi nasali derivano dalla tradizione ayurvedica e sono stati introdotti nella medicina occidentale alla fine del XIX secolo. In questo articolo esploreremo cosa sono, come farli nel modo giusto e a che età è consigliabile iniziarli. Vedremo anche quali sono i benefici di questa metodica per eliminare il muco dal naso dei nostri figli.

Cosa sono i lavaggi nasali e a cosa servono

Partiamo da due premesse fondamentali. Per i primi 6 mesi di vita i neonati respirano esclusivamente dal naso. Inoltre, fino a circa 3 anni di età, i bimbi non sanno soffiarsi il naso: ci vuole un po’ di tempo per imparare a farlo. È quindi evidente che tenere le cavità nasali pulite è molto importante per evitare alcuni disturbi.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, l’uso regolare di soluzioni saline per i lavaggi nasali contribuisce a ridurre la frequenza delle infezioni respiratorie. Il ristagno di muco infatti può avere ripercussioni negative quali:

  • ostruzione delle vie aeree: il muco può bloccare la respirazione, specialmente nei neonati, che respirano principalmente attraverso il naso.
  • Infezioni: il muco stagnante può essere terreno fertile per batteri e virus, favorendo infezioni delle vie respiratorie alte (raffreddori, otiti, sinusiti) e basse (ad esempio, la bronchiolite, che colpisce prevalentemente i lattanti).
  • Difficoltà di alimentazione: un naso ostruito può rendere difficile l’allattamento al seno o con il biberon.
  • Disturbi del sonno: la congestione nasale può compromettere la qualità del sonno del bambino, causando risvegli, disagio e agitazione.

I lavaggi nasali consistono nell’irrigare le cavità nasali con una soluzione fisiologica, solitamente a base di acqua salina, per rimuovere il muco, le impurità e gli allergeni. Questi lavaggi servono a liberare le vie respiratorie del bambino e a prevenire complicazioni come infezioni o irritazioni.

Il metodo migliore per eliminare il muco dal naso nei bambini sono le soluzioni saline. Ne esistono due tipi differenti. Quelle isotoniche sono le più comuni e hanno una concentrazione di sale dello 0,9% (9 grammi per litro). Quelle ipertoniche invece hanno una concentrazione più alta, fino al 3%, e per le loro proprietà fluidificanti vengono utilizzate quando il muco è più denso. 

Per fare i lavaggi nasali si possono usare una siringa (ovviamente senza ago), i flaconcini monouso (più comodi, ma un po’ meno efficaci perché la pressione è più bassa) o gli spray (per i più grandicelli).

A volte al lavaggio si associa anche l’aspirazione del muco attraverso una pompetta (manuale o meccanica). Il suo utilizzo però è controverso e alcuni pediatri lo sconsigliano perché poco utile e inoltre può causare traumi alle mucose.

Come fare bene i lavaggi nasali ai bambini

Fare i lavaggi nasali può sembrare complicato all’inizio, anche perché è un’esperienza non particolarmente amata dai bambini, soprattutto i più piccolini. Seguendo alcuni semplici passaggi, pian piano diventerà un’operazione di routine:

  • preparazione del materiale: bisogna assicurarsi di avere a portata di mano la soluzione salina fisiologica, un fazzoletto o una mussola di cotone per asciugare naso e viso.
  • Lavarsi le mani.
  • Posizione corretta: distendere il bambino su una superficie sicura e stabile, sdraiato su un fianco. Questa posizione permette al liquido di attraversare le narici. I neonati invece vanno tenuti a pancia in su con la testa girata di lato.
  • Instillazione della soluzione: con una mano tenere delicatamente ferma la testa del bambino e con l’altra introdurre alcune gocce o spruzzi di soluzione nella narice superiore. Il liquido fuoriuscirà dal lato opposto.
  • Eventuale aspirazione del muco: usare la pompetta per aspirare il muco sciolto dalla narice.
  • Ripetizione nell’altra narice.
  • Se necessario, effettuare nuovamente il lavaggio fino a quando il naso non è libero da ostruzioni.

La soluzione fisiologica dovrebbe essere a temperatura ambiente. In inverno, se è troppo fredda, potrebbe infastidire ulteriormente il bambino. È buona norma quindi riscaldarla un po’ mettendo la siringa o la fialetta sotto il getto di acqua calda del rubinetto.

A che età cominciare i lavaggi nasali?

I lavaggi nasali possono essere fatti ai neonati. Come abbiamo detto, respirano prevalentemente attraverso il naso e, in caso di congestione, possono incontrare difficoltà a respirare, ad alimentarsi adeguatamente e a dormire serenamente. Secondo le linee guida pediatriche, i lavaggi nasali sono sicuri ed efficaci anche per i lattanti, a patto di usare prodotti adatti e di seguire le raccomandazioni del medico. I lavaggi sono indicati prima della poppata, di andare a letto e di fare l’aerosol.

Dai primi mesi di vita, i lavaggi possono essere effettuati ogni volta che il bambino ha il naso chiuso. Non si deve però esagerare, poiché un uso eccessivo potrebbe provocare l’effetto inverso e irritare le mucose nasali. Il muco normalmente presente nel naso ha un effetto protettivo dall’aggressione di virus, batteri, polveri, agenti allergizzanti e così via. Quindi, se non è eccessivo, non va eliminato.

Fonti

  • Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
  • Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer
  • IRCCS Giannina Gaslini
  • Journal of Allergy and Clinical Immunology
  • Pediatric Guidelines on Nasal Irrigation