Contents
- Quando fare il primo bagnetto?
- Con quale frequenza fare il bagnetto ai neonati
- Qual è il momento giusto della giornata per il bagnetto?
- Come fare il bagnetto in sicurezza
- Temperatura dell’acqua
- Prodotti delicati per la pelle
- Quanto dovrebbe durare il bagnetto?
- Il bagnetto occasione di relax e legame coi genitori
- Creare una routine rilassante
- Stimolare i sensi del bambino
- Bagnetto e malattie: cosa fare?
Il bagnetto è un dolcissimo quanto temuto momento per i neogenitori: dalla vaschetta appropriata alla corretta temperatura dell’acqua, questa coccola rappresenta una delle prime occasioni di condivisione e creazione del legame familiare subito dopo l’arrivo del bimbo, spesso accompagnata da dubbie paure per mamme e papà alle prime armi.
Quando fare il primo bagnetto al neonato? Quanto spesso bisogna lavarlo? Cercheremo di dare le giuste risposte a queste e altre domande che i neogenitori si pongono sulla corretta igiene del bimbo appena venuto al mondo.
Quando fare il primo bagnetto?
Uno dei quesiti più comuni è quando fare il bagnetto al neonato una volta portato a casa; in linea di massima è consigliabile attendere la caduta del moncone ombelicale e la successiva guarigione e cicatrizzazione completa della ferita: infatti, bagnarla anzitempo potrebbe veicolare microrganismi e provocare infezioni al piccolo.
La caduta del moncone ombelicale avviene generalmente 10-14 giorni dopo la nascita del bimbo. Nel frattempo, potete provvedere all’igiene del vostro neonato passandogli una spugna umida su tutto il corpo, avendo estrema cura di non bagnare la zona ombelicale, per favorire una guarigione rapida.
Con quale frequenza fare il bagnetto ai neonati
La pelle dei neonati è molto delicata, dunque non è necessario fare loro il bagnetto ogni giorno o potrebbe seccarsi eccessivamente; due o tre bagnetti la settimana sono più che sufficienti per mantenere pulito il bambino, a meno che non ci siano particolari necessità come un rigurgito o cambi pannolino che richiedono una pulizia extra.
Se però il vostro bimbo dovesse vivere l’esperienza del bagnetto con disagio, il consiglio è diradare la frequenza e prediligere l’igiene con un panno inumidito, evitando il più possibile l’immersione completa in acqua.
Qual è il momento giusto della giornata per il bagnetto?
Non esiste un momento ideale durante la giornata per fare il bagnetto al neonato; è però opportuno stabilire il tempo da dedicare alla cura dell’igiene in base alle vostre abitudini e alla vostra routine familiare.
Molti preferiscono fare il bagno al bambino nelle ore serali, per favorire il suo rilassamento nelle fasi precedenti alla nanna, altri dopo il riposino pomeridiano: insomma, il momento del bagnetto deve essere quello che risulta più comodo per mamme e papà, in modo da poter dedicare a questa dolce attività tutta l’attenzione e il tempo di cui necessita.
Ma è possibile fare il bagnetto al neonato dopo il latte? In linea generale questo non comporta problemi, tuttavia è raccomandabile far passare un po’ di tempo per favorire la digestione ed evitare rigurgiti.
Come fare il bagnetto in sicurezza
La sicurezza deve essere una priorità durante il bagnetto. Ad esempio, assicuratevi di avere tutto a portata di mano e di non lasciare mai vostro figlio da solo, neanche per pochissimi minuti: può essere molto pericoloso. Ecco quindi alcuni consigli per assicurarsi che il bagno avvenga senza rischi.
Temperatura dell’acqua
La temperatura dell’acqua dovrebbe essere di circa 36-37°C, per garantire il massimo comfort al neonato. Potete utilizzare un pratico termometro da bagno per essere certi della temperatura o in alternativa si può verificare l’acqua immergendovi il gomito: deve risultare piacevolmente tiepida, non calda.
Prodotti delicati per la pelle
Come già accennato, la pelle dei bimbi appena nati è estremamente sensibile; quindi, è importante scegliere i prodotti per il bagnetto del neonato migliori, preferibilmente ipoallergenici, senza profumi e con pHfisiologico (compreso fra 5 e 5.5): a questo proposito, il consiglio è di acquistare prodotti oleosi invece che quelli schiumogeni.
Vedrete che detergenti naturali o specifici per neonati aiuteranno a mantenere la pelle morbida senza causare irritazioni.
Quanto dovrebbe durare il bagnetto?
Un bagnetto non dovrebbe durare troppo a lungo, soprattutto nei primi mesi di vita. Una durata di 5-10 minuti è generalmente sufficiente per lavare il bambino e garantire che l’acqua non si raffreddi.
Quando il piccolo crescerà e inizierà a godersi il bagno, si potranno introdurre alcuni giochi: questo renderà l’esperienza più interattiva e stimolante, come vedremo più avanti.
Il bagnetto occasione di relax e legame coi genitori
Oltre all’aspetto igienico, il bagnetto del neonato può diventare una speciale attività volta al relax e al legame con i genitori. Con una routine costante, il bambino imparerà a riconoscere il bagno come un momento di tranquillità: andiamo a scoprire i trucchi per rendere la cura dell’igiene una delle fasi della giornata di condivisione più intima fra mamme, papà e bimbi.
Creare una routine rilassante
Integrare il bagnetto in una routine serale, seguito da un massaggio con una crema idratante per neonati, può favorire il rilassamento e migliorare la qualità del sonno. Questa routine aiuterà il bambino a capire che è quasi ora di dormire, creando un ambiente tranquillo, silenzioso e sereno.
Stimolare i sensi del bambino
Durante il bagno, i genitori possono stimolare i sensi del neonato attraverso il contatto con l’acqua, il suono dell’acqua che scorre e l’uso di giochi per il bagnetto, come le classiche paperelle di gomma e gli oggetti galleggianti e sonori: queste esperienze sensoriali contribuiscono allo sviluppo del bambino e rafforzano il legame affettivo, oltre a donare divertimento ed allegria a tutta la famiglia!
Bagnetto e malattie: cosa fare?
Un’altra domanda frequente fra i neogenitori è se sia possibile fare il bagnetto al neonato con la febbre o il raffreddore. Nel primo caso, un bagnetto breve con acqua tiepida può essere utile per rinfrescare il bambino, ma è importante evitare temperature troppo basse o troppo alte. Se il piccolo ha il raffreddore, il bagno può comunque essere fatto, ma è fondamentale asciugarlo rapidamente e mantenere la stanza calda.
In caso di malattie esantematiche, molti genitori si chiedono se, ad esempio, con la scarlattina si può fare il bagno: la risposta dipende dalle condizioni del bambino e dal parere del pediatra. In generale, è meglio non fare bagni caldi in presenza di irritazioni cutanee o febbre alta, e consultare sempre un medico per ulteriori indicazioni.
Fonti
- Ministero della Salute
- Ospedale Bambino Gesù
- Fondazione Veronesi
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.