In passato, circolavano notizie esageratamente preoccupanti riguardo la presenza degli animali domestici in casa durante la gravidanza. Per paura di contrarre malattie, ad esempio, gatti e cani venivano allontanati dall’abitazione quando la donna aveva la certezza di essere in dolce attesa. Per fortuna, grazie alla sempre più crescente divulgazione di informazioni da parte di medici ed esperti del settore, molti di questi tabù sono stati sfatati.
Le famiglie che aspettano un bimbo ed hanno animali domestici non hanno nulla di cui preoccuparsi: tutte le malattie che possono potenzialmente colpire cani e gatti, infatti, non sono in alcun modo trasmissibili agli esseri umani. Gli agenti patogeni sono specie-specifici, ossia causano insorgenza di patologia in una sola specie.
L’unica malattia che può essere trasmessa alla futura mamma e di conseguenza al feto è la toxoplasmosi (leggete anche questo post), ma bastano davvero dei semplici accorgimenti per non correre alcun rischio. Il toxoplasma è un parassita dei gatti e viene eliminato attraverso le feci in forma di ovocisti che contaminano l’ambiente esterno.
La cosa fondamentale è che la donna non li ingerisca. Ma è praticamente impossibile che lo faccia. Il gatto, infatti, si ammala di toxoplasmosi tramite ingestione di carne cruda contaminata dal protozoo e poi lo elimina nelle feci sotto forma di cisti. Queste ultime, però, non sono ancora attive: per diventarlo e trasformarsi in un mezzo “nocivo” di trasmissione della malattia devono trascorrere da uno a quattro giorni.
Il contagio con l’essere umano quindi potrebbe avvenire solo dopo ingestione di queste ovocisti “c-attive”. Come si può ben capire, la possibilità che un gatto domestico sia veicolo di infezione è molto remota: in primis perché un felino alimentato con cibo industriale altamente controllato difficilmente può entrare a contatto con carne infetta. In secondo luogo, la pulizia giornaliera della lettiera consente la rimozione costante delle deiezioni feline e questo non concede alle ovocisti il tempo necessario per essere pericolose.
Per questi motivi, la presenza di gatti in casa non rappresenta in alcun modo un rischio per la salute della donna incinta; è bene, comunque, che la futura mamma si preoccupi di indossare guanti monouso durante la pulizia della lettiera o, ancora meglio, deleghi il compito ad un altro membro della famiglia, proprio per evitare ogni tipo di contatto con feci potenzialmente infette.
Restando in tema di animali domestici, la presenza di “fido” invece può addirittura aiutare la donna incinta a mantenersi in forma grazie alle passeggiate all’aria aperta che aiutano umore e circolazione. Il cane (ma questo vale in ogni situazione) deve essere correttamente vaccinato (fare attenzioni ai richiami annuali) e sverminato (anche questo da controllare annualmente) e infine bisogna controllare la presenza di parassiti esterni.
In quest’ultimo caso e durante la gravidanza è sempre meglio lo faccia qualcun altro in famiglia. Con queste tre semplici precauzioni e con una corretta igiene quotidiana non solo il cane “avverte i cambiamenti ormonali e difende la propria padrona dal mondo esterno” ma protegge il proprio ruolo di amico fedele e di compagnia.