A cura di Alessandra Messana
I motivi per raccogliere e conservare il latte materno possono essere tanti: la mamma che torna al lavoro oppure la necessità di assumere alcuni farmaci che potrebbero interferire con la qualità del latte; anche un seno troppo pieno o, molto semplicemente, la sanissima abitudine di uscire ogni tanto col partner e lasciare quindi il piccolo coi nonni o la tata.
Conservare il latte materno si può fare, anche se è necessario che ciò venga fatto nei modi e nei tempi corretti, affinché continui a rappresentare l’alimento ideale del vostro bambino. A temperatura ambiente, il latte materno si conserva per 6 ore, dopodiché deve essere consumato immediatamente. Riponetelo in frigorifero subito dopo che lo avete tirato. Alla temperatura di 4°C (quella del frigo appunto) si mantiene per massimo 5 giorni.
Non mettetelo nello sportello del frigo (aprendolo e chiudendolo in continuazione, il freddo potrebbe non essere costante e alterare il latte), ma nella parte più fredda. Se pensate di non usarlo in 5 giorni, conservatelo nel congelatore (-18°C): rimarrà intatto per 6 mesi.
Per scongelare il latte materno, toglietelo dal freezer 24 ore prima di quando vi serve per la poppata e lasciatelo scongelare in frigo. Se però per qualche motivo avete fretta, mettete il contenitore sotto il getto di acqua del rubinetto, fredda o tiepida (comunque non superiore ai 37 gradi). Non utilizzate acqua calda perché potrebbe modificare le proprietà del latte. Vietato scongelare nel forno a microonde, sul fuoco o con acqua bollente.
Il latte scongelato non può più essere ricongelato: si conserva in frigo per 24 ore se il contenitore è chiuso, 12 ore se invece è stato aperto. Il latte scaldato e non utilizzato non va dato al bambino, ma ecco come potete non sprecarlo. Versatelo nell’acqua del bagnetto: renderà la pelle morbida e vellutata.
Per la conservare il latte materno in frigorifero o nel freezer si possono utilizzare appositi contenitori oppure pratici sacchettini. Ricordate di non riempirli completamente, ma solo per due terzi perché, congelandosi, il latte poi si espande. È importante ricordare di apporre un’etichetta con la data di estrazione del latte, così saprete regolarvi per la “scadenza”.
Ricordate di utilizzare il latte con il seguente ordine temporale: il colostro in ordine di spremitura (quindi usate prima quello che avete raccolto più in là nel tempo e dopo quello più recente); il latte tirato recentemente (4 ore) e non refrigerato; latte refrigerato; latte congelato in ordine di spremitura.