Tradizionalmente il primo cibo con cui vengono a contatto i bambini dopo il latte – materno o in formula – è la frutta. Vero è che l’autosvezzamento, ora molto in voga, ha di fatto cancellato il classico “calendario” per l’introduzione graduale dei cibi. Ma è anche vero che chi segue un normale svezzamento “a tappe”, intorno ai 5-6 mesi comincia sempre con un frutto.
All’inizio, la frutta non sostituisce alcun pasto. Diventa piuttosto un “intermezzo” tra quelli principali per far sì che il bimbo, abituato al seno o al biberon, cominci a sperimentare anche il cucchiaino. Insomma, è una sorta di training prima delle pappe vere e proprie.
Frutta fresca oppure omogeneizzato confezionato? Questo è il dilemma! Sicuramente la prima, soprattutto se offerta cruda, è piena di importanti proprietà nutritive. Il secondo invece ha una consistenza più morbida, senza pezzettini o grumi che possono infastidire il piccolo, ed è anche più dolce, quindi più appetibile. A voi quindi la scelta.
Con quale frutta iniziare? Mela, pera e banana sono i primi che in genere si propongono all’inizio dello svezzamento. L’importante è che siano ben maturi e che scegliate i tipi meno aspri. La mela Golden, ad esempio, quella “gialla”, è indubbiamente la più dolce. Così come le pere Williams piuttosto della Kaiser. Le banane non devono essere né troppo acerbe (il gusto potrebbe non essere di particolare gradimento), ma neanche estremamente “cotte” (avete presente quando diventano marroni?).
Per quanto riguarda mele e pere, sbucciatele e grattugiatele poco prima di servirle al vostro bambino per evitare che la polpa si ossidi, diventando nera. Non spremete limone (troppo forte) e non aggiungete zucchero (non si dà ai bambini molto piccoli). Usate una grattugia per la frutta in vetro oppure in plastica. Dopo averla sbucciata, la banana va tagliata a pezzi e schiacciata con un forchetta.
Consiglio anti stitichezza. Se il vostro bimbo ha difficoltà ad evacuare, proponete la frutta cotta, che ha proprietà lassative. Potete cuocerla intera in forno o nel microonde oppure sbucciata e tagliata a pezzi in un pentolino con poca acqua.