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orticaria nei bambini
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L’orticaria nei bambini è un’eruzione cutanea molto comune che si manifesta con la comparsa improvvisa di macchie rosse con una parte centrale più chiara, rilevate e pruriginose. Questi pomfi possono apparire su qualsiasi parte del corpo, con grande preoccupazione dei genitori, soprattutto quando avviene per la prima volta. Quasi sempre però non c’è nulla di allarmante.

Il nome orticaria fa automaticamente pensare all’ortica: il contatto con questa pianta estremamente urticante dà all’incirca gli stessi sintomi. Esistono due forme principali di orticaria: acuta (dura meno di 6 settimane e può essere recidivante, cioè presentarsi ripetutamente) o cronica (ha una durata più lunga, è più rara e nella metà dei casi guarisce entro i 3 anni). La prima forma è molto più frequente, soprattutto nei primi 5 anni.  

In questo articolo vedremo cosa provoca questo disturbo della pelle, come riconoscerlo, cosa evitare a tavola, le possibili cure e i consigli per renderlo più sopportabile.

Cosa fa venire l’orticaria ai bambini: le cause

L’orticaria nei bambini può dipendere da diverse cause, che variano da infezioni virali a reazioni allergiche (anche se, a differenza di ciò che comunemente si pensa, sono meno diffuse). Spesso, il sistema immunitario dei più piccoli risponde in maniera eccessiva a certi stimoli, rilasciando una sostanza chiamata istamina, che provoca i caratteristici segni dell’orticaria. C’è da sottolineare però che in più della metà dei casi, l’orticaria è idiopatica, cioè non si sa cosa la scateni.

Tra le cause più ricorrenti troviamo le infezioni. È frequente che i bambini sviluppino orticaria in seguito a stati infettivi a carico delle alte vie respiratorie o dell’apparato gastrointestinale. È difficile individuare quali sono i virus responsabili perché sono parecchi.

Ecco un elenco di alcune delle cause dell’orticaria acuta:

  • infezioni virali (adenovirus, virus respiratorio sinciziale, herpesvirus).
  • Infezioni batteriche (ad esempio, lo streptococco può causare la scarlattina, che ha una manifestazione cutanea come quella dell’orticaria).
  • Allergie alimentari.
  • Punture di insetti.
  • Contatto con allergeni (peli di animali, polline, acari della polvere, muffe).
  • Farmaci (antibiotici, antinfiammatori).
  • Sbalzi di temperatura (orticaria da freddo o da caldo).
  • Stress emotivo.
  • Reazioni a prodotti per la pelle (saponi, lozioni, detergenti).
  • Esposizione al sole o alle lampade UV.
  • Sfregamento o compressione della pelle (ad esempio a causa degli elastici dei vestiti).
  • Sudorazione.

Per quanto riguarda l’insorgenza dell’orticaria cronica, possono essere coinvolti meccanismi come lo sfregamento, i raggi solari etc. Più raramente le cause vanno ricercate nella parassitosi intestinale (ossiuri), in malattie reumatologiche, patologie delle ghiandole endocrine o autoimmuni, tumori.

Come si fa a capire se è orticaria?

Capire se un bimbo ha l’orticaria non è sempre immediato, poiché alcune eruzioni cutanee possono somigliare ad altri disturbi dermatologici, ad esempio la rosolia dei bambini. Tuttavia, ci sono alcuni segnali tipici che possono aiutare a identificarla:

  • pomfi rossi e rialzati: queste lesioni cutanee possono variare di dimensioni (da qualche millimetro a diversi centimetri) e sparire per poi riapparire in altre zone del corpo (hanno andamento fugace e migrante). Possono essere isolati oppure confluenti.
  • Prurito: l’orticaria è generalmente molto pruriginosa, talvolta accompagnata da bruciore.
  • Durata variabile: i pomfi possono durare da poche ore a diversi giorni, ma solitamente non lasciano segni permanenti sulla cute.

A volte l’orticaria può colpire anche le mucose o gli strati più profondi della pelle, che si gonfiano. È il cosiddetto angioedema, che colpisce per esempio labbra e palpebre.

L’orticaria allergica ha caratteristiche specifiche: inizia entro un’ora dall’esposizione all’allergene; si verifica ogni volta che avviene il contatto con il cibo o la sostanza; scompare entro qualche ora, cioè quando l’allergene viene eliminato dall’organismo.

Se l’eruzione cutanea si accompagna a sintomi respiratori, gonfiore del viso o della lingua o difficoltà a deglutire, è essenziale consultare immediatamente un medico, poiché potrebbe trattarsi di una reazione allergica grave (anafilassi) che può portare anche ad un pericoloso stato di shock. È opportuno chiamare il pediatra anche se il prurito è così insistente da non far dormire il bambino oppure se la reazione è avvenuta dopo l’ingestione di un alimento o la puntura di un insetto.

I cibi da evitare

Come abbiamo accennato in precedenza, le allergie alimentari sono una causa di orticaria nei bambini. Fino ai 2 anni, l’orticaria acuta è provocata più spesso dal latte. Dopo questa età i cibi più frequentemente coinvolti includono:

  • uova.
  • Frutta secca, specialmente a guscio (noci, nocciole, mandorle).
  • Pesce e crostacei.
  • Soia.
  • Frumento.
  • Legumi.

Rispetto a quelli cotti, i prodotti freschi sono coinvolti più spesso nelle reazioni allergiche. Quando si sospetta che un alimento possa essere la causa dell’orticaria, è utile escluderlo dalla dieta e reintrodurlo gradualmente sotto la supervisione di un medico o di un allergologo.

La cura per l’orticaria

Nella maggior parte dei casi, l’orticaria nei bambini è una condizione temporanea e autolimitante, che tende a risolversi senza trattamenti specifici, specie se acuta. Per alleviare i sintomi e il prurito, esistono alcune opzioni terapeutiche:

  • antistaminici: sono i farmaci più utilizzati per controllare il prurito e ridurre i pomfi. Sono sicuri, ma vanno somministrati sotto indicazione medica.
  • Corticosteroidi: in casi gravi o persistenti, il medico potrebbe prescrivere corticosteroidi per breve tempo, per diminuire l’infiammazione.
  • Rimedi naturali: applicare impacchi freddi o lozioni lenitive può aiutare a calmare il prurito e a ridurre l’irritazione della pelle.

È importante non somministrare farmaci senza una prescrizione medica, soprattutto nei più piccolini. Inoltre, sono sconsigliati gli antistaminici locali (pomate o unguenti) perché aumentano il rischio di ipersensibilizzazione o possono peggiorare la situazione.

Per migliorare la sintomatologia è utile:

  • far indossare al bambino abiti comodi in cotone o altre fibre naturali.
  • Lavare i bimbi con acqua tiepida.
  • Evitare i saponi o altri detergenti, ma preferire l’amido di riso.
  • Tenere le unghie corte e cercare di non far grattare il piccolo.

Quanto dura l’orticaria nei bambini

L’orticaria acuta, ovvero quella che compare improvvisamente e dura meno di sei settimane, è la forma più comune nei bambini. Di solito, i sintomi si risolvono entro poche ore o giorni. Se l’orticaria persiste oltre le sei settimane, è cronica e richiede un’ulteriore valutazione da parte di uno specialista.

Fonti

  • Ospedale Pediatrico Bambino Gesù
  • Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica (SIAIP)
  • Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS
  • American Academy of Dermatology
  • European Academy of Allergy and Clinical Immunology (EAACI)