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Paura del buio bambini
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È fra le paure più diffuse fra i bambini, compare generalmente intorno ai due-tre anni e, a volte, può accompagnare chi ne soffre per tutta la vita: è la acluofobia, meglio nota come paura del buio.

Vediamo insieme cosa può provocarla, come si manifesta e alcuni utili consigli e strategie per aiutare i piccoli a superare l’angoscia, evitando che si tramuti in una fobia invalidante e regalando ai bimbi il riposo sereno che meritano.

Quando si sviluppa la paura del buio?

Generalmente, la paura del buio nei bambini comincia a svilupparsi fra i due e i cinque anni e tende a risolversi spontaneamente man mano che crescono.

L’inizio di questa problematica coincide con la presa di coscienza da parte del bambino della separazione che avviene dai genitori nelle ore notturne; inoltre, comincia a rendersi conto del fatto che, addormentandosi, non ha controllo e consapevolezza di ciò che gli accade intorno nel frattempo e ciò genera in lui preoccupazione.

Perché i bambini hanno paura del buio?

Partendo dal presupposto che l’inquietudine derivante dal buio è largamente diffusa nella popolazione adulta e non solo fra i più piccini, in quanto emozione primitiva connessa alla conservazione della specie, come abbiamo accennato la paura del buio nei bambini ha inizio prevalentemente intorno ai tre anni e deriva da alcuni aspetti:

  • ansia dell’abbandono: i bambini che hanno paura del buio temono la separazione dalla mamma e dal papà, o comunque dalla figura adulta di riferimento, durante le ore del riposo notturno;
  • la paura del buio nei bambini deriva dalle fantasie connesse alle tenebre e da ciò che non si riesce a vedere e dunque a controllare: il timore di mostri e creature pericolose nascoste nel buio è strettamente legato a questa angoscia;
  • ansia derivante dal mancato controllo, nella fase di sonno, su ciò che succede intorno a noi: il bambino, dopo i tre anni, inizia a percepire la differenza fra sonno e veglia e spesso può preoccuparsi che “qualcosa cambi” intorno a lui mentre è addormentato.

Come si manifesta la paura del buio?

La paura del buio nei bambini può assumere diverse forme e dunque manifestarsi in modi differenti; questo dipende dall’età del bimbo, dalla sua indole e da come i genitori affrontano la situazione.

Generalmente, i bambini che hanno paura del buio tendono a manifestarlo con:

  • pensieri o fantasie su mostri o altri esseri e creature, per loro, pericolose (emblematico: il lupo cattivo); in questo caso si parla di manifestazioni di tipo cognitivo;
  • bisogno continuo di rassicurazione e vicinanza fisica da parte dei genitori o della figura di riferimento; queste sono manifestazioni di tipo comportamentale;
  • sudorazione, irrigidimento, sensazione di nodo alla gola, mal di pancia: sono i sintomi delle manifestazioni di tipo fisiologico.

Come aiutare un bambino che ha paura del buio?

A questo punto vi starete sicuramente chiedendo come superare la paura del buio nei bambini. Esistono comportamenti o strategie adatti a fronteggiare la situazione evitando che degeneri in ansia costante o, peggio, che i piccoli sviluppino una vera e propria fobia?

L’atteggiamento vincente durante la fase di paura del buio è essere accoglienti e costruttivi: sospendete il giudizio, non minimizzate i sentimenti che prova il vostro bambino poiché quello che per voi è qualcosa di normale, per lui in questo momento è fonte di forte agitazione. Parola d’ordine: empatia!

Ecco alcuni consigli su come affrontare la paura del buio in modo costruttivo:

  • lasciare il bimbo libero di esprimere il suo disagio, ascoltandolo senza giudicare;
  • fargli percepire la vostra vicinanza fisica ed emotiva nei momenti immediatamente precedenti la nanna, che in genere coincidono con la maggiore manifestazione del disagio derivante dalla paura del buio;
  • ricorrere a ninne nanne e filastrocche: stabilire una routine sonora rilassante sempre uguale potrebbe aiutarlo e rassicurarlo quando deve andare a dormire;
  • valutate l’acquisto di libri sul tema paura del buio: in commercio ce ne sono davvero moltissimi. Scegliete i titoli più adatti in base all’età e vedrete che la lettura si rivelerà una vostra valida alleata;
  • potreste ricorrere all’uso di lucine notturne, concordando durata e modalità di accensione col vostro bambino: questo lo aiuterà a responsabilizzarsi, dandogli qualcosa da controllare e che lo aiuti a superare la paura del buio gradualmente;
  • ultimo ma non meno importante, l’oggetto transizionale, cioè un pupazzo, un peluche o un doudou: lasciate che il vostro piccolo scelga il suo “compagno di nanne”; lo aiuterà sicuramente a gestire il momento in cui deve mettersi a letto e, di conseguenza, la vostra assenza.