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bambino prepara dolci pasquali
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Siete dei genitori originali anche in cucina? Amate coccolare i vostri figli con dolci delizie handmade? Per Pasqua non avete che l’imbarazzo della scelta. Tanti i dolci pasquali dedicati ai più piccini, colorati e gustosi che colpiranno la loro fantasia e vi faranno vincere qualche battaglia contro le quasi mitologiche (ma irritanti) uova di cioccolato.

La scelta del dolce da fare per Pasqua e Pasquetta (ma sì, crepi l’avarizia), al di là delle ovvie preferenze di gusto, dipenderà dal vostro livello di bravura ai fornelli e dalla passione verso le ricette tradizionali molto patriottiche o le novità d’oltreoceano dal respiro internazionale.

Parliamo ad esempio della Carrot Cake (una delle mie preferite): una bontà genuina, tutta americana, adatta anche a palati semplici. Si tratta di una torta a base di carota, perfetta per la stagione primaverile appena arrivata. Occorre lavorare le uova con lo zucchero, poi con le carote; bisogna aggiungere noci o mandorle, farina e lievito. Se anche la vostra prole si diverte ad impastare dolci e dolcetti, ecco che potete metterla al lavoro usando la pasta di zucchero. Una decorazione a base di carotine sarebbe perfetta, no?

Se invece in cucina, specie per i dolci pasquali, preferite la dimensione nostrana, rapida e facile, le Scarcelle pugliesi fanno al caso vostro: servono farina, uova, zucchero, vanilina, un pizzico di sale e il lievito. Si versa tutto insieme e si lavora l’impasto. Dopo aver aggiunto un po’ di olio d’oliva e il latte, continuare a lavorate il composto fino renderlo morbido.

Ed è a questo punto che i bimbi possono aiutarvi e scatenare la fantasia! Il tipo di pasta permette di realizzare qualunque forma e poi di decorarla a piacere: quindi via a coniglietti, colombe, pulcini, tocchi di colore, zuccherini, mandorle. Poi, al centro di ciascuna formina, appoggiate un uovo che verrà bloccato con due strisce di pasta messe a croce e infine spennellate le Scarcelle con del tuorlo. Vanno infornate a 180° per 15-20 minuti in base allo spessore della forma scelta.

Se per i dolci pasquali in casa vostra, però, regna la legge del dessert a forma di uovo e per giunta di cioccolato, potete usare piccoli escamotage, diciamo dei compromessi culinari, utili per evitarne un eccessivo consumo. Parliamo di medio-piccole uova di cioccolato (meglio se fondenti, ma capisco la penalità di partenza contro quelle al latte o bianco), aperte, ripiene di biscotti spezzettati (savoiardi o pavesini) precedentemente bagnati con il liquido di fragole tagliate a pezzi e zuccherate. L’uovo fungerà da barchetta, farà da base alla frutta, ai biscotti e, se proprio siete dei super golosi patentati, anche alla panna montata mescolata con lo zucchero rimasto.

Una bontà tutta meridionale è invece la Pastiera Napoletana, ricetta più complessa, che si presta bene anche ad una dimensione più leggera sostituendo il latte di soia a quello vaccino. Il segreto di una delle più famose ricette partenopee è la frolla. Bisogna amalgamare la farina, un uovo, il burro e lo zucchero e, dopo aver ottenuto un composto liscio, dedicarsi al ripieno composto da grano saraceno, latte (anche di soia), burro, scorza grattugiata di agrumi (limoni e arance). Questi ingredienti vanno cotti per dieci minuti (in un pentolino).

Nel frattempo si rendono omogenei lo zucchero, la ricotta, le uova, i canditi, la vaniglia e i fiori d’arancio e il composto che, come dicevamo, se fatto bene è la chicca di questo dolce. Si stende la pasta su uno stampo, si versa tutto, si piegano i bordi, si decora con delle strisce e si inforna a 180° per 40 minuti.  Sebbene il procedimento non sembri lasciar spazio al divertimento dei più piccoli, le strisce decorative e la bontà della Pastiera saranno per loro il giusto regalo.

Ma il segreto dei dolci pasquali che siano muffin inglesi o pasta sfoglie tricolori è racchiuso nelle forme. Ben si sa che i bimbi amano quelle semplici, colorate, riconoscibili. Coniglietti, pulcini, nuvole, fiori, cestini, pecorelle, colombe li faranno sorridere e divertire e se anche loro hanno preso parte al processo produttivo fatto in casa, di certo, ne saranno fieri. I momenti di amore e di allegria non si dimenticano mai. E se poi queste prelibatezze rispondono al vero anche la pancia ringrazierà.