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L’acqua, considerata dalla medicina cinese “la radice della vita”, oltre a essere un elemento fondamentale per ogni essere vivente, può trasformarsi nel luogo più naturale in cui far giocare il proprio bambino: la piscina. I nove mesi vissuti dentro il liquido amniotico rappresentano per i neonati un ricordo di protezione, una condizione di normalità; allo stesso modo portare i neonati in piscina può diventare una dimensione divertente in cui non solo il bimbo ma anche i genitori vivono momenti gioiosi di relax.
Perché portare i neonati in piscina
In generale, a meno che non esistano delle condizioni particolari (e nel qual caso è bene consultare il proprio pediatra), portare i neonati in piscina e sperimentare dei “giochi” in acqua è soltanto un’esperienza piacevole. Ad oggi molte strutture offrono spazi adatti ai corsi neonatali con vasche più piccole e temperature adeguate (intorno ai 37 gradi); strutture che solitamente accettano i piccoli a partire dai sei mesi di vita o comunque dopo le prime vaccinazioni.
L’obiettivo di tali corsi non è certo quello di insegnare gli stili olimpici: l’acqua servirà piuttosto allo sviluppo motorio, scheletrico e respiratorio del neonato il quale imparerà a galleggiare proprio perché si diverte. Questo non esclude che, nel tempo, apprezzerà l’elemento acqua sempre di più e saprà “muoversi” con l’aiuto di salvagenti o anche da solo.
Non tutti i bambini però amano l’acqua così come non tutti i genitori pensano alla piscina come luogo piacevole e motivante. Può capitare, ad esempio, che alcuni neonati siano intimoriti dai rumori di un ambiente non noto e non si sentano a proprio agio: in questo caso non bisogna forzarne i tempi. Alcuni studi internazionali ad esempio consigliano di aspettare l’anno di età dei bimbi per evitare possibili rischi sanitari legati alla presenza di prodotti disinfettanti e/o di cloro nell’acqua.
Come scegliere la piscina per neonati
Ciò apre una riflessione sull’importanza dell’igiene che riguarda tutti i frequentatori delle piscine: la pulizia dei locali in cui si svolgono i corsi di nuoto e di acquaticità è una doppia condizione imprescindibile nella scelta di una “buona” struttura. Il consiglio è quindi quello di verificare di persona la pulizia degli ambienti, la preparazione e l’approccio degli istruttori e la presenza di box e fasciatoi negli spogliatoi.
A prescindere dall’età dei vostri figli, se decidete di portare i neonati in piscina bisogna infatti avere degli spazi comodi per asciugarli e asciugarvi con cura, evitando i malanni di stagione, gli sbalzi di temperatura e i momenti di stress nel caso abbiate fatto una scelta sprovveduta.
Cosa bisogna comprare
L’attrezzatura tecnica per il “nuoto” consiste in: accappatoio, costume, cuffia, ciabatte per la mamma e/o il papà; costume idoneo per la ritenzione di pipì (e non solo), accappatoio, doccia-shampoo delicati, pannolini, un cambio extra per i più piccoli; merende per tutti: dopo la piscina si ha sempre fame e sete!
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.