Contents
- Naso chiuso nei neonati: raffreddore, allergia o influenza?
- Perché il naso chiuso dà fastidio ai neonati
- Liberare il naso chiuso ai neonati con lavaggi nasali
- Come fare i lavaggi nasali ai neonati
- Eliminare il muco con gli spray
- Utilizzare l’aerosol per liberare il naso dei neonati
- Aspirare il muco dei neonati
Confessatelo: ogni volta che sentite che il vostro cucciolo ha il naso chiuso vi sentite male. E non perché probabilmente sta arrivando qualche malanno, ma perché già sapete cosa vi aspetta sul fasciatoio: pianti, strepiti e spericolati tentativi di fuga. Liberare il naso chiuso al neonato ed eliminare il muco però sono due azioni importanti, in modo particolare nei più piccini, che almeno fino ai 3 anni non sanno soffiare il naso. Insomma, sarà pure una specie di “tragedia”, ma non se ne può proprio fare a meno.
Naso chiuso nei neonati: raffreddore, allergia o influenza?
Nei neonati basta veramente poco perché il naso si chiuda. Le cavità nasali infatti sono piccolissime, quindi è sufficiente anche una quantità scarsa di muco che, nella maggior parte dei casi, è trasparente. Vi sarà capitato spesso di sentire il bambino “russare” o fare strani rumori mentre dorme. È un’eventualità piuttosto frequente.
Ma cosa può provocare il naso chiuso del neonato e come distinguere tra raffreddore, allergia o influenza? Vediamolo insieme. Ricordate però che a volte basta solo l’aria troppo secca a far chiudere il naso, anche negli adulti.
Di solito, nel primo mese di vita, difficilmente un bambino si ammala perché è protetto dagli anticorpi che gli ha passato la mamma (e che continua a trasmettergli se allatta). Però può capitare che il piccino entri in contatto con vari virus, magari portati a casa dal fratello maggiore oppure dagli stessi genitori. E arriva il raffreddore dei neonati con la costipazione nasale.
Se oltre al naso chiuso ci sono altri sintomi (febbre alta, malessere, mal di testa etc.), potrebbe invece trattarsi di influenza. È sempre opportuno consultare il proprio pediatra, in particolare per i neonati. In caso di raffreddore, influenza o altri disturbi (come la sinusite) il muco cambia colore e tende al giallo-verde.
Diverso è il caso delle allergie, che però non riguardano i bambini appena nati. In genere, l’allergia è caratterizzata da una produzione molto abbondante di muco trasparente ed è accompagnata da altri segnali, come gli occhi gonfi, arrossati, lacrimosi, prurito, starnuti. Anche in questo caso è meglio parlarne al medico.
Perché il naso chiuso dà fastidio ai neonati
Il naso chiuso è fastidioso già per noi adulti, figuriamoci per un esserino di pochi mesi o settimane. Non fa dormire bene la notte (quando tra l’altro la sensazione di costipazione aumenta), rende difficoltoso l’allattamento e innervosisce i nostri bimbi.
Il muco però non va fatto ristagnare perché può provocare problemi più seri di un banale raffreddore. Ad esempio, se finisce nel canale uditivo può scatenare una otite. Dolorosa e più difficile da curare. Tanto vale quindi armarsi di santa pazienza e autocontrollo e cercare di liberare il naso chiuso. Vediamo come e quali strumenti usare per la cura di naso e orecchie.
Liberare il naso chiuso ai neonati con lavaggi nasali
I lavaggi nasali sono il metodo più comune e semplice per il naso chiuso dei neonati, che però – diciamolo pure francamente – lo detestano. Inutile girarci intorno: non è una bella sensazione, anche se di certo non farete del male a nessuno. Anzi, piuttosto è vero il contrario: lo fate per il loro bene davvero.
Per i lavaggi nasali si può utilizzare la soluzione fisiologica e l’ideale sarebbe riscaldarla un pochino: bastano 37 gradi di temperatura per ammazzare virus e batteri che si annidano nel naso. Usate una comune siringa (ovviamente senza ago!), ma evitate di lasciarla “appesa” nella bottiglia di fisiologica perché questo è il modo migliore per favorire la proliferazione dei batteri. In commercio, ci sono però anche diversi tipi di fialette monouso o di spray.
Come fare i lavaggi nasali ai neonati
E veniamo al dunque. Vi spieghiamo come fare i lavaggi nasali. Mettete il piccolino su un lato sul fasciatoio o comunque una superficie comoda. Irrorate una narice per volta, fin quando vi accorgete che il nasino si è liberato e che il liquido esce dall’altra parte. Probabilmente vostro figlio starà strillando come un matto, ma voi andate avanti. Ripetetevi come un mantra che “lo state facendo per lui”.
Eliminare il muco con gli spray
Contro il naso chiuso del neonato vanno benissimo anche gli spray nasali che, nella maggior parte dei casi, sono a base di acqua marina cui vengono aggiunte altre sostanze che possono aiutare a “disgorgare” il naso, tipo l’acido ialuronico. Chiedete però al vostro pediatra quale scegliere, in particolare se deve essere una soluzione ipertonica o ipotonica (ciò che cambia è la quantità di sali contenuta) perché non si usano indifferentemente.
Utilizzare l’aerosol per liberare il naso dei neonati
Talvolta i lavaggi nasali o gli spray non sono sufficienti a “stappare” i nasini otturati e occorre agire in modo diverso. È praticamente scontato dire che a prescrivere l’aerosol ad un bambino deve essere soltanto il suo pediatra che avrà valutato i pro di questa scelta.
L’aerosol può essere fatto solo con soluzione fisiologica (che viene nebulizzata dall’apparecchio) oppure aggiungendo dei farmaci, ad esempio cortisonici, che aiutano a liberare meglio le vie aeree. Solitamente l’aerosol ai bambini si fa con la mascherina di gomma che copre naso e bocca.
Nei più grandi si può provare un dispositivo che si collega ai normali apparecchi per l’aerosol. È una specie di ampolla che nebulizza la fisiologica o il farmaco in particelle piccolissime che arrivano con delicatezza e in profondità nelle fosse nasali. Rispetto al tradizionale aerosol ha il vantaggio di essere più veloce.
Aspirare il muco dei neonati
Un altro sistema per liberare il naso chiuso ai neonati è costituito dagli aspiratori nasali che consentono di eliminare le secrezioni nasali, appunto aspirandole. Sono dotati di tutti gli accessori per regolare l’intensità dell’aspirazione. Ci sono anche quelli manuali, in cui siete voi ad aspirare da un beccuccio il muco (tranquille: non c’è pericolo che vi arrivi in bocca!).
Gli aspiratori sono molto efficaci, ma i piccini non sempre li amano. Una cosa però è certa: meglio farlo urlare 5 minuti e liberare il naso chiuso che andare incontro alle complicanze del raffreddore!
Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.