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bambino in treno guarda fuori dal finestrino
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Chi di voi da piccolo non è stato affascinato dal treno? Vecchie locomotive, indiani d’America, inseguimenti e spirito di avventura hanno segnato le nostre fantasie di bambini, e come ogni tradizione divertente, anche i nostri figli oggi sono incuriositi dal mondo che si sposta sulle rotaie.

Quali sono i vantaggi di viaggiare in treno con i bambini

Lontane dall’essere alimentate a carbone, le carrozze moderne presentano tutta una serie di comfort adatti a chi desidera più libertà di movimento e la possibilità di gestire la prole con maggiore facilità. Al di là del tipo di treno che si sceglie e del numero di fermate che bisogna affrontare, il “convoglio ferroviario” permette a chiunque di alzarsi dal proprio posto, camminare un po’, andare in bagno quando e quanto si vuole.

A questi vantaggi generali possiamo aggiungere quelli legati ai più piccoli: sul treno i genitori hanno più chance di distrarre il piccolo dai momenti di noia, ad esempio possono colorare e giocare insieme a lui/lei, possono portare e somministrare cibi e bevande in modo veloce; possono sfruttare le aree dedicate alla famiglia sui treni ad alta velocità o a lunga percorrenza: il bar, il wi-fi gratuito, i distributori automatici di snack, addirittura l’area cinema ove presente (ma qui i bimbi devono essere un po’ più grandi).

Viaggiare con neonati

Quando, invece il piccolo ha pochi mesi, è bene prenotare in anticipo – una buona abitudine in verità per chiunque viaggi –, ricordarsi del marsupio o della fascia portabebè e di una copertina contro l’aria condizionata; non lesinare sul numero di pannolini e tutine; sempre un ciuccio di ricambio, vari bavaglini (meglio se usa e getta) e salviettine imbevute.

Il trasporto del passeggino non si paga purché esso venga chiuso e riposto come un qualsiasi bagaglio. Allo stesso modo, cari mamma e papà, pronti e attrezzati coi biberon e col latte in polvere già misurato (fondamentale, se non allattate i vostri cuccioli al seno) e con un termos di acqua calda.

Quanto costa viaggiare in treno con i bambini?

Ma insieme al buon senso e ai piccoli consigli pratici, anche la parte economica ha il suo appeal nella scelta del treno. Di solito i bimbi fino a 4 anni non pagano e questo vale su tutti i treni nazionali; unica condizione: devono semplicemente stare in braccio. Se invece si prende una poltrona anche per loro, sotto i 4 anni, il biglietto avrà una riduzione del 50% del prezzo base; sconto che scende fino al 30% dai 4 ai 15 anni non compiuti.

Alcune compagnie offrono addirittura un servizio di accompagnamento nel caso di minori dai 7 ai 13 anni. Per cui la scelta del treno non solo è comoda, ma diventa anche più economica se si seleziona la giusta offerta: attenzione quindi a confrontare i prezzi delle diverse linee ferroviarie.

Ricordatevi, però, che se il vostro treno è un regionale non avrà comodi fasciatoi né posti numerati e, sperando in un’imminente quanto improbabile gestione giapponese dei viaggi su rotaie, anche la puntualità potrebbe essere a rischio per cui meglio scegliere sempre i treni “full optional” che ignorano del tutto piccoli paesi e città.