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bambino fa il bagnetto
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Per alcuni è un momento dolcissimo, di relax assoluto, per altri sono 10 minuti di strilli, schizzi, lacrime e nervosismo. Il bagnetto nelle prime settimane di vita del neonato è sicuramente uno dei primi scogli che le neo mamme devono affrontare. Da sole nella maggior parte dei casi, a casa, tra pannolini, pipì zampillanti e bambini “sguscianti”. 

Di certo, il primo bagnetto – che ovviamente “non si scorda mai” – non sembra una prova facile da affrontare. Ma bastano poche semplici regole per far diventare un appuntamento di routine in una pausa rilassante per il piccolo e per voi. Ecco allora gli step da seguire. 

Quando fare il bagnetto al neonato

Il bagnetto non è un obbligo né una prescrizione medica e come tale va vissuto: per questo bisogna trovare il momento migliore della giornata e non ce n’è uno prestabilito. Ci sono bimbi che lo amano al mattino, appena svegli, e altri che preferiscono le ore serali. Solitamente dopo il bagnetto il neonato è più rilassato e predisposto alla nanna e quindi molti genitori scelgono di farlo la sera, per agevolare il sonno, ma non è una “legge” scritta nella pietra.

Per fare il primo bagnetto al neonato, occorre però aspettare che il moncone del cordone ombelicale sia caduto e si sia rimarginato per bene. Quello è il “via libera” ufficiale alla vaschetta. Preparate la fotocamera dello smartphone per video e foto da mandare ai nonni!

Dove fare il bagnetto ai neonati

Dopo aver deciso quando farlo, è altrettanto importante scegliere il luogo: dovete essere comodi e sicuri e avere tutto il necessario a portata di mano. Per questo si può decidere di fare il bagnetto nel lavandino del bagno (se è abbastanza grande) oppure in una vaschetta di plastica morbida o di resina di nuova generazione. Si può scegliere il bagno o qualsiasi altra stanza che sia pratica e ben equipaggiata. 

Bagnetto ai neonati e temperatura

Il passo successivo, care mamme, sarà quello di stabilire la temperatura sia dell’ambiente, sia dell’acqua. Nella stanza dove si farà il bagnetto si consiglia di non superare i 23 gradi e di non scendere mai sotto i 20. È meglio che non ci siano correnti e sbalzi di temperatura. Per quanto riguarda l’acqua potete ricorrere tranquillamente ai tantissimi simpatici termometri che esistono in commercio, oppure al classico gomito (o un’altra parte sensibile del corpo): la temperatura dovrà essere simile a quella del corpo del neonato, comunque tra i 37 e i 38 gradi.

Bagnetto neonato: cosa tenere pronto

Prima di spogliare e immergere il bambino, assicuratevi di avere tutto, ma proprio tutto l’occorrente vicino: non lasciate mai e poi mai il piccolo incustodito. Gli incidenti domestici più pericolosi sono proprio quelli più stupidi, dovuti a banali distrazioni. 

Mettete a fianco della vaschetta o del lavandino un telo da bagno grande (anche gli asciugamani a triangolo vanno più che bene) e degli asciugamani più piccoli (che vi serviranno per asciugare il viso, i piedini e le parti del corpo più delicate dove la pelle sottile deve essere ben asciutta per evitare che si maceri). 

Non dimenticate un pannolino, l’olio da massaggio, una crema per il sederino se è arrossato (pasta di zinco), una spazzolina, i vestiti per il cambio e, se il piccolo ha molti capelli, anche un phon (da usare solo a distanza e ponendo davanti un asciugamano).

Come fare il bagnetto al neonato

E poi il momento fatidico: spogliate con calma il piccolo e cercate di parlargli per rendere l’atmosfera dolce e intima. Immergetelo fino alle spalle mettendo il braccio sinistro dietro al collo e tenendo con la mano sinistra l’ascella sinistra del bambino (ovviamente sono indicazioni generiche: se preferite l’altra mano invertite). Con la destra lavate con delicatezza il piccolo con un detergente che non faccia schiuma a ph neutro (intorno al 5,5) che può essere oleoso o con amido. Nella maggior parte dei casi non va neanche risciacquato. 

Quanto deve durare il bagnetto dei neonati

Non esiste una durata prestabilita del bagnetto, ma si consiglia di non superare i 10 minuti nei primi mesi, poi sarà lui a non voler più uscire. Adesso tirate fuori il bambino, avvolgetelo delicatamente e asciugatelo con cura. Rivestitelo e il gioco è fatto. 

Le informazioni pubblicate in questo articolo non si sostituiscono al parere del medico. Ti invitiamo a consultarlo in caso di dubbi o necessità.